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OBESITY DAY è una campagna nazionale di sensibilizzazione per la prevenzione dell’obesità e del sovrappeso, che si svolge ogni anno dal 2001, promossa e ideata dalla Fondazione ADI e IO-Net, collegata al WORLD OBESITY DAY.

In Italia è sovrappeso 1 persona su 3 e obesa 1 su 10,  con preponderanza maschile. Sono dati allarmanti e in crescita, per una malattia che deriva sia da fattori genetici, sia socio-ambientali sia psicologici. L’obesità è una vera e propria patologia con un’alta percentuale di rischio, verso ipertensione, diabete e depressione.

E’ di vitale importanza perciò, promuovere e incentivare uno stile di vita sano e una psico-educazione partendo dai bambini, con interventi mirati in famiglie a rischio e in tutte le scuole.

Dal sito www.obesityday.orgho estrapolato i 20 punti o regole di vita, per mantenere uno stile di vita sano, lontano dal sovrappeso e dall’invalidante obesità.

– LE 20 REGOLE –

  1. FARE MOVIMENTO – Se non volete iscrivervi in palestra o non praticare alcuno sport, cercate di andare a piedi, ove possibile. Camminare a passo spedito, per 3 volte a settimana, per almeno 45 minuti.
  2. CONDIRE CON CAUTELA – Olio, burro, margarina, e altri condimenti più elaborati arricchiscono il piatto con calorie a volte eccessive.
  3. FRAZIONARE I PASTI – Meglio mangiare poco ma spesso che tanto ma a lunghe distanze.
  4. MASTICARE PIANO – Bocconi piccoli masticati con calma, renderà il cibo più saziante prima e più digeribile.
  5. CARBOIDRATI – Non eliminare questi preziosi elementi, perché sazianti, (pasta, pane, patate) ma attenzione a dosi e a condimenti.
  6. ORTAGGI FRESCHI – Verdure a volontà ma attenzione alla frutta.
  7. ALCOOL – Meglio eliminare i superalcolici, mantenendo un bicchiere di vino rosso o una birra nelle occasioni speciali.
  8. PESCE – Consumarlo due volte a settimana, stando attenti alla provenienza.
  9. OBIETTIVI RAGGIUNGIBILI – Non avere aspettative esagerate rispetto all’entità del dimagrimento.
  10. PESO STABILE – cercare di non cadere nella sindrome yo-yo.
  11. ELIMINARE DIETA – Tale parola implica rinuncia nell’immaginario comune, è giusto sostituirla.
  12. ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA – cambiare la formula di dieta mediterranea.
  13. NO AL PROIBIZIONISMO – Infatti le cose proibite diventano ancora più desiderabili.
  14. POSITIVISMO – Atteggiamenti non giudicanti ma accoglienti e positivi in ogni circostanza.
  15. ELASTICITA’ ED EMPOWERMENT – Ricordarsi che la resistenza la cambiamento è una forma di feedback, perciò capire la situazione e nel caso, aggiustare il tiro.
  16. IDENTITA’ CULTURALE – Usi e costumi diversi a seconda dei paesi.
  17. ALIMENTAZIONE E PIACERE – Connubio inossidabile che va tenuto sempre in considerazione.
  18. COLAZIONE – L’importanza di questo primo pasto della giornata.
  19. NON SALTARE I PASTI – Errore comune quello del digiuno, ma pericoloso e controproducente.
  20. CONTINUITA’ – Mantenersi sempre in movimento, stando attenti a non ingrassare.

Inoltre aggiungo io, non credete a mediatiche dottrine alimentari che vi promettono miracoli nel giro di poche settimane, scappate e rifuggite diete di santoni o guru televisivi che vanno promuovendo solamente i loro interessi a discapito della vostra salute. Purtroppo molte persone, a volte anche disperate, si affidano a questi personaggi, perché magari pubblicizzati da più canali. Il mio consiglio è di rivolgervi ad un medico di fiducia, un dietista o un nutrizionista serio.

www.obesityday.org

Quando nasce un bambino, una delle prima cose a cui una mamma pensa, è fare il nido, ovvero la sua cameretta. Con nido intendo, un luogo caldo, sicuro e accogliente dove far ambientare il nostro piccino, al di fuori del grembo materno. I primi mesi, a dire il vero non basta tanto, occorre solo una comoda e calda culla vicino al nostro letto, per fornirgli tutto l’amore e le attenzioni di cui ha bisogno. Superati i primi mesi, la culla lascia spazio al lettino e soprattutto ad un luogo ben preciso, una stanza dedicata solo a lei/lui: la cameretta.

Da dove iniziare? Dalla scelta della stanza ovviamente. Una volta capito dove sarà ubicata la cameretta, iniziamo con i fondamentali step. C’è chi, come me, la prima cosa che fa è verniciare la stanza. In questo caso, vi potete sbizzarrire a seconda dei gusti personali, osare con il colore o  magari stickers adesivi murali o poster e chi più ne ha, più ne metta. Liberate la fantasia e lasciatevi andare! Ecco gli step principali:

STEP FONDAMENTALI 

  1. Scelta della stanza 
  2. Colore alle pareti 
  3. Illuminazione: lampadari, abajour e altre soluzioni
  4. Lettino
  5. Armadio
  6. Spazio giochi con relativi contenitori
  7. Scrivania? Secondo me no, ancora è presto! Un tavolino basso con mini sedie può bastare
  8. Arredo pareti

1) SCELTA STANZA

Indipendentemente dal tipo di casa che avete, predisporre una stanza per la new entry, non è sempre facile e banale. A seconda delle vostre priorità, sarà necessario calcolare tutti i fattori che riterrete opportuni, come la vicinanza alla vostra camera, la prossimità del bagno, il  livello di silenziosità , o altri fattori per voi rilevanti.

2) COLORE ALLE PARETI

Rappresenta un classico nell’immaginario comune. Raffigurarsi i futuri genitori, con il pennello in mano nella cameretta, a rifinire i dettagli di quella che sarà la stanza del piccolo, è un grade cult. Una scena vista e stravista nei film, ma la realtà, come sempre è ben diversa, io infatti ho optato per l’imbianchino.

3) ILLUMINAZIONE

Che sia un lampadario, applique o abat jour, l’illuminazione è un fattore molto importante, primo perché il tipo di luce è importante, specie nei mesi invernali, sia perché ogni oggetto all’interno della nostra cameretta, arreda, perciò è sempre consigliabile scegliere oggetti in tema con quello che sarà lo stile della cameretta. A me piacciono illuminazioni moderne, ma per la cameretta, che siano divertenti e colorate, in tema bimba.

4) LETTINO

E qui si apre un mondo. Dalla culla al lettino con le sponde, dal lettino più grande al letto singolo con misure standard. Non ci sono regole fisse, ma solo le necessità e i gusti personali dei genitori che decidono di optare per una scelta piuttosto che per un’altra. Per quanto mi riguarda, io per entrambe le mie bambine sono passata dalla culla al lettino a cancelli, adesso però la mia bambina di 3 anni nel classico lettino con  le sponde non ci sta più e a breve passerò ad un’altra pratica soluzione. Nei prossimi articoli scoprirete di cosa si tratta.

5) ARMADIO

Per quanto riguarda l’armadio,  non abbiate fretta, se volete potete anche aspettare ad acquistarlo perché all’inizio può bastare anche un cassettone per riporre le prime tutine del pargolo. Poi inevitabilmente la stanza si modificherà e si plasmerà a seconda delle diverse esigenze del bambino.

6) SPAZIO GIOCHI

Predisporre un comodo e accogliente spazio gioco, che possa essere anche solo un angolo all’interno della cameretta ma super accessoriato, è quello che ci vuole. L’ideale è predisporre in terra un bel tappeto morbido, magari quello componibile, a puzzle colorato, come ho fatto io, contornato di cuscini e angoli morbidi, così in caso di sonno, il bambino si può lasciarsi comodamente avvolgere dalle braccia di Morfeo, in totale sicurezza.

7) SCRIVANIA

Assolutamente non necessaria la scrivania in questo primo periodo. Questa la si dovrà inserire o acquistare un domani quando il bambino inizierà con le elementari. Invece un’idea carina, pratica ed ergonomica sono quei tavolini mignon con tanto di piccole sedie, che hanno negli asili. Io ho avuto in eredità da mia sorella, che ha un bambino di 12 anni, un meraviglioso tavolino in legno, corredato con due seggioline comodissime che possono trasformarsi anche in piccole sedute per grandi.

8) ARREDO PARETI

Ogni casa, ha un suo preciso stile, e le pareti sono le protagoniste indiscusse nelle quali, accostare mobili, apporre mensole, quadri, poster o altre decorazioni, come la carta da parati, può cambiare radicalmente l’aspetto non solo della nostra cameretta in questione, ma della casa stessa. Arredare le pareti è una cosa che inizialmente può sembrare banale, ma a mio avviso non lo è affatto. Ogni parete infatti, ha una sua specifica conformazione per luminosità, dimensione e colore. Ad esempio io per impreziosire la camera delle mie bambine, desideravo qualcosa di speciale e nello stesso tempo originale, in mio aiuto ho avuto la fortuna di scoprire un e-commerce molto stiloso, ovvero www.stiledo.it. All’interno di questo sito (clicca qui!) mi sono potuta sbizzarrire tra mille fantasie, colori, foto, dipinti, quadri e pure poster dotati o meno di cornice. In effetti avevo l’imbarazzo della scelta, potevo optare per quadri spiritosi e divertenti e immagini più classiche e canoniche come paesaggi o icone conosciute.
Nel VIDEO che vi ho inserito in questo articolo, (vedi qui) potrete vedere dal vivo, l’unboxing dei quadri che ho scelto per la cameretta delle mie bambine.

  ?  BUONA VISIONE  ?

www.stiledo.it

In questi mesi estivi, nei pochi momenti di relax che mi sono ritagliata, bimbe permettendo, ho approfittato per leggere qualche libro, routine sempre più rara oggi giorno per quanto mi riguarda.
Chi ha figli può capirmi! ?

In questo articolo vorrei esprimere il mio parere su tre libri nei quali mi sono piacevolmente (o meno) imbattuta.

I libri in questione sono:

  1. Il linguaggio segreto dei neonati, di Melinda Blau e Tracy Hogg
  2. Fate la nanna di Eduard Estivill Sancho e Sylvia de Béjar
  3. L’ arte di fare la mamma di Ilaria Biancalani

Il linguaggio segreto dei neonati – Tracy Hogg e Melinda Blau

Il libro si legge bene, è scorrevole e di facile comprensione.                  Tracy Hogg è una infermiera specializzata puericultrice, con diversi anni di esperienza alle spalle. Il libro si compone in 9 capitoli nei quali viene descritto, con esempi pratici e situazioni concrete, il metodo EASY.

EASY è un acronimo che sta per Eating, Activity, Sleep, You. ll libro vale assolutamente la pena di esser letto, poiché ci sono degli ottimi spunti, consigli e dritte che possono essere davvero utili, ma non lo farei  (come nessun altro metodo) diventare una dottrina dogmatica, da seguire alla lettera e rispettare in maniera pedissequa.

All’interno del libro la Hogg narra alcuni esempi pratici e di successo della sua carriera. Per noi mamme è facile rispecchiarsi nei vari casi descritti nel libro. Alcune situazioni sono comuni, specie quando l’umore va giù, quando ci si sente più sole e più sprovvedute di sempre (nonostante gli aiuti), quando il marito accanto sarebbe meglio andasse a fare una girata e quando oltreché psicologicamente anche fisicamente si fa acqua da tutti i buchi.
La Hogg con questo libro,  (un po’ autocelebrativo secondo me), vuole insegnare ai genitori il linguaggio dei neonati, traducendo ogni pianto con la sua personale visione. Il suo intento è buono, vuole dare consigli utili aiutando le neomamme con il suo metodo. Quello che non mi è piaciuto è stato quel modo di catalogare i neonati in: angelici, da manuale, sensibili, vivaci e scontrosi. In generale le classificazioni non mi piacciono, men che mai affibbiate ai bambini. Non metto in discussione la sua lunga esperienza e professionalità in questo campo, però mi permetto di affermare che non tutti i bambini sono uguali e soprattutto non tutti i neonati possono adattarsi al suo metodo.

Comunque penso che questo libro sia una buona lettura, alla fine lo valuto positivamente e mi sento di consigliarlo, anche solo per informarsi ulteriormente e avere qualche strategia in più, sempre che vi funzioni. Molte mamme che conosco apprezzano questo libro e ne hanno tratto ottimi spunti.

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Fate la nannaEduard Estivill Sancho

Uno tra i libri più conosciuti, venduti e controbattuti della storia della letteratura per genitori, è proprio questo. Sin dalla sua uscita nel lontano 1999 ha diviso e continua a dividere nettamente l’opinione pubblica. In questo libro Estivill, neuropsichiatra infantile, idea un metodo rigido, preciso, quasi disumano alla stessa stregua degli esperimenti di Pavlov, antesignano del comportamentismo , ma in questo caso non si ha a che fare con i cani e con la loro risposta ad uno stimolo legato al cibo, bensì a bambini e alla loro risposta emotiva. Nel libro viene descritto nel dettaglio il metodo ideato dal medico per fare la nanna. Poco importa al famoso medico spagnolo se il bambino piange, se si dispera e non vuole saperne di dormire, il metodo funziona e quindi va bene così. In effetti è vero! il metodo funziona, eccome se funziona, il neonato viene semplicemente condizionato, che gli piaccia o no, verso la routine del sonno. Il fine allora giustifica sempre i mezzi? A mio avviso assolutamente no! Certo, conosco diverse persone che hanno applicato tale metodo e sono felici di ciò, il bambino adesso dorme… ma a quale prezzo? Siamo sicuri che sia la strada giusta? E le conseguenze?
Quello che vi posso dire, oltre al mio parere personale, che è negativo su tale metodo, è che la stragrande maggioranza di psicologi, pedagogisti e altre figure professionali si schierano in maniera netta additando questo libro come assolutamente negativo per lo sviluppo psico-cognitivo e affettivo del bambino. Ignorare il pianto,  unico strumento dei nostri piccini, può innescare non pochi meccanismi negativi, quali rassegnazione, inadeguatezza, insicurezza, oltre che problemi nell’attaccamento.

Ci sono forti pareri contrari, provenienti da associazioni specialistiche, persino il Garante per l’infanzia italiano ha manifestato il proprio dissenso verso tale metodologia. Se fate una ricerca in rete, ci sono tantissimi articoli che parlano di questo libro.
Inoltre il libro non ha bibliografia, non ci sono studi scientifici che supportano tale tesi, infatti gli autori non citano nessuna ricerca o studio che supporti questo loro metodo.

La cosa paradossale è che Estivill, dopo l’enorme quantitativo di critiche ricevute da diverse parti, ha ritrattato, affermando che il suo metodo non è adatto a neonati di pochi mesi ( come nel libro c’era invece scritto ) poiché contrasterebbe con un sano sviluppo del sistema nervoso, in questa epoca decisamente  immaturo.

Conflitto di interessi a mio avviso, visto che l’intervista coincise con l’uscita del suo nuovo libro, su un rivoluzionario metodo per far addormentare i bambini, che guarda caso, promosse proprio in quella sede.

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L’arte di fare la mammaIlaria Biancalani

Un diario scritto con il cuore per l’amata figlia Luna, poi in seguito divenuto libro. Un racconto che va dal documentario alla cronaca emotiva di una mamma, dal suo primo attimo di gravidanza fino al primo compleanno della sua bambina. Un racconto nato dall’amore e dalla necessità di comunicare le cronache quotidiane di una giovane madre alle prese con questa complessa avventura. L’obiettivo oltre al desiderio di esprimere tutte le variopinte emozioni alla propria bambina è anche quello di immortalare e custodire ricordi unici e indimenticabili come quelli che accompagnano la maternità. L’autrice infatti scrive in prima persona, narrando alla figlia, come se fosse l’unica lettrice delle sue parole. In effetti, Luna, doveva essere la sola destinataria del racconto di sua madre, intriso di una dolce e materna quotidianità.

Il libro è costituito da tre capitoli principali: l’attesa, il parto e il ritorno a casa.

Questo libro è un vero e proprio racconto, emozionante nella sua genuinità nella quale ogni mamma può facilmente rispecchiarsi. Questo scritto, a differenza degli altri due libri sopra descritti, non vuole essere un manuale che ha la presunzione di insegnare, consigliare o affermare dogmi, ma solamente empatizzare con il ruolo di mamma.

Parole che sembrano scontate quelle di Ilaria Biancalani, che racchiudono però una sacrosanta verità: “mamme non si nasce, si diventa.

Di seguito alcuni passaggi del libro che mi sono piaciuti molto e che vorrei condividere con voi.

“Insomma questi tuoi primi mesi di vita, oltre ad insegnarmi giornalmente cose sempre nuove sul difficile (e credimi non è un luogo comune) mestiere di mamma, fecero sì che, non soltanto tu che eri appena nata, ma anche io prendessi confidenza con questo paese…”

“Inoltre mi preme portarti a conoscenza del fatto che il famoso istinto materno, che tanto viene sbandierato, non credere che sia un meccanismo così automatico. O meglio lo è su alcune cose, ma non su tutte.”

“Una cosa comunque è certa. In tutta la mia vita non ho mai capito il significato profondo della frase: “il tempo vola”, fino al giorno in cui mi resi conto che sarei dovuta rientrare a lavoro, portandomi un fardello di nostalgia dentro al cuore… Era la nostalgia dei piccoli gesti quotidiani, che forse fino ad allora non avevo neanche apprezzato appieno e che magari, qualche volta mi erano risultati pesanti…”

Libro consigliato!

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Finalmente sono arrivate le tanto attese vacanze, agognate tutto l’inverno. Un meraviglioso miraggio che sembrava così lontano e che adesso rappresenta il nostro presente. Spesso però in vacanza, ci dimentichiamo di mantenere un corretto stile di vita, lasciandoci andare a vizi e stravizi che non sono propriamente salutari.

Perciò di seguito vi elenco qualche consiglio per cercare di mantenerci in salute o almeno non strafare con gli eccessi, non mettendo a repentaglio il nostro benessere.

⬇ PROTEZIONE ⬇ MODERAZIONE ⬇ ATTENZIONE ⬇

  •  SOLE: proteggersi sempre con protezione solare, teoricamente anche in città.
  • ALIMENTAZIONE: a volte in vacanza tendiamo ad esagerare con il cibo, specie con i dolci, gelati,  aperitivi e stravizi vari.
  • SPORT: mantenersi sempre in attività, ma facendo attenzione ai momenti da bollino rosso e sopratutto agli orari più caldi.
  • SONNO: in vacanza spesso si tende a tirar tardi la sera, per poi svegliarsi alla solita ora di mattina. Se proprio dobbiamo fare tardi la sera, cerchiamo di dormire qualche ora in più la mattina. Le ore di sonno, sono più preziose di quanto pensiamo.
  • FUMO e ALCOL: ovviamente sarebbero sempre da evitare, o quanto meno l’alcol da moderare, questo a maggior ragione, quando fa tanto caldo e usciamo tutte le sere, dove un drink tira l’altro e si fuma più del solito.

⬇ CONSIGLI ⬇
da portare in vacanza

  1. Mantenersi in esercizio, approfittando delle caratteristiche del posto, concedendosi ad esempio attimi di meditazione, yoga, stretching o passeggiate tardo pomeridiane o serali.
    Se si è al mare, nuotare quotidianamente, passeggiare  dentro l’acqua,  o se preferite la montagna, camminare nel verde negli appositi percorsi di trekking.
  2. A seconda della meta, attrezzarsi con tutto il necessario per il posto in questione.
    In ogni caso vi consiglio di avere con voi alcuni farmaci, il cosiddetto pharma-case con antistaminici, antibiotici, antidiarroici, antipiretici, antinfiammatori, analgesici antispastisci, repellenti anti zanzare e uno stick post puntura.
  3. Non dimenticatevi di bere minimo 2 litri d’acqua al giorno, preferibilmente a temperatura ambiente e non gelata.
  4. Idratare anche il corpo dall’esterno, con creme e oli specifici post solari. L’aloe vera, è un ottimo rimedio per le scottature solari, usato anche come semplice dopo-sole è fantastico.
  5. Fare attenzione all’alimentazione, considerando che in estate tendiamo a sudare di più, perciò  è buona regola incrementare frutta e ortaggi di stagione. Verdure a volontà, frutta meglio non eccedere, contiene zucchero, (fruttosio) perciò attenzione.
    La colazione, è un pasto molto importante, perciò non tralasciarla, ma consumarla in maniera intelligente, preferendo il salato al dolce.
  6. Cappello e occhiale da sole, spesso considerati unicamente accessori fashion, sono invece molto importanti per proteggersi in maniera più ottimale contro i nocivi raggi ultravioletti.
  7. Dulcis in fundo…cercare sempre di mantenere un approccio positivo, al fine di preservare un clima sereno, disteso e rilassato,  non vi dimenticate che le vacanze dovrebbero essere ristoratrici, divertenti e capaci di infonderci l’energia sufficiente per i nostri inverni lavorativi.

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Questi sono i miei suggerimenti, ovviamente in casi particolari, come condizioni cliniche specifiche, consultare sempre il medico di riferimento. Ci tengo a sottolineare che in ogni caso, in questo blog 
troverete sempre consigli e suggerimenti relativi alla salute che hanno fondamento scientifico, 
in quanto la mia formazione universitaria in Psicologia della Salute, mi consente di trattare tali 
tematiche, a differenza di tante altre blogger che si improvvisano esperte senza neanche un 
minimo di formazione specifica. 

☀ BUONE VACANZE ☀

Una delle città più interessanti che conosca, una metropoli che non mi stanca mai e nella quale mi trasferirei volentieri, senza pensarci due volte, è Londra.
Un luogo nel quale si respira un’aria cosmopolita, dalla tradizione, alla modernità, dall’architettura alla natura, un vero e proprio miscuglio di culture ed etnie integrate alla perfezione.

VIDEO: Cosa vedere a LONDRA 

Stavolta sono andata a Londra con la mia famiglia, al “Saint Joseph College” a Oakwood, non proprio in centro zona 1, ma grazie alla metropolitana londinese, questo non è stato un problema.
La mattina tutti a imparare/ripassare le nozioni di inglese con i teachers e poi il pomeriggio a spasso per le mille attrazioni londinesi.
Londra è una città bimbi friendly, adatta ai bambini, perché racchiude in sé, diverse opportunità e attività per i più piccoli, che vi elenco di seguito.

Unica nota negativa: nella metropolitana, non sempre sono presenti gli ascensori per passeggini o carrozzine.
In molte occasioni mi toccava trasportare per le scale il passeggino, e io, avendo due bimbe piccole, una delle quali ancora non cammina , ho avuto qualche seria difficoltà. Difficoltà però, ampiamente superate dalla cortesia inglese, che ho riscontrato nelle tante persone che ci mostravano 
spontaneamente il loro aiuto. Detto questo, Londra si conferma una meta top per famiglie.

 – COSA FARE A LONDRA CON I BIMBI

  1. London Eye, la ruota panoramica più grande d’Europa inaugurata nel 2000, 135 mt di altezza. C’è la concreta possibilità che vi siano lunghe code, perciò vi suggerisco di comprare i biglietti online.
  2. Natural History Museum, un luogo magico grazie ai suoi dinosauri e ai tanti animali presenti.
  3. Science Museum, con i diversi mezzi esposti, le sue vetture, il fornito reparto di aeroplani e uno spazio nei sotterranei pensato appositamente per i più piccoli e per il loro divertimento.
  4. I tanti parchi che compongono la città, all’interno dei quali potrete trovare uno spazio per far divertire i vostri bambini, tra scoiattoli e papere.
  5. Il cambio della guardia a Buckingham Palace, è uno spettacolo gratuito quotidiano, da informarsi online per l’orario esatto.
  6. Greenwich e il suo National Maritime Museum, (gratuito come tutti i musei), il Cutty Sark, famoso veliero, e il Royal Observatory, rinomato per essere il meridiano “zero”.
  7. Lego store in Leicester Square, un vero parco giochi fatto di mattoncini.
  8. Hamleys, un negozio di giochi enorme e super accessoriato.
  9. Per tutti gli amanti di Harry Potter, da non perdere il binario 9 e tre quarti a King’s Cross e gli studios della Warner Bros.
  10. La casa museo di Sherlock Holmes in Baker Street, potrebbe essere un’idea per tutti coloro che adorano l’eccentrico investigatore.

Indipendente dai bambini, a Londra ci sono moltissime cose da vedere, a seconda del tempo e dei gusti personali:
Vi elenco di seguito alcune tappe che secondo me non potete perdere, tra monumenti, musei, parchi, mercati e piazze.

Ecco i miei MUST

Oltre a queste cose, ovviamente ce ne sono tante altre da scoprire e visitare approfonditamente, io ho fatto solo la mia selezione dei posti che in assoluto preferisco e che secondo me non potete perdere.

BUON VIAGGIO 

Partiamo dall’inizio. Cos’è un Blog?

Il BLOG è uno spazio nel web, una piattaforma di proprietà di una persona: il Blogger.
In questa pagina si può postare articoli, foto e video, nella forma che si vuole.

Perché si apre un Blog? Per comunicare!
L’importante è sapere (e vi assicuro che molti Blogger, o presunti tali, non lo sanno!) cosa si vuole comunicare, quali sono i messaggi che si vogliono veicolare, quali sono gli interlocutori che andremo a colpire, insomma perché si scrive!

Ogni Blog, ha una sua tematica, c’è chi realizza un diario quotidiano, scrivendo anche quante volte va in bagno (detto tra noi, lo trovo tremendo, trash, lontano dall’essere un contenuto interessante) e chi posta settimanalmente, contenuti inerenti all’argomento che ha scelto di seguire. Ovviamente i Blog che vanno per la maggiore, sono quelli monotematici, che raccontano di 1 solo argomento. Ti consiglio di optare per questa scelta, tu che vuoi aprire  il tuo BLOG, poiché un tema solo, assicura certamente più visibilità. Cerca di non disperdere le tue preziose energie su altri argomenti, perché oggi è la settorialità che funziona.
Pensa a Blogger di successo, come Chiara Ferragni, Dario Vignali o Salvatore Aranzulla, loro sono un classico esempio di quello che significa una settorialità riuscita.

L’eclettismo, ahimè,  non funziona nel web!

Come sempre, dalla teoria alla pratica c’è un abisso…
Per quanto riguarda la mia piattaforma, il mio BLOG, io ho scelto, per forza di cose, di trattare LIFESTYLE, termine ombrello, che raccoglie diverse tematiche. E’ più forte di me, non riesco a settorializzarmi ulteriormente, non ce la faccio a scrivere di 1 solo argomento. Perciò la scelta di abbracciare il “lifestyle blogging”  mi ha salvato dalla drastica decisione di buttarmi a capofitto verso un argomento singolo.

Di seguito la mia TOP 5 per iniziare la tua avventura.

CREA IL TUO BLOG:  

– TOP 5 –

  • Scegli 1 solo argomento
  • Scrivi ciò che ti appassiona
  • Sii costante, pubblica anche solo 1 volta al mese, ma non mancare l’appuntamento
  • Cura forma e aspetto del tuo Blog, impronta il tuo personale stile
  • Sii te stesso, non sforzarti di essere chi non sei, a lungo andare stanca

Da quasi vent’anni sono legata a doppio filo al mondo della comunicazione, a partire dalla mia formazione universitaria, i miei studi in Psicologia, al quotidiano lavoro in televisione, che svolgo con passione, ogni stagione, dal 2001 a questa parte.
Adoro comunicare a modo mio e il BLOG è la mia voce.

Mi chiedono spesso perché io non riesca a selezionare una sola tematica per il mio BLOG.

Semplice, perché da sempre, curo interessi e argomenti diversissimi tra loro. Dall’età di 18 anni, lavoro in tv, ho una lunga gavetta alle mie spalle, da valletta a conduttrice, da spalla a protagonista di trasmissioni, di sport, attualità e salute-benessere. Quale argomento scegliere dunque? Qualcuno ovviamente mi avrebbe consigliato il calcio, essendo senza falsa modestia, il volto che più si lega ai programmi sulla Fiorentina, del territorio toscano.
Sarebbe stata la scelta più facile, ho già un nutrito pubblico che mi segue e mi riconosce come moderatrice e intrattenitrice accanto a personaggi che ruotano intorno al mondo Viola… Ma lungi da me, parlare solo di calcio…

Il mondo della salute e del benessere mi piace molto, trovo che sia il mio argomento di punta, avendo senza falsa modestia, (la modestia non fa parte delle mie virtù ?) molta competenza in questo settore, non limitandomi a fare la mera conduttrice, ma una parte integrante del contenuto delle mie trasmissioni.
Sono contornata da medici da tutta la vita e la mia formazione universitaria in Psicologia della salute, mi da quella padronanza che credo faccia la differenza.

Da quasi 3 anni a questa parte, sono diventata mamma di due bimbe, inevitabilmente il mio mondo sono loro, così all’interno del mio BLOG racconto anche di questa meravigliosa avventura che è la maternità, che scopro giorno per giorno. Un percorso fantastico non privo di ostacoli.

Perciò eccoli qua i miei argomenti:

Tutto ciò dentro la parola LIFESTYLE

In fin dei conti, anche io sono settoriale, mi occupo “solo” di lifestyle…

 

Mi hanno chiesto: "Se lavori in TV, perché fai la BLOGGER?"
La mia risposta: "Proprio perché lavoro in TV, faccio la Blogger!!!
Perché vi assicuro (come in tutti i lavori) non è sempre rose e fiori...anzi...
Sei continuamente messa in discussione da logiche editoriali, a volte giuste, 
altre campate totalmente in aria.
Puoi rasentare la perfezione (ed è il mio caso ???) nonostante ciò, 
sarai sempre soggetta a mille critiche, a volte anche gratuite. 
Peccato sfugga loro, che una persona valorizzandola, rende il triplo!
Editori, datori di lavoro, direttori, colleghi e altri addetti ai lavori,  
che per dinamiche di potere, stupide rivalse e a volte banalissima invidia, 
cercano di metterti i bastoni tra le ruote. 
Che si accomodino pure... io vado avanti come un trattore, pronta a frantumare 
tutti quei bastoni, grandi o piccoli, che tentano di impedire il mio percorso. ?
Anche per tale ragione, ho sentito l'esigenza, di avere il mio prodotto, di lavorare 
per me stessa e comunicare quello che più mi piace, nella maniera in cui voglio. 
Ciò mi è possibile con il Blog.

Siamo a gennaio inoltrato, e ormai le feste sono un ricordo più o meno lontano, tranne a casa Sergi, nella quale abbiamo deciso di non smontare l’ albero natalizio, scelta discutibile, me ne rendo conto, ma adoro il Natale , e vedere quelle lucine illuminate mi mette tanta allegria.  Fatto questo doveroso inciso ?, immagino che molte di Voi, esattamente come me, siano state provate dalle trascorse festività natalizie. Vizi, stravizi,  mangiate e promesse di futuri digiuni, tutto ciò ha caratterizzato il pre, il durante e il post festività. Perciò, care mie, gambe in spalla, come si suol dire, e rimbocchiamoci le mani per buttare giù questi chiletti in eccesso, che odiamo con tutte noi stesse.

Scherzi a parte amiche, con questo articolo, non mi voglio sostituire ad un nutrizionista, per carità… ma voglio condividere con Voi, alcuni accorgimenti, che io stessa sto seguendo e che in linea generale rappresentano delle buone pratiche alimentari.

Perciò vi presento la mia TOP 10:  tra consigli e buone pratiche:

  • stop dolci, dopo Natale, capodanno e vari festeggiamenti adesso è l’ora di sospendere.
  • stop alcolici, contengono una quantità indescrivibile di calorie, sono zuccheri semplici, se assunti come cocktail con succhi di frutta.
  • bere 2 litri di acqua (per me difficilissimo ?).
  • se possibile evitare cene al ristorante o in pizzeria, perché anche se ordiniamo sano, non sarà mai come  mangiare a casa.
  • limitare la frutta, in quanto contiene zucchero, anche se il fruttosio, a differenza del saccarosio fa bene.
  • scegliere in un pasto se consumare o pasta (riso) o pane, insomma non abbondare con i carboidrati.
  • abbondare di verdure, crude, lesse, al vapore, sono un toccasana per l’organismo, per vitamine e sali minerali e hanno pochissime calorie.
  • La colazione è il pasto più importante, mai saltarla ma fare attenzione a cosa mangiare. no a pastine e cornetti, meglio farla a casa, e se proprio siamo fuori, prediligere il salato.
  • non mangiare mai fuori pasto.
  • no al digiuno.

? Buon lavoro!?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Alcuni attimi della mia trasmissione Viola Express, in onda ogni lunedì alle ore 21:20 su Tele Iride.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/xnJ1hmyDSCQ” align=”center”][/vc_column][/vc_row]

La Stella è quel corpo celeste che brilla di luce propria. Un ammasso di materia che emana luce, la cui energia è irradiata nell’universo. Questo è il significato tecnico della parola Stella.
Stella, si chiama anche la mia bambina, perciò tutto ciò che concerne o riguarda questo particolare nome, attrae per forza, sempre la mia attenzione. In questo caso, sono venuta a conoscenza della possibilità di acquistare una stella, o meglio battezzarla con il proprio nome o con quello di una persona cara. Si tratta ovviamente di un regalo simbolico, anche perché le stelle non sono in vendita e non hanno proprietà, ma esistono alcuni enti privati come questo, che offrono questo servizio, una sorta di “star lift“. Un gesto inusuale, che equivale ad un pensiero gradito e originale da fare per i propri figli, o ad una persona cara. Io trovo che sia una cosa carina, nell’ampio panorama commerciale dei regali da fare, questa è senz’altro un’idea particolare. Io mi sono affidata a www.etoilez-moi.com/it , un sito francese ben fatto, nel quale selezionando le varie opzioni di scelta, ho trovato quella che faceva al caso mio. Io ho due bimbe, vicine tra loro come età, perciò ho optato per un’opzione che prevedesse una doppia scelta stellare. La Confezione Stella Gemella, è una soluzione che comprende il battesimo di due stelle, vicine tra loro, nella costellazione del loro segno zodiacale.
Ad impreziosire il tutto, c’è la possibilità di ricevere anche un gioiello a forma di stella, selezionabile tra due scelte, questa idea rende ancora più invitante l’offerta, perché ti inviano qualcosa di tangibile, come un gioiello, da poter indossare o regalare.

L’ente privato che riguarda questo sito è l’International Celestial Repertory, fondato nel 1980, nel quale è possibile  scegliere il nome e la costellazione dove sarà posizionata la vostra stella. Deciso nome e costellazione, dovrete scegliere la data del battesimo.  Una volta effettuato l’acquisto, con il prezzo variabile a seconda della vostra scelta, vi invieranno una confezione nella quale troverete il certificato di battesimo dalla stella e la mappa astronomica per localizzarla. Io personalmente, ho scelto per le mie bambine, la costellazione dei gemelli, perché è il loro segno zodiacale, e ho deciso che la data del battesimo delle loro stelle, avverrà il 25 novembre, una data importante per la nostra famiglia, primo perché è il compleanno del loro papà, e poi perché min questa data, si celebra la “Giornata contro la violenza sulle Donne”. Mi è sembrata una bellissima occasione per omaggiare questa ricorrenza.

Ecco nel mio caso cosa c’è dentro la mia soluzione. Andate a curiosare su  www.etoilez-moi.com/it, per capire meglio di cosa si tratta e farvi un’idea su questa originale  possibilità, ci sono varie soluzioni a diversi prezzi.

 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Siamo nell’epoca del selfie, perciò il concetto di shooting fotografico per certi aspetti può sembrare superato, ma fortunatamente non è così. Scattarsi foto, anche in solitaria e ovunque ci si trovi in qualsiasi momento, è diventata la regola per chi decide di essere attivo e accattivante sui social. E’ l’epoca dell’ apparenza, e se me lo concedete del “fake”, ovvero dell’ apparire in maniera diversa da quello che si è, ragazze normali, che sembrano più belle di Naomi Campbell, ragazzini nerd che sembrano grandi leader, capaci di spostare le masse, insomma tutti desiderano il loro momento di celebrità, e con questi mezzi, tutti riescono ad averlo. Il successo, oggi giorno non è più solo riservato ai personaggi dello spettacolo, ma accessibile a chiunque, anche senza un particolare talento.

C’è l’accanita corsa a raggiungere più  follower possibili, tanto da comprarli, farò un post dedicato, dove vi dirò tutto sull’argomento, ma ora concentriamoci sull’argomento del giorno, ovvero sugli shooting. In questa era legata alla pura e semplice immagine, dove le fotografie vengono effettuate self- made, con il proprio smart-phone, il concetto di shooting fotografico è dedicato in particolare modo al mondo dello spettacolo della moda e della pubblicità. Sfogliando riviste, si capisce la grande differenza che c’è tra la “foto fai-da-te” e la foto di un fotografo esperto, la stessa persona, passando dalle abili mani del fotografo (e di photoshop) sembra essere una modella o un modello. Luci, set, pose e malizie del fotografo fanno la differenza. A volte pensiamo che i personaggi del jet-set siano bellissimi, senza difetti, ma la realtà cari miei è ben diversa. Ritocchi e filtri, rendono la strega di Biancaneve la più bella del reame, perciò partendo da una buona base naturale, anche Voi potrete venire trasformate o trasformati (per gli amici esteti maschietti) in principi e principesse al pari delle top model. Affidarsi alle mani di un fotografo, indipendentemente da che lavoro si svolga vuol dire, avere materiale professionale, belle foto, in grado di fare la differenza.
Il fotografo è un vero e proprio direttore artistico, che grazie alla sua esperienza e e professionalità vi darà un prodotto di qualità, d’altronde è un vero proprio direttore artistico, capace di guidarvi e farvi esprimere al meglio.

La prima cosa è avere un progetto preciso, che sia di autopromozione o per fini pubblicitari, in grado di dare il senso all’operato del fotografo. La location è un altro aspetto fondamentale del servizio fotografico, se all’interno all’esterno, se in uno studio fotografico, se in un’altra ambientazione.

Per il soggetto è importante assicurarsi un’immagine impeccabile, perciò capire se presente trucco e parrucco, altrimenti arrangiarsi in altro modo, ma non tralasciando assolutamente questo aspetto, pena la buona riuscita di uno shooting. Accessori e abbigliamento sono fondamentali al pari di trucco e parrucco, perciò porgere la massima attenzione alla scelta di tutti questi dettagli.

Ecco le mie 10 regole per essere al Top per uno shooting:

  1. Avere ben chiaro il progetto di shooting che si realizza e il messaggio che si vuole comunicare
  2. Concordare con il fotografo tutti i dettagli dello shooting
  3. Cercare di essere disinvolte e non ingessate, per quanto possibile, assumere pose naturali
  4. Studiarsi le pose di shooting analoghi a quello che si va a fare
  5. Prima dello shooting, fare delle prove davanti allo specchio per avere cognizione delle vostre espressioni e di quello che state facendo
  6. Posare con cervello, controllate ogni centimetro del vostro corpo, mani, piedi, gambe, monitorare tutto il corpo
  7. Non essere troppo severe con voi stesse, solitamente nel rivedersi non ci piacciamo mai, fidatevi del fotografo
  8. Abbandonate il pudore e la vergogna, siete lì per dare il meglio di voi stesse, non siate timide. Rilassatevi
  9. Usate la musica, quella che più vi piace e che più vi carica. Vi servirà per sciogliervi
  10. Divertitevi!

Un ultimo consiglio, quando cercate di assumere determinate espressioni, pensate alle emozioni analoghe e ai ricordi che vi stimolano quelle particolari sensazioni. Quando sorridete, pensate alle cose che vi rendono felici, io per esempio penso alle mie bimbe e subito assumo un’aria di gioia, provare per credere.

Buono shooting a tutti!

backstage shooting

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