[vc_row][vc_column][vc_column_text]Figli o lavoro? Stamattina mi sono svegliata con questo tormentone in testa.
Appurato che oggigiorno è possibile conciliare le due cose, è anche vero che se non hai gli aiuti adeguati, quindi babysitter, nonni in gamba e personale a disposizione, le cose si complicano notevolmente.
La figura del padre, oggi come non mai, ricopre un ruolo molto rilevante. Rifuggendo assolutamente da un ideale di uomo “vecchio stampo”, pretenzioso, padre padrone, che si fa servire e riverire e senza alzare un dito, l’uomo moderno assume una figura diversa, evoluta e più responsabile, padre presente e attivo nella vita dei figli, almeno questo è quello che ci  auguriamo tutte. Tanti passi in avanti sono stati fatti, ancora ce ne dovranno essere, ma alcune situazioni si stanno pian piano evolvendo anche da un punto di vista socio-culturale. La cucina ad esempio, non è solo puro terreno femminile, adesso con le ultime tendenze mediatiche che propongono chef tutti al maschile, anche i nostri uomini hanno riscoperto l’amore per questa antica arte del cucinare, e devo dire che i risultati sono formidabili. Mio marito, ad esempio è un mago nel cucinare carciofi, una passione la sua, peccato che a me non facciano impazzire, ma questa è un’altra storia.
Tornando al nostro argomento, i tempi sono decisamente cambiati rispetto ai nostri nonni, dove la maggior parte delle donne faceva la casalinga, dovendosi dedicare solo ed esclusivamente al focolare domestico, adesso la figura che tutte noi donne vogliamo emulare  (almeno la stragrande maggioranza)  è quella della donna in carriera, che lavora, che si conquista giorno dopo giorno, formazione dopo formazione, esperienza dopo esperienza, sacrificio dopo sacrificio, una bella e appagante situazione lavorativa. Voi che leggete, non è forse così? Sicuramente lo è per me e per tante donne che conosco. Gli ideali ci sarebbero, ma la realtà può sostenerci? Può supportarci? L’Italia è ancora un paese retrogrado in vari aspetti, uno dei tanti, la situazione lavorativa per noi donne, tutelate e stipendiate, a pari mansioni, meno dei colleghi maschietti.
Se in tutto questo panorama, aggiungete anche la questione maternità, il gioco si complica ancora di più. L’appetibilità  contrattuale da parte di un datore di lavoro per una giovane donna è sicuramente inferiore rispetto a quella di un giovane uomo. In tutto questo, ci sono le libere professioniste come me, con questa maledetta partita iva, tutelate meno che zero. Almeno le donne assunte, hanno alcune garanzie, se non altro i contributi, noi povere “partite iva”, un pugno di mosche. Lo stato italiano non tutela, anzi ci stronca con una tassazione esosa, e questo è vergognoso. Fior fiori di politici che si danno battaglia nelle tribune televisive, poi alla fine qualcuno smuove mai la situazione? Niente di concreto, solo specchietti per allodole.
Per questo, la scelta di fare uno o più figli, per una donna che lavora e che vuole continuare a farlo, libera professionista e che non è sposata con un milionario, è una questione complicata. Dobbiamo sforzarci di far quadrare il cerchio, con le risorse che abbiamo, incastrando appuntamenti, lavoro, figli, mariti, cercando di fare il possibile senza tralasciare niente. Pensate ad una neo mamma, che decide di promuovere l’allattamento a richiesta, come può fare con il lavoro?  Tanti sono gli studi che sostengono i grandi benefici dell’allattamento protratto fino a che il neonato non si stacca autonomamente. Ma con il lavoro come la mettiamo? La soluzione potrebbe essere il tiralatte con babysitter o nonna a disposizione, ma non è certamente la stessa cosa. Insomma la situazione è difficile e la soluzione non potrà mai essere univoca, ma cambierà sempre a seconda delle esigenze e della mentalità della donna.
Da mamma di una bimba di quasi due anni e di un’altra in arrivo a breve, vi dico che non è facile. Amiche mie, essere donna è meraviglioso, non mi cambierei mai con un uomo, e sono fiera di avere due femmine come figlie, innegabile però, che il nostro, è un vero e proprio carico da novanta, e questo non cambierà mai.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”1140″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”1141″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row]

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