La musica fa bene a tutti, in special modo ai bambini, é ormai risaputo e appurato da numerose ricerche scientifiche . Le mie bambine amano la musica, nello specifico la mia grande, quella di 2 anni, quando sente una musica, inizia a ballare, più che altro muove il corpo in una specie di danza sconclusionata, e ciò la diverte molto. Anche la più piccola, di soli 5 mesi, mostra interesse verso le melodie e quando ascoltiamo musica, perlopiù Mozart, si tranquillizza. La musica infatti, ha la capacità di migliorare l’apprendimento cognitivo in un bambino. Le sensazioni che sprigiona una melodia sono diverse a seconda della canzone e della persona che la recepisce, io ad esempio adoro canzoni e melodie movimentate e anche per quanto riguarda la musica classica, prediligo quella più vivace, un esempio su tutti: “Marcia Turca” di Mozart. Da pianista posso dire che Mozart è il mio autore preferito e la mia preferenza in quanto ad autori classici.
Credo che ognuno di noi nasca con una particolare predisposizione verso qualcosa di specifico, come ad esempio la predisposizione verso una specifica arte, ma la cosa importante è stimolare questa predisposizione nella maniera più giusta e appropriata. La musica, che sia cantata o suonata, innesca particolari connessioni a livello cerebrale, perciò far si che la musica sia la colonna sonora della nostra vita e il sottofondo per i nostri momenti di gioco con i bimbi, per loro è fondamentale. La musica influenza in maniera positiva lo sviluppo cognitivo, emotivo e psicofisico dei bambini e neonati.
Addirittura prima della nascita, gli effetti della musica sul feto sono molto incoraggianti, mostrando dopo alcuni studi, che i bambini esposti alla musica fin dal gravidanza, stabiliscono più collegamenti neuronali, mostrando un incremento nello sviluppo psicofisico, rispetto ad un gruppo di controllo, al quale non era stato fatto ascoltare musica.
Vediamo nello specifico quali sono le aree interessate nello sviluppo mentale e fisico:
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- IL LINGUAGGIO
Esiste una forte correlazione tra linguaggio e musica, infatti l’ascolto di brani e melodie agevola l’apprendimento del linguaggio. Inoltre si incrementa lo sviluppo di codifica dei suoni e aiuta anche la comprensione di una lingua straniera. - LA MEMORIA
A pochi mesi i neonati sono in grado di fruire dei suoni, per ricordare le cose che hanno appreso, la musica perciò è un buon strumento per sviluppare competenze mnemoniche. - LA CREATIVITÀ
I bambini con competenze musicali, hanno un indice della creatività maggiore rispetto a bambini che mostrano una capacità musicale minore. La creatività e la musica si autoalimentano vicendevolmente. - L’ INTELLIGENZA SPAZIALE
Alcuni studi hanno dimostrato come anche il senso dell’orientamento sia in stretta correlazione con l’ascolto attivo della musica. L’intelligenza spaziale infatti, non è altro che la percezione delle distanze e delle forme nell’ambiente circostante. - L’ INTELLIGENZA EMOTIVA
Da sempre la musica e le melodie sono in grado di suscitare emozioni e sensazioni delle più svariate. A seconda del tipo di musica e del particolare momento, i bambini in ascolto, sono in grado di affinare la percezione del loro stato emotivo, decodificando i loro sentimenti. - LA LOGICA
I bambini con competenze musicali elevate, grazie allo studio di uno strumento, hanno nella maggior parte dei casi, la predisposizione a imparare e riuscire in compiti di logica, come per esempio nella matematica. Si sviluppa una capacità analitica, poiché il cervello interpreta le note come simboli che vanno a formare un insieme che è appunto la melodia. - LIFE SKILLS
Aiuta il bambino ha sviluppare tutte quelle competenze, dette anche LIFE SKILLS, che sono capacità emotive, cognitive e relazionali di base che ogni bambino impara nel corso della sua vita. Doti come la concentrazione, la costanza, l’impegno, la dedizione, l’autocontrollo e l’assertività sono competenze che si formano anche con lo studio della musica, in special modo, di uno strumento.
- IL LINGUAGGIO
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L’ INTELLIGENZA MUSICALE come si sviluppa?
- In gravidanza ascoltare musica, quella preferita, e variare nei generi, cantare, così da far abituare il bambino già a questi suoni.
- Da neonato, fargli ascoltare musica, specialmente classica, come quella di Mozart, che hanno visto abbia effetti sullo sviluppo cognitivo del bambino.
- A due anni, proporre attività nelle quali la musica sia la protagonista, quindi ballando e imparando canzoncine o filastrocche.
- Mostrarsi entusiasti quando c’è una musica, perché tendono ad imitarci, e dare al bambino gli strumenti per giocare con questa.
- Improvvisare strumenti gli oggetti di uso domestico e incentivare il loro utilizzo a scopo sonoro.
- Nel tempo libero e in casa, accompagnare i momenti con un sottofondo musicale appropriato, soft o vivace che si voglia.
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- Incentivate allo studio di uno strumento musicale.
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La musicocoterpia ha radici antiche, che provengono dal lontano, anche la Tradizionale Medicina Cinese afferma che nella musica vi siano doti guaritrici, che promuovono il generale stato di benessere, stimolando il sistema immunitario, allontanando ansia e stress. I ricercatori sono concordi nell’affermare che l’ascolto di musica previene la degenerazione cognitiva, tipica dell’età avanzata, ed è noto a tutti noi come essa migliori l’umore a tutti.
Quindi favoriamo e incentiviamo l’ascolto e la pratica attiva della musica, qualsiasi essa sia.
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