Se è vero che il tacco è sempre il tacco, e che le/gli amanti dello stiletto o dello spillo 12 non si arrenderanno mai, è anche vero che c’è stato un forte cambiamento di tendenza. Adesso impazza la sneaker-mania, tendenza unisex che ha colpito tutti, ma proprio tutti, dai vip, agli influencers a noi persone comuni (che di comune non abbiamo proprio niente ?).
La tendenza è confermata da un calo relativo alle vendite delle scarpe con il tacco, si stima infatti che nel 2017 negli USA, abbia avuto un meno 11%, a favore delle flat shoes.
Le sneaker, invece hanno avuto un 37% di incremento, non male!
La scarpa da ginnastica, o anticamente chiamata anche scarpa da tennis, adesso è un vero e proprio must che ogni donna (ma anche ogni uomo) ha nella propria scarpiera. Parte integrante della vita di tutti i giorni, quel casual basic, che a seconda dell’abbigliamento sta bene su tutto o quai. Adesso si è sdoganato anche la sneaker con la gonna, un tempo, considerata una vera e propria mancanza di buon gusto.
Siamo nell’era 4.0., nella quale, il comfort è l’unico vero autentico lusso che una persona si possa concedere, purché libera da schemi mentali intrappolanti, stereotipati e maschilisti. La donna, ha un fascino molto maggiore quando si sente a proprio agio e si piace, e questo è del tutto indipendente dalla scarpa che porta al piede. Per la mia esperienza, posso dirvi che vedo molta più libertà, sicurezza e sex appeal, in una donna che porta la sneaker, rispetto ad una donna che porta costantemente tacchi. Una donna sempre in tacchi, non trovo che abbia classe, tutt’altro. Non è un tacco a “impreziosire” una donna, bensì il suo cervello.
A meno che non sia la classica occasione in cui il tacco è l’unico must (ma l’occasione qual’è veramente?? esiste ancora?? gli Oscar forse… allora ok ?) optare per il tacco ogni giorno, quotidianamente, a mio avviso non è molto di buon gusto. Anche gli stilisti, concordano nel messaggio che sacrificare la comodità a scapito di ideologie (per altro antiquate e sessiste) è sicuramente out, fuori moda e autolesionista ?.
Persino negli ambienti lavorativi, la formalità non è più sinonimo di tacco, ma di buongusto, ordine, comfort e libertà.
Parliamoci chiaro, il tacco va saputo portare punto e basta. Altrimenti meglio una bella ginnica, o una classica ballerina. Quante volte vediamo donne, anche molto belle, camminare sgraziate, curve, traballanti, insicure su tacchi vertiginosi, trovo sia una cosa davvero comica e per loro assai imbarazzante. La vera bellezza è grazia, disinvoltura, classe e libertà. La cosa centrale è capire che non sarà un tacco a renderci più interessanti ai nostri e agli altrui occhi, ma un modo di essere, e quello parte da dentro, o si ha o non si ha, anche se è possibile lavorarci.
Noi donne, siamo per natura multitasking, se poi siamo mamme, ancor di più, è una questione di sopravvivenza. Dalla mattina quando ci svegliamo, non ci fermiamo mai, tra mimmi, marito, lavoro, palestra e qualche uscita con le amiche, tutto di fretta e furia, il tacco è impensabile, anche perché a lungo andare, portato quotidianamente, può danneggiare la nostra postura, già ampiamente provata, da figli, spesa, etc…
Se penso a brand a cui inizialmente non davo una lira, per usare un eufemismo, come Ugg, Birkenstocks e Crocs, sorrido pensando a quanto mi sbagliavo. Quando vedevo inodossate le Ugg, rabbrividivo solo a vederle, le chiamavo “Big Foot”, fino a quando, non le provai… Ecco in quel preciso momento mi si aprì un mondo. Il comfort si impossessò di me.
Insomma amiche, lo street-style è un mantra oggi giorno, l’era di Sexy and the City, dove i tacchi si indossavano di giorno e di notte, è ampiamente terminata. I tacchi è bene lasciarli nei guardaroba dei set cinematografici, e di qualche fashion blogger di dubbio gusto.
Voglio vedere se Sarah Jessica Parker, tutti i giorni gira in tacchi, con le sue discutibili Manolo…io non credo proprio.