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Oggi 25 novembre è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Purtroppo i numeri sono sempre più preoccupanti, solo in Italia ogni 72 ore viene uccisa una donna e nel 2018 le vittime di femminicidio sono state 142, di cui solo una, sarebbe stata troppa! Questi tremendi numeri (fonte: Istat ), sono addirittura in crescita rispetto all’anno scorso, all’inizio del 2019, 94 sono stati i femminicidi. Questi numeri non hanno bisogno di commenti.

Oggi più che mai, in questa Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, è importante informare, educare e promuovere tutte le iniziative per sensibilizzare su questa tematica, al fine di provare a stoppare questo aberrante fenomeno. Questo trend tragicamente in aumento è figlio di questa società, sempre più violenta, aggressiva ed esposta a contenuti sempre più forti.

La violenza è una parola che racchiude al suo interno una sequela innumerevole di significati, in quanto come sappiamo, non c’è solo quella fisica o verbale, ma anche quella più subdola e taciuta, ovvero quella psicologica.
Le forme più invasive di violenza racchiudono entrambe. Se in Italia i dati sono allarmanti in altri paesi la cosa non va meglio, anzi…in certi luoghi le bambine vengono vendute o date in spose (e questo mi fa rabbrividire, da madre!), in alcuni luoghi le donne vengono private degli organi interni, nello specifico, l’utero, per evitare il ciclo mestruale, in altre parti del mondo vengono ridotte in schiave, trucidate e uccise con regolarità, quasi fosse un diritto dell’uomo.

Il Passato

Voltandosi indietro pensiamo alla caccia alle streghe, all’epoca dell’Inquisizione, uno dei più grandi femmnicidi di massa ad opera della chiesa. Mamma mia, quanto orrore, vedo.
Un’umanità disumana, il passato non ha insegnato niente, se questo è il presente.
La violenza è ovunque, specialmente tra le mura domestiche. E’ una forma di violenza più sofisticata, più subdola, in grado di abbattere la dignità e l’autostima della donna, anche senza che questa venga sfiorata fisicamente. Talvolta la donna non ha la consapevolezza immediata della violenza subita.

Leggi l’articolo dell’anno scorso sulla Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne (leggi qui)

Nella Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, dobbiamo analizzare il paradigma della violenza, che è molto complesso, cercando di capire le sue mille sfaccettature. Infatti siamo soliti pensare, ingiustamente, che questa venga perpetrata solo in contesti socio economici svantaggiati, invece la violenza non ha confini né razza né età.

Perché proprio il 25 novembre?

Il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Dominicana di Trujillo, vennero assassinate brutalmente, con torture e strangolamento, le tre sorelle  Mirabal, rivoluzionarie. Una volta massacrate, furono gettate 
in un dirupo, simulando un incidente. 

Le varie forme di violenza

Il femminicidio è solo l’aberrante culmine di questo straziante fenomeno. Ma come ho scritto già, le forme di violenza, sono moltissime, alcune anche celate e nascoste, perciò subdole, tremende e spesso perpetrate tra le mura domestiche. Alcuni esempi:

  • Essere controllate sistematicamente, in maniera ossessiva dal compagno.
  • Essere costrette a rapporti sessuali, non consenzienti, anche da parte del compagno o marito.
  • Essere denigrate, svalutate, insultate e derise sia in privato che in pubblico dal partner.
  • Impedire l’accesso alle risorse economiche, da parte del marito o compagno, in caso di famiglia.
  • Essere estromesse dalle decisioni inerenti i propri figli.

Questi sono solo alcuni esempi di quello che significa fare violenza su una donna. Ripeto: la violenza non è solo fisica, non si rivela solo con botte e le percosse, ma c’è un sottobosco di violenza che non si vede, ma ugualmente dolorosa e lesiva.

 L’obiettivo di questa giornata

E’ giusto informare ed educare correttamente la popolazione quando si parla di questi temi così importanti. Spesso sento dire che il femminicidio è solo un raptus momentaneo. Io ritengo che alla base di questo tremendo gesto ci sia un percorso di avvicendamento a tale atto. L’odio maturato, cresciuto e reso tangibile. Perciò è di fondamentale importanza riconoscere tutte quelle emozioni negative, tutti gli atteggiamenti sentinella, per poter intervenire prima possibile, senza che la situazione degeneri. L’obiettivo è cercare di abbandonare la cultura della violenza, promuovendo fin dalla tenera età, con interventi nelle scuole, una sana e proficua educazione affettiva.

 

L’origine della violenza

Ma cosa c’è all’origine del gesto violento? Una carenza di controllo, chiamato anche discontrollo degli impulsi, in psicologia. Il non riuscire a gestire le emozioni in un’altra maniera, facendole veicolare in una modalità lesiva verso l’altra persona. Viene interrotta la consapevolezza dei gesti compiuti. In questo contesto, quando non si ha una buona e sana educazione emotiva che supporta la personalità, è facile vedere scivolare la parola nel gesto violento, che appare l’unica risposta in grado di manifestarsi.

La vita di ogni giorno, la nostra routine quotidiana, della perfetta efficenza, del mostrare un’ impeccabile immagine di noi, spesso ci porta ad indossare maschere verso l’esterno, quelle stesse maschere che poi fanno scaturire reazioni esagerate. Reazioni  di sfogo inappropriate e fuori controllo spesso manifestate all’interno del contesto familiare, perché questa estrema cura per la nostra immagine e per la produttività che dobbiamo avere, ci rende schiavi. In questo contesto frenetico, nel quale se non si produce, scatta un meccanismo di ansia, se non siamo ben supportati psicologicamente, il rischio è quello di perdere di vista la realtà e e trascendere. Ogni maschera da portare è un grande peso, e questo purtroppo ha un caro prezzo.

Ecco qualche link, per acquistare su AMAZON qualche presidio utile per la nostra sicurezza, come portachiavi con allarme personale incorporato e spray al peperoncino.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Oggi 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Questa data ricorre dal 1989, anno in cui a New York, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, che stipula i diritti fondamentali da garantire ad ogni bambino.

Nella Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, si ricordano i 4 principi essenziali che sono:[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

  1. Principio di non discriminazione: impegna gli Stati parti ad assicurare i diritti sanciti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori;

  2. Superiore interesse del bambino: prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l’interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente;

  3. Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo: prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l’impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo;

  4. Ascolto delle opinioni del bambino: prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. L’attuazione del principio comporta il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. Tuttavia, ciò non significa che i bambini possano dire ai propri genitori che cosa devono fare. La Convenzione pone in relazione l’ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all’età.

(citazione estratta da WIKIPEDIA)

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3214″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_single_image image=”2489″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_single_image image=”3215″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_single_image image=”2937″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Inoltre si riconosce il diritto dei bambini all'educazione e alla formazione scolastica, 
promuovendo la regolarità e l'importanza della frequenza di attività formative scolastiche.

[/vc_column_text][vc_column_text]Sono principi che a noi possono sembrare scontati banali, purtroppo non è così. C’è bisogno quindi di celebrare questa data, e ricordare a tutte le culture, popolazioni, nazioni e a tutte le macro e micro realtà che ogni bambino ha i suoi sacrosanti diritti. Educare i bambini alla socializzazione e allo scambio reciproco, in ambito scolastico e sportivo. (leggi qui)

Prendersi cura di un bambino, educarlo e amarlo significa in primis:

  • Cercare di favorire lo sviluppo della sua più intima personalità, la sua indole, e le sue inclinazioni psicofisiche. Donandogli tutti gli strumenti per farlo diventare un adulto forte, sicuro con un adeguato approccio cognitivo-emotivo verso la vita.
  • Cercare di insegnargli il rispetto verso se stesso e vero gli altri, il rispetto dell’ambiente e del mondo che ci circonda. Offrendogli una scala di valori il più possibile equa e giusta, con il principio di libertà e uguaglianza.
  • Cercare di fargli capire il ruolo genitoriale di educatore, non con autoritarietà bensì con autorevolezza e rispetto reciproco. Rispetto della propria e dell’altrui culture.
  • Cercare di munire il bambino di tutti gli strumenti che lo potranno aiutare nella vita a gestire tutte le situazioni, positive, negative, imprevisti e conflitti che la vita gli porrà davanti. Tolleranza, comprensione, uguaglianza e libertà di pensiero, questi per me sono i valori che vorrei infondere alle mie bambine.

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Quali sono gli sport ideali per i nostri bimbi? Domanda da un milione di dollari!
La prima cosa è capire le passioni del bambino e nei limiti del possibile, avvallare le sue decisioni in ambito sport. Ho scritto un articolo su come avvicinare i bambini allo sport (leggi qui)

[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/q2CfXUQry2s” align=”center” el_id=”Video”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

ERRORE!

Un errore che noi genitori purtroppo commettiamo, nella scelta dello sport ideale per i nostri bimbi, è riversare sulle nostre creature le nostre passioni, i nostri gusti e le nostre inclinazioni, dimenticandoci che ci stiamo riferendo ad un piccolo individuo dotato di una sua specifica personalità, staccato (ahimè) da noi. Evitiamo perciò di forzare i nostri bimbi a fare una scelta solo perché piace a noi, a lungo andare lasceranno lo sport o peggio ancora, si scoraggeranno verso lo sport in generale.In ogni caso, la scelta di intraprendere lo sport ideale, piuttosto che un altro, dovrebbe sempre essere una via di mezzo tra i desideri e inclinazioni fisiologiche del bambino, e le esigenze di mamma e papà. Come avvicinare i bambini allo sport? (leggi qui)

OFFERTE SPORT IDEALI

Oggi giorno, le offerte sono tante, ai miei tempi, si parla di più di 30 anni fa, non ricordo ci fosse molto se non danza, ginnastica, pallavolo e pattinaggio per bambine e calcio, basket e qualche altro sport per i maschi.
Adesso per fortuna possiamo scegliere tra una nutrita rosa di sport, in grado di soddisfare davvero tutti i gusti. Questo grazie ad un mondo sempre più cosmopolita.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3184″ img_size=”large” alignment=”center” el_id=”immagine1″ el_class=”immagine nuoto”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Il NUOTO da sempre è considerato uno tra gli sport ideali e quindi più completi da svolgere per tutti, grandi e piccini. E’ considerato lo sport ideale perché è in grado di sviluppare la muscolatura e rinforzare senza grandi sovraccarichi, tutto l’apparato scheletrico. E’ uno sport salvavita, capace di scongiurare il rischio di annegamento per i nostri bimbi. I benefici del nuoto, che lo annoverano tra gli sport ideali sono innumerevoli, per questo è al primo posto di questa lista. Il primo sport che vorrò far praticare alle mie bambine è questo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3192″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Il CALCIO da sempre è considerato uno tra gli sport più richiesti dai bambini in Italia. Presenta diversi aspetti positivi, per esempio migliora la coordinazione dei movimenti, favorisce la socializzazione e lo spirito di squadra e aumenta la resistenza. Non  è uno tra gli sport ideali, poiché si sviluppa maggiormente la parte inferiore del corpo, quindi le gambe. Per questo è meglio abbinarlo con altri sport più completi come nuoto o ginnastica. Per quanto riguarda ò’attività agonistica è meglio aspettare i 13 anni.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3194″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

Il RUGBY è da sempre considerato uno tra gli sport ideali per i bambini. E’ uno sport molto fisico e adatto a bimbi che amano il gioco di squadra. E’ uno tra gli sport ideali perché in grado di sviluppare tutta la muscolatura del corpo. E’ uno sport cosiddetto di contatto e l’età per iniziarlo può essere intorno agli 8 anni, anche se credo che ci siano attività propedeutiche a tale sport anche prima.  Il Rugby sviluppa tutta la muscolatura del corpo e insegna la coordinazione dei movimenti e soprattutto istruisce sul  rispetto dell’avversario e delle regole.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3195″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

BASKET e PALLAVOLO sono da sempre considerati sport ideali per i bimbi. Sport ideali e completi perché in grado di sviluppare tutta la muscolatura e rinforzare l’apparato scheletrico, in quanto si usa sia la parte superiore, sia la parte inferiore del corpo. Come per il rugby e il calcio, sono sport di squadra, in grado di favorire la socializzazione, il rispetto delle regole e degli avversari. La giusta età per iniziare anche qui è intorno ai 7/8 anni, anche se probabilmente ci saranno corsi di avvicinamento a tale sport anche a partire dai 4 anni circa. Per l’agonismo l’età invece e sui 12 anni circa.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3196″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]il KARATE e il JUDO Appartengono alle arti marziali, sono sport fisici di contatto. L’ ideale per questi sport sarebbe iniziarli intorno ai 7-8 anni d’età,  in quanto richiedono una certa forza fisica e una buona coordinazione neuromotoria. Contrariamente a quello che si pensa, sono sport assolutamente non violenti e capaci di insegnare il rispetto della disciplina e dell’avversario. Sono sport ideali per bimbi timidi ma anche per quelli più esuberanti, perché rafforzano l’autostima e insegnano a tenere sotto controllo l’aggressività.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3197″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

TENNIS e SCHERMA sono sport asimmetrici come il calcio. Questi sviluppano soprattutto la parte superiore del corpo, specialmente il braccio impegnato con la racchetta o con la scherma. Per praticare questi sport, è importante prevedere una buona preparazione fisica generale e poi in un secondo momento apprendere la tecnica in questione. Questi sport sono ideali per sviluppare autostima e concentrazione. Da valutare se fosse il caso di controbilanciare con un altro sport completo. Per l’agonismo si deve aspettare fino agli 8/10 anni.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3199″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

La DANZA è uno tra gli sport preferiti dalle bambine (ma adesso anche dai bambini per fortuna)  di tutto il mondo. E’ considerato uno tra gli sport ideali per bimbi, poiché sono tanti i benefici che offre questo sport. La danza è il mio sport preferito, adoro ogni tipo di ballo, la considero una vera e propria arte,  praticabile fin da subito, ovvero dai 4-5 anni d’età. Questo sport completo è in grado di favorire lo sviluppo armonico di tutto il corpo, perché è interessato tutto il corpo. Danzare vuol dire esprimere e comunicare con il corpo, donando una corretta postura e sviluppando la musicalità.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3200″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

II CICLISMO offre numerosi benefici per quanto riguarda i nostri bambini. Può essere considerato tra gli sport ideali, se praticato con una buona preparazione fisica. Questo sport è in grado di sviluppare in maniera sostanziale l’equilibrio e la naturale coordinazione del corpo. E’ un’attività sportiva capace di insegnare ad affrontare sempre nuove situazioni, imprevisti  ed eventuali problemi, permettendo al bambino di imparare, fin dalla tenera età, il rispetto delle fondamentali regole stradali.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3202″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

La GINNASTICA è uno tra gli sport ideali da far praticare ai bambini. Ogni tipo di ginnastica se svolto con moderazione e attenzione rappresenta non solo lo sport per eccellenza, ma anche uno sport parallelo da far praticare al bambino in concomitanza ad altri sport. Muoversi per un bambino è un’attività del tutto naturale, perciò sviluppare la tendenza al movimento con la ginnastica, può rappresentare il giusto inizio verso un percorso di sport in grado di durare tutta la vita. I benefici sono innumerevoli, dalla correzione dei difetti di postura, al rafforzamento muscolare all’allentamento del rischio sovrappeso e obesità. La ginnastica, può essere iniziata fin dai primissimi anni di età.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

APPELLO AI GENITORI

Un doveroso appello a tutti i genitori mi sento di farlo. Sono stata spettatrice di “teatrini poco carini” ad una partita di calcio di bambini. Vidi genitori comportarsi in una miniera così becera e aggressiva, da rimanermi impresso. Tali personaggi, perlopiù padri, incitavano i figli in campo, verso  un atteggiamento per così dire “non sportivo”. Brutte scene, mi auguro di non imbattermi più in simili situazioni.

Ricordate che cari genitori che non tutti i bimbi sono destinati a diventare dei campioni. Il nostro primo obiettivo dovrebbe essere quello di farli divertire e fargli prendere amore verso la disciplina sportiva. Praticare sport è di vitale importanza così come ci ricorda il Ministero della Salute con questo articolo (leggi qui). Attraverso lo sport si imparano tanti valori, quali il rispetto delle regole e la lealtà verso i compagni di squadra e avversari. Perdere è brutto, a volte fa male, ma nella vita non si vince sempre, anzi…  Una sana accettazione di ogni risultato conseguito, fortifica il carattere e insegna molte cose.
Si impara molto più da una sconfitta che da una vittoria.

COME APPROCCIARSI ALLO SPORT (leggi qui)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Lo sport è da sempre fondamentale nella vita di ognuno di noi, grandi e piccini. Praticare sport, vuol dire volersi bene, in primis perché rappresenta il modo migliore per tenersi in forma e poi perché ha un impatto benefico sull’umore, sviluppando le famose endorfine, capaci di regalarci un naturale buon umore. Enormi benefici quindi anche e soprattutto per i nostri Mimmi.

Noi genitori abbiamo il compito di far innamorare i nostri Piccini verso uno o più sport. Una giusta strada può essere quella di fargli vivere lo sport come un gioco, come qualcosa di puramente divertente e unico. Per iniziare, la giusta età è quella che va dai tre ai quattro anni, esattamente l’età della mia bimba più grande. Prima di iscrivere la vostra creatura ad uno specifico sport, vi consiglio di usufruire delle varie lezioni di prova che i centri sportivi oggigiorno per fortuna offrono. Così sarà più semplice capire se al bambino piace quella determinata disciplina o meno. Infatti l’obiettivo ultimo è che si diverta e sviluppi una passione in grado di durare nel tempo.

TOP 10 – AVVICINARE i BIMBI allo SPORT

  1. Ascoltare e capire i desideri del bambino.
  2. Iniziare presto, se non proprio con uno sport specifico, con attività propedeutiche alla disciplina scelta.
  3. Lo sport migliore per iniziare? Nuoto ovviamente. E’ lo sport per eccellenza, io sono una fan accanita di questa disciplina.
  4. Se tu genitore hai una passione sportiva, cerca di condividerla con il bambino.Ciò può rappresentare una buona strada per condividere e far prendere amore verso lo sport.
  5. Fino ai 7/8 anni del bambino, meglio optare per attività sportive generiche, come ginnastica, danza o nuoto per esempio. Successivamente sarà possibile approfondire lo sport prescelto.
  6. Sport di squadra o sport individuale? Dipende sempre dalle preferenze e dall’indole del bambino.
  7. Praticare sport almeno una volta a settimana, la frequenza poi cambierà in base all’età e alle sue condizioni fisiche.
  8. Assicurarsi di lasciare il bambino in buone mani. Capire se il personale che insegna sport è preparato o meno.
  9. Cercare una soluzione vicino a casa, la lontananza spesso è motivo di scoraggiamento.
  10. Non demordete se all’inizio i bambini non vi seguono, è molto frequente, in questo caso è utile cercare un escamotage per raggiungere l’obiettivo.

I benefici dello sport, sono molteplici per ogni fascia d’età. L’anziano invecchia meglio ed è più felice se pratica regolare attività fisica. Perciò è molto importante iniziare fin da subito a prendere amore ad una (o più) disciplina sportiva. L’importanza dello sport si misura anche in base al mantenimento della forma fisica, scongiurando sovrappeso e obesità (purtroppo fattore in crescita nei bambini di oggi!). Lo sport inoltre migliora l’approccio comportamentale, avendo regole precise, inoltre allontana i bambini dalla tv e dall’uso dei tablet e co.

Oggi, giovedì 7 novembre 2019, è entrata in vigore la legge che impone l’obbligatorietà del dispositivo “anti abbandono” nel seggiolino auto dei nostri bambini fino ai 4 anni d’età.

Ma cosa sono e come funzionano questi DISPOSITIVI per auto ?

Sono sistemi esterni che possono (da oggi devono) essere integrati nel seggiolino del bambino, acquistabili (clicca qui) separatamente o in alcuni casi compresi già all’interno del seggiolino stesso. Questo per scongiurare la dimenticanza da parte di noi genitori, delle nostre creature, in auto.

Il Ministero dei Trasporti, ha dichiarato che sarà istituito un fondo economico di 30 euro per l’acquisto di questi dispositivi “anti-abbandono”. Prossimamente chiariranno meglio questo dettaglio in un decreto.

Tutti i genitori, nonni, familiari, amici e conducenti, sprovvisti di questo dispositivo auto, con bambini a bordo, saranno multati con un’ammenda che può variare, da un minimo di 81 euro ad un massimo di 326 euro (se la multa viene pagata entro 5 giorni l’importo sarà minore). Inoltre verranno tolti 5 punti dalla patente.

Ecco i tre punti salienti del regolamento di attuazione:

I DISPOSTIVI devono:

  • essere in grado di attivarsi automaticamente a ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente
  • dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione
  • essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo

Questi sistemi devono essere in grado di comunicare in tempo reale con messaggistica o chiamate sul telefono, tramite l’apposita applicazione scaricata sul cellulare. Inoltre devono essere dotati di informazioni tecniche che avvisino in caso di livelli bassi di carica e altri aspetti legati all’effettiva manutenzione.

In riferimento a questa legge, già negli asili, grazie a tale decreto, hanno iniziato a chiamare i genitori nel caso il bambino dopo l’ora di entrata non si sia visto.

Trovo tutto questo molto giusto, perché è un attimo, basta una distrazione, una chiamata, un imprevisto, che la nostra testa ci faccia brutti scherzi, offuscando accidentalmente le vere priorità, ovvero i nostri figli. Non giudichiamo e soprattutto non pensiamo che certe cose non potrebbero mai capitarci…perché sarebbe un errore.

 DISPOSITIVO anti abbandono auto 

Quando i bambini crescono, inevitabilmente ci sono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione, come la cameretta che cambia in base alle loro esigenze. In special modo il letto è fondamentale, perciò in base all’età dei nostri bambini va cambiato e adattato.
Dopo la culla, per entrambe le mie bambine, ho optato per il lettino a cancelli. Adesso le mie due bambine (16 mesi e 3 anni e mezzo) hanno esigenze diverse, in base alla loro età.

La soluzione “Montessoriana” mi può interessare per la più piccolina. Avere un lettino raso terra, può sviluppare la sua autonomia, la sua indipendenza, grazie al libero accesso al suo personale spazio. Una giusta e comoda soluzione anche per noi genitori, che ci solleverebbe dal “peso” di doverli mettere e riprendere ogni volta a letto. In effetti il lettino a cancelli più che un caldo rifugio nel quale addormentarsi, può facilmente venir scambiato dal bambino, come una prigione, una gabbia all’interno della quale sia impossibile evadere. Secondo la metodologia “Montessoriana” per creare un letto adatto ai nostri bambini, non serve molto, basta posizionare un materasso direttamente sul pavimento, (magari con sotto un tappeto) con qualche cuscino ai lati e il gioco è fatto.
La camera, messa in sicurezza, tolti tutti i potenziali pericoli e arredata con mobili a misura di bambino diventa così un luogo sicuro nel quale giocare, divertirsi e dormire la notte.

VIDEO MONTAGGIO

Dolcetto o Scherzetto? Avete mai provato a rispondere scherzetto? Io no, ma sono curiosa di farlo per vedere cosa mi può capitare.

Halloween adesso da diversi anni ormai è una festa super gettonata, è vista come un secondo carnevale a tematica HORROR, forse ancor più divertente e irresistibile. Il simbolo di Halloween è la zucca gialla ?, tipico ortaggio di questa stagione, intagliata a forma di faccia inquietante e illuminata dall’interno con una candela.

IDEE HALLOWEEN

  • Si a festine in casa, nelle ludoteche e spazi gioco, se vi guardate in giro, sicuramente troverete quella adatta per voi e per i vostri bimbi. Ovunque organizzano festine per i più piccoli.
  • Se avete bimbi più grandicelli, potete optare per il sempre più in voga, giro per le case del vicinato, ovviamente a seconda dell’età e soprattutto, meglio se accompagnati da un genitore.
  • Non occorre spendere soldi per travestire voi e i vostri bimbi, con qualche accorgimento e un po’ di fantasia, riuscirete ad essere all’altezza della situazione. Anche noi mamme, sarebbe carino essere in tema, spazio al divertimento e all’autoironia.
  • Vestite di nero, voi e i mimmi, osate con gli accessori che avete già in casa, cappellini neri, cerchietti particolari, anche l’arancione come colore va benissimo, perché è il colore della zucca, simbolo di Halloween.
  • Mamme truccatevi di nero,  e per le più audaci, osate con un rossetto nero (usate pure il kajal per gli occhi), per i mimmi, se li volete truccare, non comprate trucchi apposta, infatti vanno benissimo quelli che usiamo per noi, i classici trucchi per il viso. Disegnate con la matita nera il trucco del bimbo, che siano ragnetti, occhiaie, cicatrici o quello che volete, l’importate è che siano ben visibili, poi sta alla vostra fantasia e quella del bambino.
  • Se rimanete a casa e non fate niente, è lecito e comprensibile, però armatevi di caramelle e dolcetti, perché molto probabilmente, vi suoneranno alla porta e vi sentirete dire: “Dolcetto o scherzetto?”
  • Se proprio siete delle bravissime cuoche e molto dedite al brico/fai da te, potreste fare sia la zucca intagliata (io non so neanche da che parte cominciare) sia piatti a base di zucca gialla, come potage, gnocchi di zucca e perfino un dolce alla zucca gialla. Insomma se avete voglia e soprattutto tempo, vi potrete sbizzarrire.

? DOLCETTO o SCHERZETTO? ?

 

La rete ha rivoluzionato di gran lunga la vita di ognuno di noi, anzi ha radicalmente mutato il mondo, la società, gli usi e i costumi e il modo di comunicare. Se i nostri nonni pensavo alla televisione, alla radio, come magiche innovazioni tecnologiche, cosa penserebbero adesso dell’universo “Internet”

Tanti auguri al WEB, nasceva nel lontano 29 ottobre 1969. Teoricamente la nascita del WWW (world wide web) è collocata nel 1989, ma nel 69 scattò quella scintilla che dette vita alla rete, infatti fu trasmesso un segnale tra due computer a 650 chilometri di distanza tra loro.  I computer comunicarono tra loro trasmettendo le lettere L e O della parola “Login”. Questo fu il primo esperimento, il primo input che dette la luce al web.

A metà degli anni 90 iniziarono le prime chat, i primi forum, e da lì a poco i mondi della comunicazione e dei rapporti interpersonali, iniziarono il loro radicale cambiamento. Solo una decina d’anni dopo nel 2005 circa ebbero inizio i primi social network, i primi blog, le prime enciclopedie digitali e la possibilità di fare acquisti grazie alla rete.

E’ ovvio che in questo grandissimo universo ci sia anche il lato oscuro, ovvero tutti quegli aspetti negativi che possono scaturire da un uso scorretto di internet. Ma con la giusta informazione e buon senso, il web può facilitare di gran lunga la nostra vita. E’ tutto più accessibile, l’informazione veicolata è più diretta e immediata.

Per quanto mi riguarda ho trovato naturale aggiornare il mio lavoro dalla comunicazione a livello televisivo a quella sul web. In primis perché il web è il futuro, perciò per chi fa il mio mestiere è giusto che si aggiorni e cominci a comunicare nella maniera più efficace e fruibile da chiunque. Inoltre la soddisfazione di uscire da logiche editoriali impositive, ma promuovere e realizzare ciò che si vuole veramente produrre, è una cosa che non ha prezzo. Non rendere conto a nessuno, se non a se stessi è la cosa a mio avviso più bella. La meritocrazia alla lunga sul web viene premiata, poiché c’è veramente spazio per tutti. Chi è più bravo alla fine emerge, partendo tutti da zero.

Insomma un grande augurio alla RETE, meraviglioso e complesso strumento che ci regala un universo di potenzialità che se sapute sfruttare, aumentano la qualità della vita.

Fumare fa male, e questo si sa, ma la novità è che uno studio scientifico, pubblicato dalla rivista scientifica “SCIENCE”, ha dimostrato come il consumo di 20 sigarette al giorno sia in grado di modificare il nostro DNA.

Esattamente 150 mutazioni all’anno nel nostro corpo, se esposto a fumo di sigaretta, questo sta alla base dell’insorgenza dei tumori. Più sigarette  verranno fumate, più probabilità di sviluppare un tumore ci sarà.

La sigaretta artigianale è meno dannosa?

Assolutamente no. Ad esempio se il filtro non è presente, o se messo scorrettamente, fa veicolare in maniera più diretta e quindi più nociva il fumo.
In ogni caso, deve essere chiaro il concetto che fumare causa le malattie, aggravamenti e morte.

Le varie sigarette elettroniche sono meno pericolose della sigaretta normale?

La risposta è SI

Il vapore delle sigarette elettroniche sembra contenere sostanze meno dannose alla salute rispetto al fumo prodotto dalla combustione del tabacco. Se è vero che la sigaretta elettronica può essere un utile strumento per controllare la dipendenza dalla nicotina, non è altrettanto vero che possa essere efficace per smettere di fumare. Il rischio è di passare da una dipendenza all’altra.

Si la sigaretta elettronica teoricamente fa meno male, ma fumare rimane sempre un rischio elevato per la nostra salute, anche con questi nuovi dispositivi, che a mio parere sono davvero orribili da vedere.

Ancora non sono stati studiati tutti gli effetti negativi legati alle sigarette elettroniche. Profumi, aromi e altre sostanze contenute all’interno di quei dispositivi, sono altamente sospetti.

Fumare modifica il DNA!

E’ direttamente proporzionale il numero di sigarette fumate e il rischio di ammalarsi di una patologia come il tumore.

Direttamente dal sito della Fondazione Umberto Veronesi – www.fondazioneveronesi.it

L’indagine genetica è stata condotta su oltre cinquemila cellule tumorali, prelevate sia pazienti fumatori sia da non fumatori.  I ricercatori hanno identificato uno specifico tipo di danno al Dna nel genoma dei fumatori e poi hanno contato quante mutazioni di questo genere fossero presenti nei vari tipi di tumore. Così è stato possibile rilevare l’effettomutageno, diretto e indiretto, provocato dalle sostanze cancerogene sprigionate dal fumo di sigaretta. La cui «firma», consistente nel rimescolamento delle basi azotate che compongono il Dna, non è stata rilevata soltanto in cellule polmonari neoplastiche, ma pure in analoghe appartenenti a laringe, faringe, bocca, vescica e fegato. Il range delle mutazioni andava dalle 150 riscontrate in cellule polmonari colpite da un tumore alle sei riscontrate nelle cellule epatiche.”

Secondo gli autori dello studio, ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute (Hinxton) e del Los Alamos National Laboratory (Los Alamos), il fumo agirebbe direttamente a livello del cavo orale e dei polmoni, mentre un meccanismo più complesso sarebbe alla base degli effetti a distanza, regolato dal precoce invecchiamento cellulare determinato proprio dalle sostanze tossiche emesse col fumo di sigaretta. A breve distanza, invece, i composti mutageni altererebbero il Dna delle cellule con cui vengono a contatto secondo un modello predefinito. Fortunatamente, solo una parte ridotta di queste mutazioni darà origine a un processo tumorale. Ecco spiegato perché ci sono fumatori accaniti che nel corso della vita non sviluppano il cancro. È ormai chiaro, comunque, che la risposta dipende dall’entità della dose: più sigarette si fumano, maggiore è il rischio di ammalarsi di cancro. Non esiste una soglia di sicurezza sotto la quale il fumo non produce danni.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il fumo di sigaretta, ogni anno nel mondo a causa del tabacco perderebbero la vita sei milioni di persone. Il fumo di sigaretta, come dichiarato anche nell’ultimo lavoro, è considerato un fattore di rischio per 17 tumori. Al primo posto c’è il tumore del polmone, per cui il fumo è considerato la causa di otto tumori su dieci. Le sostanze cancerogene contenute nel fumo stimolano anche in diversa misura i tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.”

CARTA DEI DIRITTI DEI NON FUMATORI

? SMETTETE  DI  FUMARE ?

Articolo con estrapolati dal sito:
www.fondazioneveronesi.it

Siamo quello che mangiamo! Questo detto se devo essere sincera un po’ mi spaventa. Eh si perché se è vero che ci piace essere sani, in salute, pensare di  mangiare sempre cibi genuini e freschi è anche vero che spesso mangiamo tutt’altro per mille motivi.  A volte ci ingozziamo con quello che troviamo a portata di mano, fuori o in casa. Come fare dunque? Con un po’ di buona volontà sicuramente!

Ottobre è il mese rosa, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, perciò ho deciso di fare una serie di articoli legati alla tematica della prevenzione.

Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ci ricorda che c’è una stretta correlazione tra scorretta alimentazione e insorgenza di tumori. Perciò ecco 10 di raccomandazioni che sono universalmente riconosciute e caldamente consigliate, per uno stile di vita salutare.

  1.  Attività fisicamantenersi in forma, facendo sport, o solamente avendo uno stile di vita attivo, non sedentario, camminando a piedi, abbandonando (quando possibile) l’auto.  Con il movimento i benefici sono molteplici, dal mantenimento del peso, alla produzione di endorfine che stimolano il buonumore, al rafforzamento del sistema immunitario e conseguentemente al mantenimento di vari aspetti socio-relazionali.
  2. Magro è sanomantenere il proprio peso ideale è un fattore molto importante, non solo per gli  aspetti estetici e psicologici, poiché si è a proprio agio con il corpo,  ma per scongiurare diverse patologie legate al sovrappeso come ipertensione e diabete. E’ un fattore preventivo per l’insorgenza dei tumori

  3. Evitare cibi e bevande altamente zuccherine: merendine e succhi di frutta, cole e aranciate, bevande energetiche e cibi ricchi di zuccheri semplici sarebbero da abbandonare. I prodotti industriali, ricchi di ingredienti come oli di vario tipo, zuccheri e sale sono legati all’obesità e al conseguente sviluppo di patologie come il cancro. I cibi incriminati sono quelli che contengono le cosiddette “calorie vuote”, quelli che non hanno al loro interno elementi utili come vitamine, polifenoli, e sali minerali. Ridurre al minimo o eliminare: snacks salati o dolci, patatine, bevande zuccherate, succhi di frutta industriali e le bevande gassate.

  4. Incrementare ortaggi e frutta di stagione: preziosissimi per i tanti elementi nutritivi/nutraceutici per il nostro organismo. Sono bassi in calorie (specie la verdura) e alleati importanti per mantenersi non solo in forma ma in salute. Sali minerali, vitamine, fibre e tante altre molecole benefiche. I legumi sono ottimi distributori di proteine vegetali, i cereali, specie se integrali, sono ricchi di fibra, la frutta secca e i semi oleosi sono dispensatori di grassi benefici e micronutrienti.Inoltre usare e incrementare le spezie, magari al posto del sale, favorisce l’assimilazione di sali minerali e vitamine contenute nei cibi. 
    CEREALI: grano, farro, orzo, quinoa, grano saraceno, amaranto, riso, mais.

    LEGUMI: ceci, piselli, lenticchie, fave, soia, fagioli borlotti, cannellini, corona, azuki.

    ORTAGGI e FRUTTA: variare a seconda di stagionalità e colore.

    —BIANCO: porri, verza, cipolle, radicchi, insalate a foglia chiare e alcune radici—

    —BLU-VIOLA: melanzane, prugne, more, mirtilli—

    —VERDE: broccoli, insalate, radicchi, zucchine, cavoli, asparagi, kiwi, mele verdi, peperoni verdi—

    —-GIALLO ARANCIONE: pomodori, carote, pesche, albicocche, agrumi, peperoni—

    —ROSSO: lamponi, pomodori, mele rosse, cavolo rosso, barbabietola, fragole, peperoni—

  5. Attenzione alle carni rosse: non eccedere neanche in carni lavorate e insaccati. Le carni rosse sono: manzo, vitello, agnello, cavallo e maiale. La raccomandazione sarebbe quella di non superare i 500g alla settimana. Prodotti come wurstel, salsicce, prosciutti vari, salami, e insaccati sono considerati prodotti conservati, quindi sarebbe meglio consumarli con moderazione. Da sottolineare che ci sono altre fonti proteiche di origine animale, come uova e formaggi, oltre alle proteine vegetali, presenti nei legumi.  Inoltre vi ricordo che per migliorare l’assorbimento del ferro di origine vegetale, sarebbe consigliabile unire l’assunzione di vitamina C. 
  6. Ridurre o eliminare le bevande alcoliche: l’abuso di alcol è legato all’insorgenza di varie patologie, tra cui tumore. L’effetto nocivo dell’alcol viene amplificato quando associato al fumo. Inoltre le bevande alcoliche sono cariche di calori vuote, perciò sono legate al sovrappeso.
  7. Ridurre il sale: cercare di non eccedere con il sale e con i cibi ricchi in sale, condimenti, affumicature e conservanti. Il sale presente negli alimenti è già sufficiente alla quantità consigliata per la nostra salute.
  8. Integratori alimentari solo se consigliati dal medico: in generale sarebbe meglio provvedere a sooddisfare la carenza di elementi nutritivi con gli alimenti come frutta e verdura piuttosto che con integratori. Nel caso non fosse possibile, consultate il vostro medico, che sicuramente vi saprà dare indicazioni in merito.
  9. L’allattamento al seno per almeno sei mesi: è ormai riconosciuto come un fattore protettivo sia per il bambino sia per la madre. Per quanto riguarda la mamma, allattare protegge dall’insorgenza del tumore e preserva da altre malattie. Per i neonati è una fonte inesauribile di preziosi elementi tra cui anticorpi. Il latte vaccino si può implementare solo dopo il primo anno di età.
  10. Continuare e mantenere questo stile di vita: una corretta alimentazione continuativa, rappresenta un’efficace prevenzione all’insorgenza di varie patologie croniche e tumori.