[vc_row][vc_column][vc_column_text]Per la mia trasmissione Viola Express, stavolta ho scelto un tifoso DOC,
l’imprenditore Sandro Fratini. Ecco un breve tratto della nostra intervista.
Viola Express, in onda ogni lunedì alle ore 21:15 su Tele Iride[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/tPcIcshv8vA” align=”center”][/vc_column][/vc_row]
Donne, amiche, conoscenti… riuniamoci e facciamo rete!
Vi invito tutte l’8 marzo, in occasione della Festa della Donna, alla serata che ho il piacere e l’onore di presentare, organizzata da MSP e Quartiere 1, Comune di Firenze presso la Sala Ex Leopoldine, in Piazza Tasso a Firenze, per una serata all’insegna della determinazione e dell’impegno tutto al femminile. Un’occasione per celebrare la nostra forza e quanto ogni giorno ci sia bisogno di imporsi difronte agli ostacoli di genere che si frappongo nel nostro cammino.
Una serata informale ed amichevole dove condividere idee, esperienze e progetti di vita. Dove riscoprire come, con la passione e tanta determinazione, sia possibile raggiungere i nostri obbiettivi.
PROGRAMMA
19.00-19.15 Accoglienza e saluti
19.15 – 19.30 Presentazione del progetto “Io viaggio da sola!” a cura di MSP Firenze
– Campionesse si raccontano: con la partecipazione, tra le altre, di Martina Righi (pugile), Sara Toccafondi (giocatrice serie B basket), rappresentanza della Fiorentina Femminile serie A, Clarissa Giannerini (culturista).
– Chi è di scena, donne e spettacolo: con la partecipazione, tra le altre, di Eleonora di Ruscio (attrice), Greta Beccaglia (conduttrice televisiva, consigliera associazione Museo Pecci), Valeria Cillo (cantante), Giulia Mazzoni (pianista), Gaia Nanni (attrice).
– Il mio lavoro? La mia passione: con la partecipazione, tra le altre, di Giuditta Pasotto (fondatrice e direttore creativo di GenGle social network per genitori single), Serena K Baldaccini (visual artist e general menager della rivista online Almax Star Magazine), Monica Caporaso (architetto, fondatrice dell’Associazione Ecorinascimento), Ursula Bassi (avvocato).
– Determinazione ed impegno: con la partecipazione, tra le altre, di Barbara Gonella (presidente dell’Associazione AISLA Firenze), Rosaria Belfi (scrittrice), Viviana Mascolo (Associazione Tutte in campo per tutte), Betty Barsantini (giornalista RaiTre).
– Donne di tutti i colori: storie straordinarie di donne normali a cura dell’Associazione Consapevolmente.
CONOSCIAMOCI
Aperitivo e buffet per conoscerci, condividere un brindisi, un’idea, una passione www.mspfirenze.org
Il BLOG è uno spazio nel web, una piattaforma di proprietà di una persona: il Blogger.
In questa pagina si può postare articoli, foto e video, nella forma che si vuole.
Perché si apre un Blog? Per comunicare!
L’importante è sapere (e vi assicuro che molti Blogger, o presunti tali, non lo sanno!) cosa si vuole comunicare, quali sono i messaggi che si vogliono veicolare, quali sono gli interlocutori che andremo a colpire, insomma perché si scrive!
Ogni Blog, ha una sua tematica, c’è chi realizza un diario quotidiano, scrivendo anche quante volte va in bagno (detto tra noi, lo trovo tremendo, trash, lontano dall’essere un contenuto interessante) e chi posta settimanalmente, contenuti inerenti all’argomento che ha scelto di seguire. Ovviamente i Blog che vanno per la maggiore, sono quelli monotematici, che raccontano di 1 solo argomento. Ti consiglio di optare per questa scelta, tu che vuoi aprire il tuo BLOG, poiché un tema solo, assicura certamente più visibilità. Cerca di non disperdere le tue preziose energie su altri argomenti, perché oggi è la settorialità che funziona.
Pensa a Blogger di successo, come Chiara Ferragni, Dario Vignali o Salvatore Aranzulla, loro sono un classico esempio di quello che significa una settorialità riuscita.
L’eclettismo, ahimè, non funziona nel web!
Come sempre, dalla teoria alla pratica c’è un abisso…
Per quanto riguarda la mia piattaforma, il mio BLOG, io ho scelto, per forza di cose, di trattare LIFESTYLE, termine ombrello, che raccoglie diverse tematiche. E’ più forte di me, non riesco a settorializzarmi ulteriormente, non ce la faccio a scrivere di 1 solo argomento. Perciò la scelta di abbracciare il “lifestyle blogging” mi ha salvato dalla drastica decisione di buttarmi a capofitto verso un argomento singolo.
Di seguito la mia TOP 5 per iniziare la tua avventura.
CREA IL TUO BLOG:
– TOP 5 –
Scegli 1 solo argomento
Scrivi ciò che ti appassiona
Sii costante, pubblica anche solo 1 volta al mese, ma non mancare l’appuntamento
Cura forma e aspetto del tuo Blog, impronta il tuo personale stile
Sii te stesso, non sforzarti di essere chi non sei, a lungo andare stanca
Da quasi vent’anni sono legata a doppio filo al mondo della comunicazione, a partire dalla mia formazione universitaria, i miei studi in Psicologia, al quotidiano lavoro in televisione, che svolgo con passione, ogni stagione, dal 2001 a questa parte.
Adoro comunicare a modo mio e il BLOG è la mia voce.
Mi chiedono spesso perché io non riesca a selezionare una sola tematica per il mio BLOG.
Semplice, perché da sempre, curo interessi e argomenti diversissimi tra loro. Dall’età di 18 anni, lavoro in tv, ho una lunga gavetta alle mie spalle, da valletta a conduttrice, da spalla a protagonista di trasmissioni, di sport, attualità e salute-benessere. Quale argomento scegliere dunque? Qualcuno ovviamente mi avrebbe consigliato il calcio, essendo senza falsa modestia, il volto che più si lega ai programmi sulla Fiorentina, del territorio toscano.
Sarebbe stata la scelta più facile, ho già un nutrito pubblico che mi segue e mi riconosce come moderatrice e intrattenitrice accanto a personaggi che ruotano intorno al mondo Viola… Ma lungi da me, parlare solo di calcio…
Il mondo della salute e del benessere mi piace molto, trovo che sia il mio argomento di punta, avendo senza falsa modestia, (la modestia non fa parte delle mie virtù ?) molta competenza in questo settore, non limitandomi a fare la mera conduttrice, ma una parte integrante del contenuto delle mie trasmissioni. Sono contornata da medici da tutta la vita e la mia formazione universitaria in Psicologia della salute, mi da quella padronanza che credo faccia la differenza.
Da quasi 3 anni a questa parte, sono diventata mamma di due bimbe, inevitabilmente il mio mondo sono loro, così all’interno del mio BLOG racconto anche di questa meravigliosa avventura che è la maternità, che scopro giorno per giorno. Un percorso fantastico non privo di ostacoli.
In fin dei conti, anche io sono settoriale, mi occupo “solo” di lifestyle…
Mi hanno chiesto: "Se lavori in TV, perché fai la BLOGGER?"
La mia risposta: "Proprio perché lavoro in TV, faccio la Blogger!!!
Perché vi assicuro (come in tutti i lavori) non è sempre rose e fiori...anzi...
Sei continuamente messa in discussione da logiche editoriali, a volte giuste,
altre campate totalmente in aria.
Puoi rasentare la perfezione (ed è il mio caso ???) nonostante ciò,
sarai sempre soggetta a mille critiche, a volte anche gratuite.
Peccato sfugga loro, che una persona valorizzandola, rende il triplo!
Editori, datori di lavoro, direttori, colleghi e altri addetti ai lavori,
che per dinamiche di potere, stupide rivalse e a volte banalissima invidia,
cercano di metterti i bastoni tra le ruote.
Che si accomodino pure... io vado avanti come un trattore, pronta a frantumare
tutti quei bastoni, grandi o piccoli, che tentano di impedire il mio percorso. ?
Anche per tale ragione, ho sentito l'esigenza, di avere il mio prodotto, di lavorare
per me stessa e comunicare quello che più mi piace, nella maniera in cui voglio.
Ciò mi è possibile con il Blog.
Parliamoci chiaro man mano che l’età avanza, l’usanza di festeggiare questa ricorrenza è sempre più anacronistica e giustamente in disuso. San Valentino, rientra in quelle feste diventate totalmente commerciali. Anche perché, voglio proprio sapere chi conosce davvero la storia del Santo e soprattutto perché si festeggia l’amore proprio il 14 di febbraio.
Senza dubbio quando ero ragazzina dai 13 anni in poi, quando arrivava San Valentino, era una festa, io e le mie amiche di scuola, lo aspettavamo a gloria. Facevamo a gara ad esibire, tronfie e felici, i vari pensierini, baci perugina o soltanto bigliettini di qualche sventurato compagno di classe innamorato. L’amore a quei tempi profumava di pulito, che bei ricordi!
Le prime innocue cottarelle, ci facevano sentire le farfalle nello stomaco, una sensazione che con l’andare del tempo, ahimè perdiamo tutti, anche i più inguaribili romantici. Meravigliosamente infantile la visione dell’amore a quei tempi. Che nostalgia…Chi ama, non ha bisogno di un giorno l’anno per dimostrare e celebrare l’amore verso il proprio compagno. Infatti, come ben sappiamo l’amore, quello adulto intendo, è un concetto assai più complesso, rispetto a quelle che sono le classiche passioni giovanili, che ardono di quella bellissima passione momentanea e focosa. Nel mio caso, ma credo di parlare per tante di Voi, l’amore è un costrutto complesso, all’interno del quale si trovano tante, tante emozioni, che si alternano in maniera non sempre razionale.
Io sono sposata da 4 anni e sto insieme a mio marito da 8 anni, quindi è chiaro che il concetto di amore passionale, dopo tutti questi anni, si è trasformato ed evoluto in un sentimento più completo, più duraturo e più adulto. Stima, rispetto, affetto, pazienza, tolleranza, sacrificio e spirito di sopportazione, tanta sopportazione ?.
Non è un percorso tutto in discesa, anzi… ci sono momenti difficili, la convivenza è una bella sfida, mette alla prova tutti, anche le persone più pazienti e docili, d’altronde saper convivere e stare sempre insieme non è una cosa semplice.
Tornando a San Valentino, alla soglia dei 36 anni, posso liberamente affermare che questa, rientra in quelle che sono chiamate “feste commerciali”, in cui è l’universo del commercio, ad essere il vero fautore di tale ricorrenza.
Nel mio video, che ho fatto anno scorso, spiego il vero significato della festa di San Valentino.
Se è vero che il tacco è sempre il tacco, e che le/gli amanti dello stiletto o dello spillo 12 non si arrenderanno mai, è anche vero che c’è stato un forte cambiamento di tendenza. Adesso impazza la sneaker-mania, tendenza unisex che ha colpito tutti, ma proprio tutti, dai vip, agli influencers a noi persone comuni (che di comune non abbiamo proprio niente ?).
La tendenza è confermata da un calo relativo alle vendite delle scarpe con il tacco, si stima infatti che nel 2017 negli USA, abbia avuto un meno 11%, a favore delle flat shoes.
Le sneaker, invece hanno avuto un 37% di incremento, non male!
La scarpa da ginnastica, o anticamente chiamata anche scarpa da tennis, adesso è un vero e proprio must che ogni donna (ma anche ogni uomo) ha nella propria scarpiera. Parte integrante della vita di tutti i giorni, quel casual basic, che a seconda dell’abbigliamento sta bene su tutto o quai. Adesso si è sdoganato anche la sneaker con la gonna, un tempo, considerata una vera e propria mancanza di buon gusto.
Siamo nell’era 4.0., nella quale, il comfort è l’unico vero autentico lusso che una persona si possa concedere, purché libera da schemi mentali intrappolanti, stereotipati e maschilisti. La donna, ha un fascino molto maggiore quando si sente a proprio agio e si piace, e questo è del tutto indipendente dalla scarpa che porta al piede. Per la mia esperienza, posso dirvi che vedo molta più libertà, sicurezza e sex appeal, in una donna che porta la sneaker, rispetto ad una donna che porta costantemente tacchi. Una donna sempre in tacchi, non trovo che abbia classe, tutt’altro. Non è un tacco a “impreziosire” una donna, bensì il suo cervello.
A meno che non sia la classica occasione in cui il tacco è l’unico must (ma l’occasione qual’è veramente?? esiste ancora?? gli Oscar forse… allora ok ?) optare per il tacco ogni giorno, quotidianamente, a mio avviso non è molto di buon gusto. Anche gli stilisti, concordano nel messaggio che sacrificare la comodità a scapito di ideologie (per altro antiquate e sessiste) è sicuramente out, fuori moda e autolesionista ?.
Persino negli ambienti lavorativi, la formalità non è più sinonimo di tacco, ma di buongusto, ordine, comfort e libertà.
Parliamoci chiaro, il tacco va saputo portare punto e basta. Altrimenti meglio una bella ginnica, o una classica ballerina. Quante volte vediamo donne, anche molto belle, camminare sgraziate, curve, traballanti, insicure su tacchi vertiginosi, trovo sia una cosa davvero comica e per loro assai imbarazzante. La vera bellezza è grazia, disinvoltura, classe e libertà. La cosa centrale è capire che non sarà un tacco a renderci più interessanti ai nostri e agli altrui occhi, ma un modo di essere, e quello parte da dentro, o si ha o non si ha, anche se è possibile lavorarci.
Noi donne, siamo per natura multitasking, se poi siamo mamme, ancor di più, è una questione di sopravvivenza. Dalla mattina quando ci svegliamo, non ci fermiamo mai, tra mimmi, marito, lavoro, palestra e qualche uscita con le amiche, tutto di fretta e furia, il tacco è impensabile, anche perché a lungo andare, portato quotidianamente, può danneggiare la nostra postura, già ampiamente provata, da figli, spesa, etc…
Se penso a brand a cui inizialmente non davo una lira, per usare un eufemismo, come Ugg, Birkenstocks e Crocs, sorrido pensando a quanto mi sbagliavo. Quando vedevo inodossate le Ugg, rabbrividivo solo a vederle, le chiamavo “Big Foot”, fino a quando, non le provai… Ecco in quel preciso momento mi si aprì un mondo. Il comfort si impossessò di me.
Insomma amiche, lo street-style è un mantra oggi giorno, l’era di Sexy and the City, dove i tacchi si indossavano di giorno e di notte, è ampiamente terminata. I tacchi è bene lasciarli nei guardaroba dei set cinematografici, e di qualche fashion blogger di dubbio gusto.
Voglio vedere se Sarah Jessica Parker, tutti i giorni gira in tacchi, con le sue discutibili Manolo…io non credo proprio.
Un must che non invecchia mai, dalle mille forme e colori, stili e particolarità, sempre adatto ad ogni occasione e sicuramente presente nel guardaroba di ognuno di noi…
sto parlando ovviamente di lui, del cappello.
Questo formidabile accessorio, non invecchia mai, è un vero e proprio evergreen, possiamo definirlo, senza ombra di dubbio, il capo più versatile di tutti. Ogni persona, di ogni età, con il suo particolare stile, inconfondibile e unico, può indossare questo indumento/accessorio super versatile.
Io sono di parte, perché amo questo accessorio, ma credo che sia universalmente insostituibile, in quanto utilissimo per ogni stagione, in caso di freddo, neve, pioggia, ma anche di sole e caldo, adatto per coprire e riparare la nostra preziosa (opinabile ?) testolina. Passa il tempo, passano le mode, gli stili cambiano, ma questo indumento non tramonterà mai. Accessorio versatile e in grado di far risaltare il viso di ogni persona, basta avere l’accortezza di trovare la forma giusta, che si adatti al nostro viso, ed il gioco è fatto!
Per quanto mi riguarda io adoro ogni tipo di capello forse il cappello che mi piace meno è quello con la tesa, il classico da baseball o del repper, quello non l’ho mai indossato anche perché non mi dona particolarmente, per il resto adoro indossare ogni tipo di cappello. Mi piacciono sia i modelli morbidi, che si adagiano morbidamente sulla testa, coprendo anche fronte e orecchie, come ad esempio i berretti in lana, con il pon pon, il Basco alla francese, trovo che sia molto stiloso, così come la Coppola, ma quelli che trovo sicuramente più accattivanti e che mi piacciono maggiormente sono i classici Fedora, Trilby e Cloche.
Al Pitti Uomo, ho avuto la possibilità di conoscere da vicino l’azienda Doria1905, una ditta Bolognese, che realizza prodotti fatti a mano, confezionando un made in Italy di vera qualità. Realizzano prodotti con uno stile classico e senza tempo, interpretandoli in chiave moderna per essere contemporanei e all’avanguardia, rispolverando i grandi classici senza tempo.
Siamo a gennaio inoltrato, e ormai le feste sono un ricordo più o meno lontano, tranne a casa Sergi, nella quale abbiamo deciso di non smontare l’ albero natalizio, scelta discutibile, me ne rendo conto, ma adoro il Natale , e vedere quelle lucine illuminate mi mette tanta allegria. Fatto questo doveroso inciso ?, immagino che molte di Voi, esattamente come me, siano state provate dalle trascorse festività natalizie. Vizi, stravizi, mangiate e promesse di futuri digiuni, tutto ciò ha caratterizzato il pre, il durante e il post festività. Perciò, care mie, gambe in spalla, come si suol dire, e rimbocchiamoci le mani per buttare giù questi chiletti in eccesso, che odiamo con tutte noi stesse.
Scherzi a parte amiche, con questo articolo, non mi voglio sostituire ad un nutrizionista, per carità… ma voglio condividere con Voi, alcuni accorgimenti, che io stessa sto seguendo e che in linea generale rappresentano delle buone pratiche alimentari.
Perciò vi presento la mia TOP 10: tra consigli e buone pratiche:
stop dolci, dopo Natale, capodanno e vari festeggiamenti adesso è l’ora di sospendere.
stop alcolici, contengono una quantità indescrivibile di calorie, sono zuccheri semplici, se assunti come cocktail con succhi di frutta.
bere 2 litri di acqua (per me difficilissimo ?).
se possibile evitare cene al ristorante o in pizzeria, perché anche se ordiniamo sano, non sarà mai come mangiare a casa.
limitare la frutta, in quanto contiene zucchero, anche se il fruttosio, a differenza del saccarosio fa bene.
scegliere in un pasto se consumare o pasta (riso) o pane, insomma non abbondare con i carboidrati.
abbondare di verdure, crude, lesse, al vapore, sono un toccasana per l’organismo, per vitamine e sali minerali e hanno pochissime calorie.
La colazione è il pasto più importante, mai saltarla ma fare attenzione a cosa mangiare. no a pastine e cornetti, meglio farla a casa, e se proprio siamo fuori, prediligere il salato.
Un altro pareggio in casa al Franchi, per la squadra gigliata, stavolta contro la Sampdoria, che in classifica è a più 3 punti da noi. Partita divertente, ricca di azioni, episodi, gol, e molti errori, anche arbitrali.. Guardate il video e vedrete qualche attimo della mia trasmissione in onda su Tele Iride ogni lunedì alle ore 21:15.
Vi aspetto a Viola Express, direttamente dal Museo del Calcio di Coverciano!
[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/p2oldAI6cY0″ align=”center”][vc_column_text]Dopo la frenetica e caotica settimana del Pitti Immagine Uomo, torna il consueto appuntamento con Pitti Bimbo, la tre giorni dedicata alle ultime tendenze della moda per i più piccoli.
Oltre alle solite collezioni quest’anno, sono stata colpita in particolar modo da alcuni allestimenti che ho trovato veramente adorabili…
In primis senza dubbio, quello che mi è piaciuto di più è stato soprattutto lo stand della Barbie, la mitica icona che ha fatto sognare, come me, milioni di bambine (e a volte anche bambini) di tutto il mondo.
Stile, classe ed eleganza, racchiuso in una bambola di pochi centimetri, abbigliata in maniera sempre diversa, con look impeccabili e variopinti a seconda del mood e delle mode del momento.
La mia preferita in assoluto, ma anche la più venduta di sempre, era la “Barbie Totally Hair”, con capelli frisè lunghissimi e con un abitino mini dai colori sgargianti.
Chissà che fine avrà fatto la mia Barbie? Sicuramente mia madre, l’avrà regalata a qualche bambina più piccola di me, quando non ci giocavo più. You can be anything: mi piace il nuovo messaggio che si vuole veicolare, ovvero:“Tu puoi essere ciò che desideri”, uno slogan che adoro e che trovo molto efficace, il motto è PACE, acronimo per Positive Attitude Changes Everything, che tradotto significa: l’approccio positivo migliora tutto.
C’è una corrente di pensiero anti-Barbie, che rivendica il fatto di rappresentare un’ideale femminile di bellezza irrealistico, come un estrema magrezza e perfezione estetica.
Da pochi anni a questa parte, sono uscite in commercio le amiche di Barbie, bambole di etnia e corporatura differente, non mancano anche quelle oversize, così da accontentare tutti.
E poi Alice in wonderland …con i suoi personaggi stravaganti e meravigliosi : il Bianconiglio, il Brucaliffo, Stregatto e il Cappellaio Matto.
La mia favola preferita di sempre, il bellissimo racconto di Lewis Carroll uscito nel 1865 ma reso celebre, come molte altre fiabe, dall’omonimo cartone animato firmato Walt Disney, nel 1951.
E ancora Hello kitty, il gattino bianco, nato negli anni 70, da una designer giapponese, e diventato ben presto famoso in tutto il mondo.
E per finire un tuffo negli anni 80/90 con gli storici videogiochi e i mitici flipper, gli immancabili amici che tenevano compagnia nei bar e nelle sale giochi, prima dell’avvento delle consolle domestiche e degli smart-phone, un vero e proprio revival di ricordi che mi ricorda la mia infanzia, paleolitico per le nuove generazioni.
Sempre più persone di età sempre più bassa ricorrono alla medicina estetica e alla chirurgia plastica. Ormai non c’è neanche più distinzione tra donne e uomini, in quanto anche i maschietti, sempre di più subiscono il fascino del bisturi e della punturina per avere un aspetto più fresco, giovane e rilassato. Perciò nasi importanti che diventano più morbidi, capelli rinfoltiti da un giorno all’altro, pelle più stesa e rilassata, sono queste le nuove tendenze che catturano i maschietti, vogliosi e attenti verso un aspetto più fresco.
Per quanto riguarda i trattamenti più richiesti in questo momento, si parla di medicina estetica, ovvero di tutte quelle pratiche che non sono invasive, come un intervento di chirurgia plastica, che si deve obbligatoriamente eseguire in sala operatoria. I trattamenti estetici sono ambulatoriali, quindi non necessitano di grande preparazione precedente. Le procedure più richieste sono:
Filler riempitivi eseguiti con acido ialuronico,sostanza fortemente idratante sicura ed efficace, capace di stimolare nel nostro corpo la produzione di collagene naturale. Indicato specialmente per le rughe statiche del nostro volto. Le controindicazioni sono per le donne in gravidanza, per le persone con allergie o particolari patologie come quelle autoimmuni ad esempio. Si usa per:
Rughe superficiali
Rughe giovani
Aumento labbra
La tossina botulinica, o comunemente chiamato Botox invece, è specializzato in caso di rughe dinamiche come quelle d’espressione, posizionate sulla nostra fronte.
Rughe frontali, specie quella denominata "del pensatore" verticale tra le sopracciglia
Solchi più o meno profondi orizzontali
Rughe nella zona perioculare
Come sappiamo bene, la tossina botulinica produce una momentanea paralisi muscolare sempre a livello dove essa è iniettata, ma è una situazione passeggera e reversibile, infatti è una metodologia sicura e già ampiamente sperimenta a livello internazionale.
La cosa fondamentale, che raccomando sempre quando parlo di medicina, salute e benessere, sia nelle mie trasmissioni tv sia nei miei video qua nel blog è la raccomandazione di rivolgersi SEMPRE a professionisti del settore e non a personaggi improvvisati e non autorizzati. Mettiamoci in buone mani!
In questo caso, sono andata a parlare di questi argomenti con un professionista di esperienza pluridecennale, il Dr Simone Napoli che opera in diversi centri specialistici in tutta Italia. Nel video troverete tutti quelli che sono i trattamenti viso più richiesti di medicina estetica in questo momento.