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Auguri a tutte le Mamme!
Come per la festa della donna, anche questa ricorrenza non dovrebbe celebrarsi un solo giorno l’anno, ma sarebbe bello ricorresse per 365 giorni, anche perché noi mamme non ci fermiamo mai!!!

La seconda domenica di maggio, mese che per altro adoro, viene festeggiata la figura della madre. Solo pronunciare la parola “mamma” si apre un intero universo, un mondo sconfinato. Perciò vorrei scrivere due righe su quanto fondamentale e indispensabile sia la tale figura nella vita di ogni individuo.

A livello psicologico la mamma è la variabile più importante nella vita di un bambino, colei che ne determinerà gran parte della personalità. Il bambino si specchia nella madre per capire il mondo. Quel bambino apprenderà dalla madre come ci si comporta, come si affrontano le circostanze e le diverse situazioni, apprenderà gli schemi cognitivi e relazionali, plasmandosi attraverso quella che è la sua naturale inclinazione e indole innata.

Noi mamme abbiamo la grande responsabilità di crescere i nostri piccini, che saranno gli adulti del domani. Le componenti in gioco sono diverse, tra le più importanti, l’autostima e l’autoefficacia con la quale si fronteggiano le varie situazione che la vita pone difronte.

La letteratura psicologica in tal senso è molto vasta e cresce sempre di più. Fin dai primi studi con Bowlby e la sua teoria sull’attaccamento, nella quale postulava i danni di una separazione materna a Bion e il suo concetto di genitori contenitore, e a tanti altri studi in tal senso…
Insomma la mamma è il primo pilastro nella vita di ognuno, in grado di determinare gli aspetti più profondi del nostro io.

Personalmente io sono una mamma che lascia molto spazio e iniziativa alle mie bambine, non solo perché ho una particolare formazione universitaria che sostiene le mie scelte educative, ma perché ho un’indole molto indipendente, plasmata da mia mamma, che mi ha donato tutti gli strumenti per essere come sono. Mi reputo fortunata, perché non sono una persona ansiosa, e questo conseguentemente significa  non trasmetterla alle mie figlie. Le componenti ansiose del genitore,  nella crescita di un figlio è un aspetto che mina non poco la libertà di espressione del bambino, quella  spensieratezza che non lo fa esplorare il mondo, e che gli tarpa le ali.
L’ansia è una brutta bestia, non solo può determinare personalità evitanti e timorose, ma anche le classiche paure apprese, come ad esempio le vertigini.
Essere eccessivamente protettive, vuol dire non far accrescere l’intraprendenza e la curiosità del bambino, che in futuro apprenderà un atteggiamento evitante.

La priorità di ogni mamma è che il proprio figlio sia felice e cresca il più sereno possibile, ma è da capire se il nostro atteggiamento è direzionato davvero in tal senso. Infatti madri eccessivamente “protettive”, che affiancano sempre i loro figli e interferiscono in maniera smisurata in ogni loro attività, scuola, sport, alimentazione, amicizie e altro, corrono il rischio di formare figli con limiti appresi e con un minor sviluppo delle capacità di controllo emotivo e comportamentale.

Ovviamente va sottolineato che ogni mamma è stata prima figlia, ed ha appreso le varie modalità che a visto a sua volta. Detto questo, ogni madre, anche quella più ansiosa, vuole solo il meglio per il proprio piccolo, perciò, probabilmente avrà atteggiamenti “non da manuale ” ma tutto ciò, viene svolto sempre con amore e dedizione e ciò è una cosa bellissima.

Come diceva Freud:
“I mestieri più difficili: Genitore, Insegnante e Psicologo”

? TANTI AUGURI MAMME ?

E’ appurato che viaggiare apra la mente. E’ indiscusso e chiunque provi ad affermare il contrario, ovviamente non sa quello che dice.

Non è la solita frase retorica, uscita da un’appassionata viaggiatrice dall’anima raminga, ma un vero e proprio mantra, che ha delle basi scientifiche.

Il viaggio è uno stimolo, un modo di conoscere cose nuove, mai viste, culture e usanze lontane, cose sconosciute ai nostri occhi. Le persone che viaggiano sono più flessibili cognitivamente, sviluppano diverse caratteristiche del pensiero divergente, che a differenza di quello convergente, è  specializzato nel formulare una serie di soluzioni alternative e non canoniche ai soliti quesiti quotidiani. Per intendersi il pensiero divergente è strettamente collegato alla creatività.


Io amo viaggiare, è la cosa che in assoluto mi appassiona più di tutto. Prima che nascessero le mie bambine, ho fatto molti viaggi, ho visitato diversi paesi… anche se per i miei gusti, mai abbastanza…
Sono alla continua ricerca di mete (baby friendly) in grado di stuzzicarmi “l’appetito viaggereccio”. Il continente che più in assoluto mi attrae, e nel quale mi piacerebbe fare diversi stop, è sicuramente l’Asia, in tutte le sue variopinte sfaccettature.

Avendo due bimbe piccole e soprattutto un marito che spesso si scontra con la mia anima fortemente raminga, mi devo accontentare di non “solcare gli oceani”  per rimanere in zona Europa.
Qualche mese fa si è prospettata l’opportunità (colta al volo!) di andare con le bimbe una settimana a Londra al St. Joseph College, per fare un’esperienza, facendole toccare con mano, seppur per breve tempo, un assaggino della cultura anglosassone.
Lezione di inglese la mattina e poi tempo libero in giro per la città. Adoro Londra!

Viaggiare, girare il mondo, scoprire nuove e diverse realtà è un vero e proprio toccasana per la salute psicologica individuale e di coppia. Ricercatori e colleghi psicologi, concordano nell’affermare che viaggiare stimola diverse aree della sfera psico-sociale. Ecco di seguito alcuni benefici:

  • Aumenta la creatività.
  • Aumenta la fiducia in se stessi, l’autostima e l’autoefficacia.
  • Aumenta la capacità di problem solving.
  • Aumenta l’umiltà, lo spirito critico e la pazienza.
  • Aumenta il buonumore.
  • Aumenta la voglia di confronto con il prossimo.
  • Aiuta a superare momenti difficili e di smarrimento.
  • Aumenta l’apertura alle novità.
  • Aumenta la lucidità mentale.

I benefici non finiscono qui, ce ne sono tanti altri…questa è solo una breve lista, il punto di partenza per una stimolante ricerca, magari “strada facendo”…
E a voi cosa evoca viaggiare?

✈ –BON VOJAGE – ✈



 

Il 1 maggio è festa! Non si lavora, tranne noi liberi prefessionisti, partite iva e altri lavoratori autonomi … ma questo è un altro discorso.

Una buona occasione, tempo permettendo, visto come si è raffrescato, per organizzare una gita, una scampagnata o soltanto una girata per la città, passeggiando per il centro o nei giardini limitrofi. Allora ecco qualche appuntamento interessante da prendere in considerazione su Firenze e dintorni.

A Firenze:
  • Fiera al Parco delle Cascine, dalle ore 8 alle 20.
  • Mostra dell’Artigianato alla sua 83° edizione, ultimo giorno di questa fiera in Fortezza da Basso.
  • Mostra dei Fiori, al Giardino dell’Orticultura, immancabile appuntamento per tutti i fiorentini dal pollice verde e appassionati di piante. 
  • Giardino dell’Iris di Firenze, al Piazzale Michelangelo, aperto dal 25 aprile al 20 maggio, tanti gli eventi in programma, andate sul sito a vedere.
  • Mostra Leonardo Da Vinci, a Palazzo Vecchio.
  • Mostra David Bowie a Palazzo Medici Riccardi, Heroes – Bowie by Sukita, ingresso
    intero 10 €, ridotto 6 € e gratis under 17.
  • Mostra Caterina dei Medici a Palazzo Medici Riccardi fino al 21 maggio.
    Intero €10,  €6 ridotto, gratis under 18 anni, incluso l’accesso al museo e alla mostra Heroes Bowie by Sukita.
  • Trofeo Marzocco Piazza della Signoria, ore 15:30, gara di sbandieratori organizzata dai Bandierai degli Uffizi.
  • Palazzo Strozzi, mostra di Andrea del Verrocchio, fino al 14 luglio, organizzata insieme al Museo Nazionale del Bargello.
  • Cortile di Palazzo Strozzi, mostra fotografica “A dream called Europe”, organizzata da ANSA e Fondazione Palazzo Strozzi, fino al 10 maggio.
  • Parco d’Arte Pazzagli, pic nic, laboratori per bimbi  visite guidate e caccia al tesoro, una giornata tra arte e natura. Ingresso: 6 euro. Bimbi (sotto 2 anni) e disabili: gratis.
  • Mostra Van Gogh e i Maledetti, chiesa Santo Stefano al Ponte, fino al 5 maggio. Ingresso: adulti € 13; Studenti e Over 65 € 10; dai 5 a 12 anni € 8;  under 5 gratis.
  • Festival d’Europa a Firenze, vari appuntamenti in diversi luoghi della città, per info e programma completo, vedere sul sito.
  • Parco di Pratolino e le sue meraviglie naturali, con possibilità di visite guidate.

Sono sicura che oltre a questi appuntamenti ce ne siano diversi altri in giro per la città, basta solo spulciare sul web.

? Buon 1°maggio ?

Eccomi di nuovo a scrivere dopo i consueti giorni di festa, caratterizzati da abbuffate, pranzi pesantissimi, cene infinite e continui stravizi.

Quest’anno, non contenta del dolce da fare che mi danno le mie bambine, mi sono messa all’anima di fare pure la pastiera napoletana, e non una, ma due! Perciò oltre alla colomba e ai chili di cioccolato delle numerose uova Pasquali, ad aumentare le calorie in questo passato week end, c’ha pensato anche il delizioso dolce partenopeo.
Adesso, come si suol dire, dobbiamo “tirare i remi in barca”, darsi qualche regola per rientrare in una sana routine quotidiana.

  1. Stop dolci
  2. Bere 2 litri di acqua al dì
  3. Fare movimento (per quanto possibile) camminare o almeno fare le scale!
  4. Evitare pietanze troppo articolate, condite, fritte o pasticciate
  5. Incrementare verdure ai pasti
  6. Occhio alle dosi, ridimensionatevi!

Oltre a questi soliti accorgimenti, ho deciso di spezzare la fame e fruire dei potenti succhi naturali, inesauribili risorse per il nostro benessere. Quando parlo di “succhi” intendo ovviamente quelli naturali e soprattutto autoprodotti.

Avevo a casa la centrifuga, regalo di mia sorella, ma ho deciso di archiviarla per passare all’estrattore, oggetto più sofisticato e di nuova generazione. L’ estrattore è un potente elettrodomestico capace di produrre una quantità infinita di elisir di salute. Perché sono passata dalla centrifuga all’estrattore?
Se è vero che entrambe sono capaci di estrarre il succo da verdura e frutta, tra le due ci sono sostanziali differenze.

Differenze tra centrifuga ed estrattore

La centrifuga è essenzialmente una grattugia che grazie ad un motore gira velocissima separando, con la forza centrifuga, il liquido dalla sostanza solida, tramite un un cestello in metallo microforato. Il succo ricavato perciò oltre ad essere privo di fibre, (anche idrosolubili), ha un contenuto ridotto di sostanze vitali ed enzimi. Alcune vitamine sono cosiddette termosensibili, ovvero superata una certa temperatura decadono, e come sappiamo bene la centrifuga con la sua velocità arriva ad una temperatura di 50 gradi. Inoltre l’alta velocità della centrifuga danneggia i preziosissimi antiossidanti presenti naturalmente nei vegetali.

L’estrattore lavora come una pressa che schiaccia e tritura lentamente (a freddo) verdura e frutta, mantenendo inalterati enzimi, sali minerali, complessi vitaminici e fibre idrosolubili . L’estrattore che ho io, che per altro vi consiglio, non ha lame, ma lavora come una pressa, capace di mantenere così le proprietà organolettiche dei vegetali. Con l’estrattore, a differenza della centrifuga, è possibile estrarre succhi anche da foglie, erbe aromatiche e semi oleosi.

LA SCELTA MIGLIORE 

La scelta migliore per quanto mi riguarda,
è l’estrattore, ovviamente sul mercato ce ne sono di diversi marchi e modelli, ma vista l’importanza dell’argomento in questione, sono andata a scegliere il top di gamma.
Un prodotto completamente made in Italy, garantito, certificato e brevettato, l’azienda è la Hurom. Ho preferito puntare su un prodotto di fascia alta, visto l’uso quotidiano che ne faccio, che fosse sicuro e super performante. Un piccolo elettrodomestico semplice da usare e facile da pulire.

Gli estratti sono succhi altamente concentrati di sostanze nutraceutiche, capaci di svolgere determinate funzioni nell’organismo: dissetare, reintegrare vitamine e proteine, persino quelle vegetali, disintossicare, ricaricare e rimineralizzare. Ottimi strumenti spezza-fame da consumare tra i pasti e favolosa merenda per i nostri bambini.

In questo caso, l’articolo riguarda la funzione disintossicante, perciò vi consiglio di comporre i vostri estratti con un mix, ben calibrato tra questa frutta e verdura ⬇, a seconda della loro stagionalità (sentendo anche il vostro medico curante, non vorrei foste allergici o intolleranti a qualcosa! ?).                    

  • FINOCCHIO – proprietà digestive, contrasta la formazione di gas intestinali.
  • SEDANO – ottimo diuretico naturale.
  • LIMONE – l’acido citrico stimola gli enzimi a disintossicare il fegato.
  • CETRIOLO – un altro diuretico naturale.
  • ANANAS – contiene bromelina, che ha proprietà antinfiammatorie.
  • BARBABIETOLA – in combinazione con carota e cetriolo stimola depurazione dei reni.
  • PREZZEMOLO – diuretico e utile nei casi di anemie e spossatezza cronica.
  • MELA – toglie il medico di torno…scherzi a parte, frutto ricco di vitamine.
  • TARASSACO (erba amara) – alto contenuto di magnesio, utilissimo a noi donne.
  • ALOE – innumerevoli proprietà benefiche, ad esempio protettivo della mucosa gastrointestinale. Da coltivare in casa una piantina!

Questo elenco può essere uno spunto, dal quale partire per informarvi, e cercare di capire le potenzialità degli alimenti e le loro capacità nutraceutiche.

BuonaRemise en forme”  

?????

 

 

“Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” così recita il famoso detto polare.
Infatti se è vero che a Natale è d’obbligo stare con la propria famiglia (anche se io preferirei andare a farmi un bel viaggio) a Pasqua possiamo dare libero sfogo alle nostre idee itineranti e girovaghe.

Personalmente per Pasqua, adoro andare al mare, pregustandomi l’aria marina prima dell’arrivo delle vacanze. Il mare in Toscana non è certamente quello della Sardegna, ma la nostra costa, offre così tante soluzioni, da un punto di vista turistico, che si può classificare come meta perfetta per il week end Pasquale.

Dai paesaggi naturali e incontaminati della Maremma, alle passeggiate tra i negozi e gli stabilimenti balneari della Versilia. La scelta ovviamente dipende dai vostri gusti, dalle vostre inclinazioni e dalle vostre tasche.

Indipendentemente dalle mete marine, in Toscana c’è tantissimo da vedere, modestia (che non ho ?) a parte, la mia regione è una perla all’interno della quale è possibile trovare di tutto, così tante di quelle meraviglie sia naturali-paesaggistiche, sia storico-artistiche, che difficilmente può essere uguagliata. Perciò venite in Toscana a fare una gita e sicuramente rimarrete soddisfatti in termini di luoghi da esplorare. Quanto ad ospitalità, noi toscani, vi avviso che non siamo propriamente famosi per quanto riguarda cortesia e gentilezza, questo per dovere di cronaca va detto.

TOP 5 cose da fare a Pasqua

  1. Gita al mare
  2. Gita in montagna
  3. Gita in campagna
  4. Gita per le Città d’Arte
  5. Rimanere in città e organizzarsi

1. Gita al mare

Questa è la classica meta (la mia preferita), per tutti coloro che vogliono godersi un po’ di sole e mare pre-ferie, tempo permettendo. Qui in Toscana i posti di mare sono diversi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, come ho già precedentemente scritto, si va dai luoghi più naturali, selvaggi e incontaminati ai luoghi più attrezzati, organizzati, e “fighetti”. Dalla Maremma alla Versilia, c’è l’imbarazzo della scelta. E voi, quale località marina, in Toscana, preferite?

2. Gita in montagna

Per tutti gli amanti del trekking, delle passeggiate e dei pranzi pesanti da rifugio, la meta per voi è senz’altro quella montana. Alpi Apuane e Appennino Toscano, regalano posti veramente belli, spettacoli ad alta quota da visitare, sentieri da percorrere e piccoli scorci da scoprire.

3. Gita in campagna

Le dolci colline toscane, sono posti meravigliosi nei quali potrete organizzare scampagnate, non tanto lontane dalle città. Organizzare un bel pic nic e visitare le numerose fattorie didattiche che sono presenti nel nostro territorio, ad esempio nel Mugello ce ne sono molte e ben organizzate. Le fattorie didattiche rappresentano un’idea molto accattivante per i bambini, poiché oltre ad offrire ottimi pranzi, bimbi friendly, ci sono gli animali della fattoria da visitare, scelta sicuramente preferibile da scegliere al posto degli zoo. Ho fatto un articolo su questo argomento, sul perché preferire la fattoria didattica allo zoo, leggi qui.

4. Gita per le città d’arte

La Toscana, così come tutta Italia è piena di città d’arte, meravigliosi esempi di architettura e storia, musei a cielo aperto, da visitare e scoprire. Dalla Val D’Aosta alla Sicilia, dal Trentino alla Puglia, passando per il centro Italia, la nostra Penisola racchiude una sorta di scrigno meraviglioso, con perle diverse e particolari. Rimanendo in Toscana, in primis (scusate il campanilismo) Firenze, la mia città, la culla del rinascimento, è un piccolo gioiellino da girare facilmente in un week end. Oltre al capoluogo toscano, da visitare sicuramente ci sono  Siena, Arezzo, Pisa, Livorno, ma anche tutti quei paesini più piccoli e caratteristici che la Toscana racchiude. C’è l’imbarazzo della scelta.

5. Rimanere in città

Per tutti coloro che non hanno organizzato niente, e che si riducono all’ultimo momento, con genitori e suoceri che pressano per passare Pasqua insieme, c’è il consueto pranzo domenicale, buono ma alquanto barboso. Quest’anno mi tocca! L’anno scorso andammo a Venezia, Burano e Murano, una gita molto bella, posti meravigliosi, ma alquanto scomodi con bambini piccoli e passeggini, perché con la quantità di ponti, vi lascio immaginare lo sbattimento di mio marito… io ero incinta, perciò niente pesi  ?. Per tutti coloro che si sono salvati dal pranzo con tutto il parentado (beati voi!!) se è una bella giornata, potete organizzare un bel pic nic in un giardino cittadino, ad esempio a Firenze ci sono le Cascine, un parco molto bello, nel quale sbizzarrirsi nello scegliere un posto per stare all’aperto e giocare con i bambini,  organizzando una splendida caccia al tesoro con le uova pasquali.  Oppure visitare qualche museo, a Firenze ci sono gli Uffizi, che sicuramente meritano la fila per l’ingresso.

Se siete a Firenze per Pasqua, vi consiglio di assistere allo "Scoppio del Carro" 
davanti al Duomo, la tradizionale cerimonia laico-religiosa, di origine medievale, 
nella quale un particolare carro, trainato da buoi bianchi, una volta terminato il loro
percorso nel centro storico, si fermano per lo scoppio, con petardi e piccoli fuochi 
artificiali. Sicuramente da vedere!

 ?  BUONA PASQUA ?

La scelta del luogo dove partorire è fondamentale, rispecchia quelle che sono le nostre inclinazioni e priorità.
Al primo posto deve essere la sicurezza per il nostro bambino e la nostra tranquillità.

Oltre agli ospedali e ai punti nascita, che vi elencherò tra poco, non dimentichiamoci che c’è un sempre più nutrito gruppo di donne che scelgono di partorire in casa, con l’aiuto di ostetriche private che si recano a domicilio. E’ senz’altro una visione molto romantica, ma credo che non sia priva di rischi, perché in caso di complicanze, anche se pur minime, non c’è l’ausilio di strutture mediche o presidi idonei, e in certi casi la velocità con la quale si interviene fa la differenza.

Una via di mezzo, tra ospedale e casa propria, è optare per la scelta di un punto nascita all’interno di strutture attrezzate, come ad esempio “La Margherita” all’interno dell’ospedale di Careggi a Firenze. Un posto ideale per il parto naturale, non medicalizzato e al tempo stesso all’interno di un ospedale e a pochi metri dal reparto, questo per gestire le complicanze nel minor tempo possibile.

Per sapere di più sui TRIMESTRI della gravidanza ho fatto 3 video, ciascuno per trimestre. Clicca qui e guardali.

 

TOP 10 per la scelta dell’ospedale:

1) NEONATOLOGIA

E’ la prima cosa da tener presente quando si pensa alla scelta della struttura nella quale andremo a partorire.
La scelta si effettua in base alla consapevolezza che ogni ospedale ha un proprio livello di neonatologia, e ne esistono 3:

I Livello

  • cure neonatali a bimbi sani;
  • trattare neonati tra 35° e la 37° settimana, fisiologicamente stabili;
  • organizzare il trasferimento presso un’altra struttura che fornisca un adeguato livello  di cure;
  • tecniche base di rianimazione;

II Livello

  • assistenza per neonati sopra i 1500 grammi, nati oltre le 32 settimana;
  • cura di neonati convalescenti mandati dai centri di terzo livello;
  • rianimazione di bambini pretermine o malati con conseguente trasferimento verso  una terapia intensiva neonatale in un ospedale di 3° livello.

III Livello

  • Terzo livello A:
    – assistenza neonati nati dopo la 28° settimana che pesano più di 1000 gr;
    – ventilazione meccanica;
    – interventi di chirurgia di base.
  • Terzo livello B:
    – assistenza per ogni bambino indipendentemente età gestazionale e peso;
    – supporto respiratorio avanzato come ad esempio “inalazione di ossido nitrico” e “high frequency ventilation”;
    – accesso a vari specialisti pediatrici;
    – diagnostica per immagini, ecografie, RM e TC.
  • Terzo livello C: (incluse tutte le voci precedenti)
    – servizio di supporto tramite circolazione extracorporea;
    – riparazione chirurgica malformazioni congenite cardiache.

2) NIDO o ROOMING IN

La seconda cosa da valutare è la sistemazione del bambino una volta nato. Sarà in stanza con noi, in una cullina accanto al nostro letto 24h su 24, oppure in un apposito nido, insieme ad altri neonati?  La sistemazione nel nido è un’usanza a mio avviso in disuso, poiché la madre deve avere il diritto di stare con il proprio figlio, allattandolo a richiesta ogni qualvolta esso voglia.

3) ANALGESIA (epidurale)

L’anestesia può rappresentare una salvezza, da un punto di vista psicologico per molte donne. Dovrete assicurarvi, qualora la richiediate, di scegliere una struttura che la pratica 24h su 24. Vi ricordo che per avere l’epidurale durante il parto, dovrete fare una visita con l’anestesista non oltre la 35° settimana. Io la sconsiglio caldamente! 

Per sapere tutte le FASI del parto, leggi qui il mio articolo e guarda il VIDEO dell’esperta.

4) METODI  STRUTTURALI

Nella scelta dell’ospedale, sono da tenere in considerazione le procedure adottate per il parto e per la degenza. I servizi e le cure che offrono, i metodi che usano durante il travaglio, e gli ausili messi a disposizione per prepararsi al momento cruciale. L’aiuto dell’acqua calda ad esempio è molto efficace, io per la mia prima bambina, sono stata più di mezz’ora sotto l’acqua calda, trovandone tanto beneficio. Inoltre, la partoriente DEVE avere la possibilità, di partorire come più le torna comodo, dovrebbe avere carta bianca in tal senso.
Partorire sul lettino, è una procedura standard, che per altro non favorisce in maniera ottimale la fuoriuscita del neonato, perché prima di tutto non sfrutta la gravità, limitando la possibilità di eseguire movimenti naturali che portano all’espulsione del bambino.
Il movimento può non solo lenire il dolore, ma aiutare la fuoriuscita del neonato.
Le posizioni a mio avviso migliori, sono quelle verticali: in piedi,  in ginocchio, sedute (sullo sgabello olandese) avendo i piedi puntati per terra, o come vi viene meglio in quel momento, la spinta deve essere efficace e attiva, non passiva.
Insomma, assicuratevi che l’ospedale che scegliete sia in grado di lasciare spazio e iniziativa d’azione alle gestanti.

Ho scritto un articolo sull’importanza dell’attività fisica per il parto e sui MOVIMENTI da eseguire. Clicca qui per leggerlo.

5) COMPAGNIA  IN  SALA  PARTO

Accertatevi che ci sia la possibilità, anche se, giustamente è diventata prassi oggigiorno, di essere accompagnate da una persona di vostra fiducia in sala parto.
Compagno, marito,  madre, amica, ostetrica, o chi vi pare,  sopratutto qualcuno che non vi trasmetta ANSIA.
Meglio avere al proprio fianco una persona tranquilla e sorridente, piuttosto che qualcuno che vi infonda insicurezza e paura. Il parto è una cosa naturale e bellissima, se vissuta come si deve vivere. Io ho partorito 2 volte e quei momenti sono in assoluto i momenti più belli e più emozionanti della mia vita. Partorirei ancora 10 volte! Il dolore è sopportabile e passeggero.
Ricordatevi, è una questione di preparazione, sia fisica che psicologica.

6) ROUTINE  POST PARTO

Tutti si concentrano sul momento del parto…ma dobbiamo pensare anche al dopo.
Cosa avviene?
E’ importante sapere quali sono le procedure che effettueranno nel momento in cui il nostro  bambino è nato. Quali esami gli faranno, cosa faranno a noi, il secondamento, ovvero l’espulsione della placenta e via dicendo.
La routine migliore, in assenza di particolari condizioni e se tutto va nella maniera più fisiologica possibile, è quella di lasciare per almeno 2 ore il bambino a stretto contatto  con la madre, il cosiddetto “pelle a pelle” per favorire l’attaccamento e stimolare nella maniera più naturale possibile l’allattamento al seno.
Assolutamente no, (sempre non ci siano indicazione mediche in tal senso), a biberon di latte artificiale.

Sul PUERPERIO ho scritto un articolo e fatto un video con un’ostetrica.
Clicca qui per leggere e guardare il video.

7) DONAZIONE  CORDONE OMBELICALE

E’ possibile conservare e/o donare il proprio cordone ombelicale, le cui cellule sono molto preziose per diverse indicazioni terapeutiche. Chi volesse raccoglierlo o donarlo, si deve informare presso la struttura ospedaliera scelta.

8) CORSO PRE PARTO

Informarsi se nella struttura organizzano un corso pre-parto e frequentarlo, (io ne ho frequentati 2, uno dell’ospedale in cui andavo a partorire, e l’altro alla ASL).
E’ una formazione utile e sinceramente non capisco chi per scelta non lo faccia.
Sono appuntamenti importanti sia per apprendere tante nozioni utili, sia per conoscere le ostetriche, capire il loro “modus operandi” e poi anche per visionare la struttura e  farla diventare più familiare possibile.

9) IL PIANO DEL PARTO

E’ una sorta di contratto scritto, nel quale si scrive quello che sono i nostri desideri-voleri. Ho scritto un articolo sull’argomento. Leggi qui per sapere di cosa si tratta, e cosa è il PIANO DEL PARTO.

10) LA DISTANZA DA CASA

In ultimo, da non sottovalutare la distanza della struttura da casa nostra. Voi non potete sapere, a meno che non sia un parto programmato, o un cesareo, quando il vostro bambino deciderà di nascere, (falsi allarmi compresi) perciò è sempre bene optare per l’ospedale più vicino o comunque facilmente raggiungibile.

NON  VI  FATE  TERRORIZZARE  DA  RACCONTI  MACABRI  E  TERRORIZZANTI, OGNI  PARTO  HA  UNA  STORIA  A  SE'.  
NOI  DONNE  ABBIAMO  TUTTI  GLI  STRUMENTI  PER  FAR  Sì, CHE  SIA 
IL  GIORNO  PIU'  BELLO  DELLA  NOSTRA    VITA.

La mia video-intervista al comico Toscano, Alessandro Paci.

L’intervista completa andrà in onda stasera ore 21:15 all’interno della mia trasmissione “Viola Express” in onda su Tele Iride.

La vacanza perfetta… non esiste! La meta ideale è una questione individuale.
Eh si, hai capito bene, non esiste una vacanza perfetta, perché siamo così diversi e i gusti a volte sono diametralmente opposti all’interno della stessa famiglia, che è quasi impossibile mettere d’accordo tutti, a meno che, non si opti pazientemente, per andare incontro all’altro. Questa è la scelta più giusta, ovviamente se fatta vicendevolmente e non a senso unico. Non è mai una scelta saggia soccombere all’altro per il quieto vivere.

Personalmente il mio concetto di vacanza è quello di viaggiare, prendere voli e solcare gli oceani, questa per me rappresenta la vacanza ideale. forse sarò limitata, ma non capisco, chi avendo la possibilità (economiche e non solo), non lo fa e opta per andare sempre nel medesimo posto… Oh mio Dio! ?

So benissimo che non è cosa semplice, né economica, né spesso alla portata di bimbo, ma l’idea di spendere diversi soldini, per andare in posti limitrofi, carini, ma visti e rivisti, solo perché ci sono i bimbi, non mi piace per niente. Il mondo è tanto grande, e ci sono così tante cose da vedere, da scoprire, da ammirare, che vale la pena, organizzarsi e per certi aspetti anche sacrificarsi per esplorarlo, e se si hanno bambini al seguito, basta qualche accorgimento e il gioco è fatto. Io la penso così, e nessuno mi farà mai cambiare idea su questo aspetto! Per me viaggiare e vedere cose nuove, è la cosa che mi rilassa più di tutto, scoprire nuove civiltà, nuovi usi e costumi, diversi dai miei, è uno stimolo e una opportunità  che arricchisce il nostro bagaglio culturale e intellettivo.

Ma non tutti siamo uguali, e il mondo è bello perché è vario, e nelle stesse famiglie a volte i gusti sono diametralmente opposti, perciò vicendevolmente ci si dovrebbe adeguare all’altro.

Non nascondo che mi sarebbe piaciuto molto avere una nutrita sezione di viaggi nel mio blog, ma non viaggiando più come un tempo, ho preferito scrivere di quella che è la mia quotidianità e ahimè per adesso i viaggi (quelli che intendo io, oltreoceano) non rientrano propriamente nella mia routine di tutti i giorni. I motivi? Diversi tra cui, un marito un po’ ansioso, due bimbe piccole (ma quello non sarebbe un problema) e non ultimo anche l’aspetto economico. Ma sono un’ottimista di natura, perciò inizio già a progettare uno dei miei prossimi viaggi: Giappone o Cuba.

E a te piace viaggiare?

Quale è la tua vacanza ideale?