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elisa

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I bambini con l’arrivo della bella stagione, sentono il bisogno di uscire, e di passare del tempo all’aperto, giocando in libertà.  Credo che questo sia un istinto primordiale, un richiamo atavico verso la natura, con i suoi mille colori, suoni e profumi.  Le suggestioni della campagna, sviluppano un senso di benessere generale, favorendo un senso di relax e appagamento.L’intelligenza del bambino è un costrutto in divenire che si basa su molti fattori, tra i quali un costante bisogno di sperimentare con tutto il corpo ogni stimolo trovato. Un apprendimento a 360 gradi, sul piano cognitivo, motorio e soprattutto emotivo.

Giocare a contatto con la natura, significa spaziare in maniera attiva, libera e autonoma, ottemperando al loro bisogno di esplorazione e colmando la loro curiosità. Correre, camminare, saltare ed esprimersi in libertà,  oltre a favorire l’equilibrio e la coordinazione cognitivo-motoria favorisce l’attività fisica, combattendo uno stile di vita sedentario e dannoso.

Elementi naturali come acqua, terra, sassi, legnetti, foglie, fiori, costituiscono esperienze insostituibili dove ogni piccino sperimenta il suo personale concetto di fantasia incrementando il suo pensiero creativo. In psicologia si parla di pensiero divergente, che al contrario di quello convergente, stimola sempre nuove soluzioni e situazioni di gioco alternative. Il gioco manipolativo, che spazia a seconda dei materiali trovati nella natura incrementa l’immaginazione e trova nella campagna terreno fertile per intuire, scoprire, inventare e creare nuovi giochi.

 BENEFICI
del contatto con la natura

  • Aumenta il buon umore, rilassando mente e corpo
  • L’ aria respirata è migliore, priva di smog e inquinamento
  • Stimola l’attività fisica, che a sua volta stimola la serotonina, ormone del buon umore
  • Combatte la noia, favorendo l’esercizio fisico, e contrastando l’obesità, contro uno stile di vita sedentario
  • I cibi sono spesso a Km 0, perché prodotti da orti e campi in loco, o comunque provenienti da filiere corte
  • Il bambino familiarizza con animali di diverso genere, aiutandolo così a non sviluppare inutili fobie, come ad esempio quella degli insetti.
  • Stimola nuovi e diversi giochi con materiali naturali come terra e vegetazione
  • Sviluppa il rispetto per l’ambiente e il senso di appartenenza verso il nostro mondo, favorendo una mente ecologica

Ci sono diverse FORMULE per godere dei benefici della natura.

-Le Fattorie didattiche, sono fattorie immerse nel verde con vari animali con i quali è possibile interagire. E’ un posto dove i bambini si divertono, sperimentando in loco diverse esperienze.
Latte, formaggio, miele, olio, vino, sono tutte lavorazioni che si possono trovare in queste speciali fattorie.

-I Parchi avventura sono un’altra formula intelligente ma soprattutto divertente,  dove è possibile praticare attività avventurose immerse nel verde. Arrampicate, percorsi ad ostacoli, ponti tibetani, rafting e tanto altro ancora, ovviamente tutto, con gli ausili necessari per garantire la sicurezza dei nostri bambini.

Il mio consiglio è di non far mancare ai vostri bambini l’esperienza di stare a contatto con la natura, qualunque essa sia.

E così anche questi due anni sono passati, l’asilo nido è finito, Celeste è cresciuta, ha 3 anni e a settembre andrà, come dice lei, alla scuola dei grandi, ovvero alla materna.   

Non vi nascondo che sono un po’ triste, perché questi due anni sono stati speciali, hanno visto crescere la mia bambina, facendole compiere tantissimi traguardi. L’autonomia nello svolgere tante azioni, dalle più banali, alle più complesse.
Lo sviluppo del linguaggio, il lessico acquisito, le regole della condivisione con gli altri, i rituali nel mangiare, il controllo degli sfinteri, e il conseguente abbandono del pannolino a due anni, tanti stimoli e insegnamenti, che hanno fatto di Celeste, la bambina che è adesso .

So benissimo, che in tutte queste cose che ho elencato, c’è la fondamentale componente familiare, indispensabile e centrale nello sviluppo psico-cognitivo del bambino.  L’ asilo nido però, è una variabile molto importante nella crescita di un bambino per i tanti e i diversi stimoli offerti, che con tutto il bene e l’amore del mondo, genitori, nonni e tate, non possono eguagliare.

L’ultimo giorno di asilo, ho pianto e sono stata triste tutto il giorno. Mi dispiace molto salutare quell’ambiente meraviglioso e quelle educatrici così speciali che hanno piantato nella mia bambina tanti semini fecondi di buoni insegnamenti. Come ho già detto, un luogo speciale per me, che ha visto crescere me, mia sorella, mio nipote e adesso le mie bambine.

Ho già fatto un articolo sull’importanza del far frequentare ai nostri piccini l’asilo nido, e dei benefici che ne derivano. Come in ogni cosa, ci sono pareri concordi e  diametralmente opposti.
Tra noi mamme ci sono le favorevoli, e devo dire che secondo il mio calcolo statistico, sono sempre più, e quelle contrarie. Come ben sapete io sono super favorevole, e consiglio l’asilo nido ad ogni mamma me lo chieda, però ci sono alcuni casi che posso assolutamente comprendere la decisione opposta.
Tra queste motivazioni ovviamente ci sono i motivi di salute, in quanto, purtroppo esistono anche situazioni molto difficili, nelle quali i bambini stanno fisicamente male o sono affetti da patologie fisiche e in quel caso, se non ci sono sussidi o ausili necessari, la questione non sussiste. 
Poi ci sono quei casi in cui la famiglia, non si può permettere economicamente di sopperire a tale esborso economico, in quanto, ahimè l’asilo nido, ha un costo abbastanza alto.
Queste sono ragioni che capisco e comprendo assolutamente!

Io mi sento di consigliare vivamente l’esperienza dell’asilo nido, a patto che la struttura sia conosciuta e recensita positivamente, e che incontriate direttamente voi stesse le educatrici. Inoltre la cosa fondamentale, rimane captare e intercettare sempre il feedback del vostro bambino, quella è la cartina tornasole dell’ambiente che respira. 

Vi presento, se non lo conoscete già,  il nuovo trend del momento, i gioielli realizzati con il latte materno.
Una moda che sta prendendo sempre più campo tra noi mamme e che sta destando non poco interesse, sia in senso positivo, che in negativo.

A me personalmente piace molto l’idea di rendere poche gocce del mio latte, un gioiello, un vero e proprio ricordo da indossare, qualcosa creato con il mio DNA, strettamente legato a me e alla mia bambina.

⬆VIDEO Unboxing ⬆

Ogni mamma che allatta o ha allattato, sa quello che significa questo atto.
Il sacrificio, il dolore, le varie complicanze come ragadi e mastiti, per quanto mi riguarda non è stata una passeggiata, ma grazie alla mia tenacia, e alla voglia di dare alle mie bimbe il mio latte, ho sopportato “qualche avversità” per perseguire questo mio obiettivo. Inizialmente, è stato tremendo, la mia primogenita, poppava a distanza di 1 ora e mezza,  (famelica!). Lo chiamavo “l’appuntamento con il dolore”.
Ho stretto i denti, fino a quando il dolore è sparito, e così la mia prima bambina ha preso il mio latte per 14 mesi, fino a quando lei stessa, si è staccata autonomamente. E’ stato un po’ difficile realizzare che non le andava di prendere più il mio seno, però in fin dei conti meglio così, piuttosto che forzarla un domani a smettere per volontà mia. Per quanto riguarda la mia seconda, prende ancora il latte, ha 1 anno e sembra che non abbia intenzione di smettere, vedremo come si evolverà la faccenda…

L’idea che qualcosa di tangibile, potesse fermare nel tempo, questo momento così speciale, così unico nella vita di ogni donna, mi ha incuriosita molto. Mi sono informata su come potesse essere possibile rendere qualche goccia del proprio latte un gioiello.
Marina D’Avanzo, la titolare di Gioiellidilatte.com mi ha spiegato nel dettaglio il procedimento.

 

⬇Procedimento⬇

Il latte viene codificato con un programma creato appositamente in laboratorio, sterilizzato con macchinari e procedure apposite. Il latte viene addensato grazie all'utilizzo di sostanze naturali, 
assumendo la consistenza di una qualsiasi pietra. Da liquido passa a solido con una tecnica 
testata e perfezionata negli anni e rigorosamente top secret.
Una volta creata la pietra di latte della forma scelta, viene poi incastonata su basi in argento, 
acciaio o in oro. 
Successivamente il gioiello, viene rifinito, testato, e poi spedito. 
Il latte avanzato, viene opportunamente congelato e conservato almeno per un anno , restando 
a disposizione della Mamma qualora voglia ordinare un altro gioiello.

Conservare nel tempo il ricordo di questo momento così speciale, così intenso, mi ha spinta a volere il mio gioiello di latte. Sono andata su gioiellidilatte.it e ho scelto quelli che erano i gioielli che più di tutti mi piacevano: due bracciali, uno con la scritta mamma e l’altro con la scritta papà.

Come in tutte le cose, specie quelle più particolari, le critiche e i commenti negativi non mancano mai.
Ci sono persone che reputano di cattivo gusto questa pratica, pensando anche che sia una truffa o l’ennesima trovata commerciale.

Lavorazione

Marina D’avanzo, titolare di gioiellidilatte.com è una mamma di Napoli, che non offre solo le sue creazioni, ma promuove l’informazione e la promozione dell’allattamento con la sua particolare attività.

“Ogni gioiello che creo deve raccontare la storia di una madre, di particolari allattamenti, di cui molti non facili. Per questo, prima di crearlo, cerco sempre di incontrare chi me lo richiede, capire la sua storia, per poi  dare forma al mio lavoro. Indossare il proprio latte materno è come portare sempre con sé il proprio DNA, per questo ci tengo che sia qualcosa di unico”.

www.gioiellidilatte.it

⬆  guarda il VIDEO  ⬆

Pitti Immagine Bimbo, giunto alla sua 89°edizione.

Dopo il consueto appuntamento di Pitti Immagine Uomo, a Firenze, alla Fortezza da Basso, va in scena l’appuntamento con la moda per i più piccini.

Quest’anno il tema è “The Pitti Special Click”, così come per l’Uomo, anche per il bambino, l’ambientazione è super colorata e appositamente pensata per l’immediata condivisione sui social del materiale fotografico.

Quest’anno la tendenza è osare con il colore, un  gran tripudio di nuances, stile arcobaleno.
I toni sono diversi, si va dai colori più accesi a quelli pastello, passando dal trend del fluo, che da qualche anno a questa parte è diventato un vero e proprio must per ogni estate.

Come potrete vedere nel video, lo stile è leggermente Retrò, perché si sa che la moda, prende spesso ispirazione dal passato, perciò look anni 60, con molto tulle, pizzo e un’esagerazione di paillettes.

Il capo, che mi sono resa conto, non può mancare sia nel nostro armadio, sia in quello dei nostri piccini, è senza dubbio il tanto amato chiodo. Un vero e proprio oggetto cult che ha segnato e sta ancora segnando un’epoca. Indossato prima dai punk e dai rockettari, adesso è immancabile per ogni fascia d’età ed è assolutamente unisex. Di ogni forma, materiale e colore, il chiodo, si può mettere su tutto, anzi lo trovo molto bello se indossato con un vestito elegante che va a sdrammatizzare tutto l’outfit, rendendolo a mio avviso più sfizioso.

Nel video un assaggio di tutto questo… infine vi ricordo che la moda è un concetto del tutto soggettivo e soprattutto di buon gusto, infatti come diceva Coco Chanel: “La moda passa, lo stile resta” e poi “La semplicità e la naturalezza sono le note fondamentali di ogni vera eleganza”.

L’appuntamento con Pitti è per l’anno prossimo, il 2020, per scoprire le nuove tendenze e gli ultimi trend legati al mondo del fashion.

⏭ guardate il VIDEO ⏮

La scorsa settimana sono andata a Rimini per lavoro, così ho approfittato per fare un fine settimana romagnolo portandomi dietro tutta la famiglia. Devo dire che la Riviera da queste parti ha sempre il suo perché! Sono particolarmente legata a questi luoghi, in quanto mi ricordano quando ero “giovane” ? che andavo a divertirmi a Milano Marittima tra discoteche e shopping. Mi sembra passato un secolo!

Adesso le mie esigenze sono cambiate, si sono evolute, sono mamma e moglie, le discoteche e la vita notturna, non mi interessano più. Le mie priorità sono le mie bimbe piccole, perciò tutto inevitabilmente ruota intorno a loro. Ho vissuto la Romagna legata al divertimento, alla vita notturna, alla mondanità, ad un “lifestyle meravigliosamente frivolo” che ho amato e apprezzato e vissuto con le amiche all’età dei vent’anni, ma che adesso giustamente non mi appartiene più.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa di come in realtà la Romagna si riconferma la vacanza ideale per ogni fascia d’età. Questo perché, da sempre è molto attrezzata, e garantisce svago e servizi adatti a tutti, dai più piccoli, ai più grandi, dai bambini ai nonni, specie quelli che amano il liscio! ?

Infatti la Romagna non è solo piadina e discoteche, anzi… qui sono attrezzati per far divertire ogni fascia d’età; i bambini si godono il mare e i tantissimi parchi divertimento, le spiagge attrezzate con giochi e baby’s club; i ragazzi hanno l’imbarazzo della scelta con le tante discoteche e le persone âgée possono contare sui tornei di carte organizzati dai numerosi hotel del litorale. Inoltre non dimentichiamoci che questa è la patria del liscio, delle balere e dei balli da sala, che per altro io adoro! Unica pecca: il mare non è bellissimo, paragonabile a quello della Versilia, perciò non limpido, ma del resto non si può avere tutto dalla vita!

Della Romagna mi colpisce l’estrema cortesia che si respira ovunque, che fa dei Romagnoli, gente super ospitale in grado di metter a proprio agio le persone, il tutto condito da un ottimo rapporto qualità-prezzo, a mio avviso imbattibile a livello italiano. Non vorrei fare paragoni, ma da Fiorentina quale sono, posso assolutamente affermare che avremmo tanto da imparare da loro, poiché noi Toscani a livello di cortesia e ospitalità siamo ben lontani da uno standard così alto.

Divertimento in Romagna

  • Spiagge attrezzate con baby club e baby-sitting
  • Mirabilandia, parco divertimenti (Ravenna)
  • AcquaFan, acqua park (Riccione)
  • Italia in Miniatura, parco tematico (Rimini)
  • Oltremare, parco tematico (Riccione)
  • Acquario di Cattolica, secondo in grandezza in Italia (Cattolica)
  • Fiabilandia, parco divertimenti (Rimini)
  • Atlantica, parco acquatico (Cesenatico)
  • Ruota panoramica, 60 mt d’altezza (Rimini)
  • Casa delle Farfalle, serra tropicale e parco, (Cervia)
  • Salina di Cervia, (Cervia)
  • Safari Ravenna, parco faunistico, (Ravenna)

BUONA VACANZA

⬆VIDEO⬆

Torna puntuale l’ appuntamento con il Pitti Immagine Uomo. Questa volta in versione estiva e alla sua 96 edizione. Tanto colore, tanta voglia di mare, e i soliti personaggi particolari animano questa kermesse, la più attesa manifestazione fiorentina di moda che ci sia.

Mi è piaciuto molto l’allestimento di quest’anno, colorato e sgargiante, persino i membri dello staff indossavano una  divisa molto particolare e allegra, una maglietta con il logo di questa edizione e una giacca leggera con una fantasia stile patchwork anni 90.

Oltre alla fiera, la sera Firenze si anima di serate, eventi, cene, feste e appuntamenti mondani divertenti per tutti i gusti.

Oltre alle immagini che mi sono divertita a riprendere, sono andata a caccia di consigli e di stile dai miei adorati amici che ritrovo ogni anno per questo imperdibile appuntamento.

Date un’occhiata al video!

Sembra ieri che ero incinta, sembra ieri che  ho partorito…invece no, è già passato un anno da quando ho dato alla luce la mia secondogenita Stella. Se devo essere sincera, con la mia prima figlia, il tempo ha avuto un ruolo completamente diverso, direi proprio opposto. Se con quest’ultima ogni cosa è volata e tutt’ora mi sembra che il tempo scorra velocissimo, con la prima figlia, il tempo non passava mai. Questa differenza penso sia legata alla novità e all’attesa della prima gravidanza e del primo figlio, poiché è tutta un’incognita perciò ogni istante è vissuto con più intensità. Per quanto riguarda il secondo figlio, ormai tante cose le sappiamo già e a volte le diamo per scontate, il tempo sembra avere una connotazione molto diversa.
Il compimento del primo anno del nostro bambino, rappresenta un momento importante, una tappa che sancisce la crescita del nostro piccino, che ovviamente si è discostato dal concetto di neonato.
Come ormai sappiamo bene, i primi mesi del piccolo, sono momenti fondamentali per lo sviluppo cognitivo del piccolo.

 

LE  PRIME  CONQUISTE (0-12 mesi)

  • Riconoscimento dei volti in primis quello materno
  • Primi sorrisi e successive risatine
  • si gira su se stesso e si inarca con la schiena
  • Sonno più prolungato, fino ad arrivare all’intera notte  (a seconda dei casi e del bambino)
  • Conquista la posizione seduta
  • Esplorazione orale, il bimbo conosce il mondo “assaggiandolo”
  • Paura dell’estraneo
  • Gattona o si trascina
  • Afferra le cose consapevolmente
  • Prova altri sapori oltre al latte, come la frutta e le prime pappine
  • Muove le manine con intenzione
  • Prova a mangiare da solo e si porta alla bocca il biberon
  • Si alza eretto in piedi
  • Primi passi
  • Lallazione
  • Prime paroline
  • e infine …. combina i primi guai, con l’uso delle manine, iniziando ad esplorare il mondo

E’ doveroso chiarire il concetto che ogni bambino ha i propri ritmi e tempi, ci sono bambini che camminano prima di 1 anno e altri che ancora non lo fanno. Così come l’abbandono del pannolino, solitamente avviene intorno ai due anni, ma ripeto ognuno ha i propri tempi, e alcuni possono anche arrivarci intorno ai tre anni.

Detto ciò, ci sono le fasi di crescita che scandiscono a grandi linee, intervalli temporali in cui il bambino acquisisce certe competenze specifiche. Ogni bambino è diverso da un altro, perciò se c’è un ritardo in qualche sfera non c’è da preoccuparsi, anche se per ogni dubbio o perplessità vi consiglio sempre di chiedere al vostro pediatra, che sicuramente vi consiglierà la strada migliore.

Con l’avvento di internet, il mondo in ogni suo aspetto è stato profondamente cambiato, stravolto e rivoluzionato, sia in bene che in male.Pensate alla quantità di informazioni che adesso abbiamo a disposizione. Ad esempio uno studente oggigiorno può contare, oltre che sui classici reperti cartacei, come libri e dispense, anche e soprattutto sulle ricerche in rete. Strumenti come PubMed, importante banca dati biomedica accessibile gratuitamente on line, adesso sono alla portata di tutti, e ciò ha sancito una vera e propria svolta

Tanto progresso, tanta innovazione, tanta tecnologia, ma anche tanto “distacco dalla realtà”, un graduale allontanamento da quelli che sono i rapporti cosiddetti “reali”, che ha fatto della sfera sociale uno tra i più  importanti cambiamenti a livello globale ad opera dei social network.

Gli psicologi monitorano costantemente il fenomeno e le ripercussioni che i social network hanno nella nostra vita e benché abbiano sottolineato anche aspetti positivi come l’immediatezza comunicativa, hanno evidenziato anche molti aspetti negativi. Dipendenza da internet, narcisismo, voyeurismo, alienazione, dismorfismo corporeo, disturbi ansiosi come il disturbo ossessivo compulsivo e disturbi dell’umore come depressione. In soggetti predisposti può insorgere una sintomatologia psicopatologica, a seconda della propria inclinazione, perciò è bene tener presente i rischi legati ad un uso improprio o ad un abuso della rete.

Prima MySpace, poi Facebook, ora Instagram, Twitter, e anche Linkedin, hanno la comune utilità di mantenere vivi i contatti nella maniera più semplice possibile, ottimizzando la comunicazione con strumenti immediati come chat e messaggistica. La comunicazione così come l’informazione è veicolata velocemente in tutto il mondo, ovunque ci sia una connessione, perciò è molto semplice far correre una notizia, vera, falsa che sia… In questo contesto, capite bene che è molto veloce, recuperare vecchi amici o conoscenti o farsene semplicemente di nuovi. Le amicizie online sono alla portata di tutti, e spesso la richiesta di amicizia viene richiesta o accettata anche se praticamente due persone si salutano appena e questa è la cosa paradossale e veramente comica dei social network. Un livello di “amicizia” diverso da quello reale, sicuramente più aleatorio e anche più leggero, senza dubbio meno profondo.

ASPETTI POSITIVI

  • POTENTE MEZZO DI COMUNICAZIONE: il miglior modo di comunicare e senz’altro il più veloce, in quanto permette di relazionarsi comodamente da casa propria o dove si vuole.
  • TEMPESTIVITA’ COMUNICATIVA: la rete e quindi i social network permettono di comunicare in tempo reale in qualsiasi parte del mondo ci si trovi e nella maniera più immediata più possibile. Siamo costantemente informati su fatti di cronaca, e aggiornamenti culturali.
  • CONNESSIONE GLOBALE: tutti nel mondo siamo connessi, indipendentemente dal nostro luogo di origine.
  • NUOVE POSSIBILITA’ DI BUSINESS: la figura della blogger, influencer e social media manager, sono solo alcuni esempi dei lavori che si possono sviluppare sui social network.
  • FAVORISCONO NUOVE RELAZIONI: conoscersi e trovarsi è sicuramente più facile e immediato.

ASPETTI NEGATIVI

  • PERDITA DEL CONTATTO CON LA REALTA’
  • STANCHEZZA MENTALE
  • DEFCIT D’ATTENZIONE
  • SVILUPPARE UNA DIPENDENZA
  • ACUIRE UNA SINTOMATOLOGIA PSICOPATOLOGICA: (anche sotto soglia) pensiamo al semplice narcisismo oppure può predisporre a certi stati ansiosi, depressivi, legati alla propria immagine e al concetto di sé, come il dismorfismo corporeo.
  • CALO DI PRODUTTIVITA’: con conseguente perdita di tempo
  • FURTO D’ IDENTITA’ E PRIVACY VIOLATA: mi è successo l’estate scorsa. Alcuni hacker mi avevano rubato l’identità, con furto di immagini mie e della mia trasmissione sulla salute.
  • FENOMENI ALLARMNATI COME IL CYBERBULLISMO: attenzione alle insidie specie per i più giovani che devono essere monitorati nel loro utilizzo della rete.
Insomma il consiglio è: maneggiare con cautela, specialmente quando si tratta  di minori.

Che si abbia una visione romantica o meno, che si intenda far da sé o demandare alla wedding planner, l’organizzazione del matrimonio è sempre al centro dei pensieri di ogni futura sposa. Sappiate che potrebbe stressarvi molto la cosa, ma fa parte del gioco, chiedete a tutte le vostre amiche ?.

C’è chi opta per un matrimonio in grande stile e chi per una cosa minimal e più sobria, chi vuole organizzare in totale autonomia e chi si affida a professionisti; le formule sono tantissime a seconda della personalità, dei gusti e del budget a disposizione.

Dopo la proposta o la comune decisione di sposarsi, la prima domanda è:

” DA DOVE INIZIARE ? “

Bella domanda…diciamo che non c’è una risposta univoca ma ci sono delle linee guida, dettate dal buon senso, da cui poter partire per mettere in piedi il tutto. Per questo, visto che ci sono già passata, vi elenco la mia lista su come secondo me si dovrebbe organizzare un matrimonio.

TOP 20

  1. In primis bisogna capire quello che si vuole fare per quanto riguarda la cerimonia, se sposarsi con  il rito CIVILE o quello RELIGIOSO, questo dipende solo da voi e dai vostri gusti.
  2. Una volta deciso con quale rito ci si vuole sposare, la seconda cosa da pensare è il luogo dove celebrare tale cerimonia: chiesa, comune, LUOGO all’aperto come un giardino, una spiaggia o in una romanticissima isola deserta (tornassi indietro opterei per questa soluzione!).
  3. Decidere la DATA. Tappa importantissima per capire la fattibilità del matrimonio, poiché se si opta per un luogo all’aperto, la scelta della stagione è fondamentale. La data deve essere ponderata anche in base alla disponibilità del posto e della persona che vi sposerà, prete, chiesa, sindaco, comune, amico, parente, etc…
  4. Capire che tipo di RICEVIMENTO volete fare, (o non fare), pensare a come e dove farlo, prendere in considerazione diverse location a seconda dei vostri gusti e delle vostre disponibilità economiche. Se poi il luogo della cerimonia è lo stesso di quello del ricevimento, il gioco è presto fatto!
  5. Una volta decisa la data, il luogo della cerimonia e quello del ricevimento… il gioco è fatto?
    No care mie… non siete ancora a nulla ?!!
    Mettendovi d’accordo con il vostro lui, scegliete lo stile delle FEDI e compratele o fatevele regalare dai TESTIMONI, che a questo punto avrete già individuato.
  6. Prendersi del tempo per stilare l’importantissima LISTA. La lista delle priorità e delle scadenze più immediate. Questo dipende dalle scelte che avrete deciso di intraprendere.
  7. Organizzarsi per i DOCUMENTI, che vi serviranno come atto legale per unirvi al vostro partner, questi a seconda del luogo che avete scelto, chiesa, comune o altro… calcolare eventuali impegni come CORSI prematrimoniali o altre incombenze del caso.
  8. Ecco la nota dolente: gli INVITI! Imbocca al lupo, qui sicuro almeno un litigio con qualcuno scatterà, che  sia il vostro partner, i vostri genitori, suoceri, parenti, amici o altri… preparatevi, qualcuno, a meno che non invitiate tutti i vostri conoscenti, scontenterete.
  9. Decidere come comunicare ai vostri invitati, (se ne avete), la data e i dettagli del vostro matrimonio. Se optare per le classiche PARTECIPAZIONI o fare qualcosa di meno anacronistico e più smart, come una chat su Whatsapp o cose simili.
  10. Decidere se aprire una LISTA DI NOZZE in un negozio o in un’agenzia di viaggi, o limitarvi alla fantasia e alla generosità dei vostri invitati. Il mio consiglio è aprire un conto cointestato con il partner e comunicare il vostro IBAN, non è la cosa più elegante del mondo, lo so, ma almeno potete scegliere il viaggio o il necessario per la casa, in totale autonomia e senza vincoli.
  11. Scegliere con accuratezza il FOTOGRAFO e/o il VIDEOMAKER, qualora vogliate (e ve lo consiglio) fare un reportage del vostro giorno. Vi consiglio di dare un’occhiata su internet e chiedere ai vostri amici, in certi casi il passaparola è la strategia vincente.
  12. Scegliere, se non l’avete ancora fatto, l’ABITO per il matrimonio…solitamente questo è un passaggio fondamentale, che gran parte di noi donne, compie automaticamente dopo la proposta o in parallelo a agli altri punti. Oggigiorno con internet, abbiamo modo di vedere di tutto e di più, possiamo anche comprare l’abito online, una vera risorsa! Io feci una ricerca estenuante, partendo con un’idea e finendo con un’altra. Alla fine decisi per farmelo fare su misura.
  13. TRUCCO e PARRUCCO, da fare in autonomia o farvi aiutare da professionisti, a casa vostra o in salone.
  14. BOUQUET, fiori e addobbi per chiesa e ricevimento. Il mazzo di fiori della sposa è importante, molto meno sono i fiori per la chiesa e per il ricevimento, perciò vi consiglio di non buttare via soldi con allestimenti floreali, costosi e inutili. Il Bouquet deve essere bellissimo, e in tema con il vostro abito.
  15. Da scegliere il mezzo di LOCOMOZIONE con il quale vi muoverete, che sia auto, calesse, moto, barca, astronave spaziale, questo a seconda delle vostre idee e dei vostri gusti.
  16. Vari dettagli per il ricevimento, in primis il CATERING e l’intrattenimento come MUSICA e animazione o qualsiasi altra cosa abbiate in mente come fuochi d’artificio, photoboot, etc…
  17. La TORTA NUZIALE, importante perché è il momento più fotorafato del matrimonio, nel quale tutti gli sposi sono immortalati, perciò è bene che sia bella più che buona. La mia faceva schifo, e pensare che mi ero così raccomandata!
  18. Scegliere se fare o meno le BOMBONIERE. Un’idea interessante è, o farle in totale autonomia, magari con qualcosa di particolare e lontano dai soliti confetti, o destinare i soldi ad una causa benefica, infatti adesso ci sono diverse onlus che forniscono questo servizio.
  19. Dulcis in fundo: la LUNA DI MIELE. Vedrete come vi rilasserà organizzare il viaggio di nozze, a me ha fatto questo effetto, nonostante il caos del momento.
  20. Prendere in considerazione l’idea di partire per una meta lontana e sposarsi in gran SEGRETO! Una volta tornati fate una festa per comunicare il lieto evento.
RICORDATE: non c'è il matrimonio perfetto!!! 
Sappiate che ci sarà sempre l'inconveniente all'angolo che cercherà di guastarvi la giornata, 
ma voi in quel caso, dovrete essere bravi a farvi scivolare le cose addosso, 
perché la cosa più importante di tutte  sarà il vostro benessere psicologico.

E poi… godetevi il vostro ADDIO AL NUBILATO con le amiche!