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elisa

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ennesimo pareggio per la Fiorentina che non vince dal 30 settembre.

Nel video qualche attimo della mia trasmissione “Viola Express” in onda su Tele Iride ogni lunedì alle ore 21:15

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il 25 novembre oltre ad essere il compleanno di mio marito è una ricorrenza importante a livello internazionale. In questa data, infatti ricordiamo la lotta alla violenza sulle donne, su quel fenomeno consumato in special modo tra le mura domestiche, ad opera di quelle persone che dovrebbero, sopra ogni altra cosa, amare e rispettare la propria compagna, spesso anche madre dei loro figli. Questa ricorrenza non dovrebbe esistere, perché non dovrebbe esserci tale fenomeno, come in generale ogni altra forma di violenza e aggressione. Purtroppo si è resa necessaria, come strumento di sensibilizzazione verso un fenomeno troppo spesso protagonista della cronaca nera dei nostri tempi.

I numeri sono raccapriccianti, in quanto, secondo una stima calcolata da Eures, fino ad ottobre ci sono stati 106 casi di femminicidio, con una media di un assassinio ogni 72 ore, un dato spaventoso. Poi ci sono altri numeri, quelli legati alle violenze e alle aggressioni, intorno ai 7 milioni, numeri incredibili. Perciò si è dovuta istituire una giornata che faccia riflettere ognuno di noi e che sensibilizzi l’opinione pubblica verso questo urgente problema.

Giornata istituita nel 17 dicembre del 1999 dall’assemblea delle Nazioni Unite. Da allora in tutta Italia, ogni anno, nelle diverse città, si organizzano manifestazioni, laboratori e mostre sull’argomento. Quest’anno ad esempio, a Milano viene organizzata la 9 edizione del “WeWorld Festival”, inoltre si inaugureranno,  due panchine rosse in due parti diverse della città. A Roma ieri c’è stata la manifestazione “NonUnaDiMeno” con un corteo per la città. A Napoli si è tenuto l’iniziativa “Mai più sola”,  organizzata dall’Assessore allePari Opportunità della Regione Campania.  

Nella nostra città, a Firenze, il Movimento Sportivo Popolare (MSP ITALIA) organizza domenica 25, in Via Vamba Bertelli numero 23 dalle ore 10:30, una serie di eventi, come laboratori per bambini, donne e genitori,  e un seminario aperto a tutti sull’uso di uno strumento utilizzato come dissuasore per le violenze, ovvero lo spray urticante. Sarà un’ occasione per proporre il corso di auto-difesa per tutte le donne, organizzato dall’MSP ITALIA. Per tutte le informazioni e conoscere i dettagli dell’evento e del corso Difesa Donna, contattare il numero: 335 6200313.

Qui sopra, come vedete vi ho messo qualche link, per acquistare su Amazon qualche presidio utile per la nostra sicurezza, come portachiavi con allarme personale incorporato e spray al peperoncino.

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Il Ringraziamento è una tipica ricorrenza statunitense che viene festeggiata il quarto giovedì del mese. Questa festività ha origini Cristiane, e simboleggia la gratitudine verso il Signore, per i successi collezionati durante l’anno, in antichità si ringraziava per i frutti che la terra aveva donato nel corso dell’anno.

Un po’ di storia: le origini

Oggi è ancora una festa molto sentita in America, Thanksgiving Day”benché abbia radici molto antiche, verso  il XVII secolo, ad opera dei Padri Pellegrini, nel Massachusetts, dove nacque l’usanza di rendere grazie a Dio per le sue benedizioni, nel 1863 Abramo Lincoln, rese celebre tale ricorrenza, fino a quando nel 1941 il Congresso, con Roosevelt a capo, approvò la ricorrenza e la rese istituzionale. Come in ogni cosa, c’ è sempre il rovescio della medaglia. Questa ricorrenza non è apprezzata, per dirla con un eufemismo, dai nativi americani, poiché si ricorda in tale data, quella che fu la storia, ovvero la morte dei loro antenati ad opera dei colonizzatori.

Usanze

Di norma, l’usanza vuole che la festa si celebri a casa con la propria famiglia, e per l’occasione venga cucinato il tacchino. Chi di noi, infatti, non ha visto almeno un film nel quale venga rappresentato la tipica tavolata americana con al centro il grande pennuto arrosto. Ovviamente tale usanza, ha destato negli anni, molte polemiche, specialmente dagli animalisti. Perciò come simbolo di progresso ogni Presidente degli USA, da Regan in poi, mette in atto, la cerimonia della grazia, salvando due tacchini, dal menù della Casa Bianca. Mi chiedo a cosa serva tale usanza, visto che in quel giorno, sicuramente mangeranno un altro tipo di carne, perciò a mio avviso è una cerimonia piuttosto ipocrita, che lascia il tempo che trova.

Tutto sommato, trovo che sia una bella ricorrenza il Ringraziamento, specie se la osserviamo come la tradizione vorrebbe, ovvero riconoscendo e ringraziando Dio, per ciò che abbiamo e che molto spesso, purtroppo, diamo per scontato.

Buona festa!

La musica fa bene a tutti, in special modo ai bambini, é ormai risaputo e appurato da numerose ricerche scientifiche . Le mie bambine amano la musica, nello specifico la mia grande, quella di 2 anni, quando sente una musica, inizia a ballare, più che altro muove il corpo in una specie di danza sconclusionata, e ciò la diverte molto. Anche la più piccola, di soli 5 mesi, mostra interesse verso le melodie e quando ascoltiamo musica, perlopiù Mozart, si tranquillizza.

Anche quest’anno torna Rionalissima, il consueto appuntamento con il grande mercato a Campo di Marte, organizzato da ANVA Confesercenti Firenze. Un’occasione annuale per fare una giratina tra i mille banchi, comprare qualche regalo in vista delle festività e concedersi qualche ora di sano e futilissimo shopping. Un’alternativa allo shopping online, usanza sempre più in voga di questi tempi. Perfino Amazon adesso si è specializzato nel fashion, diventando uno dei portali più cliccati anche per quanto riguarda la moda.

Presenti alla fiera, generi diversi da vestiti, ed accessori, articoli per la casa, curiosità, oggettistica e tanto altro ancora. Ci saranno più di 300 banchi,

C’è anche una nutrita sezione dedicata al food, con generi alimentari freschi e delle nostre campagne limitrofi, giunte fino ai banchi grazie a esperti e sapienti contadini, che vendono i frutti della loro terra e del loro duro lavoro. Prodotti a filiera corta a Km zero.

Per me che sono della zona, appuntamento imperdibile.

Domenica 18 novembre

Orario: 8:00 20:00

Ci vediamo al mercato 😉

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Eh si, proprio così, mettetevi al riparo che sono arrivati i terribili due. In realtà, nel mio caso, è da sei mesi che sono arrivati, portando con sé, diversi cambiamenti. La turbolenza della crescita infatti non è un processo lineare, tutt’altro, è caratterizzato da fasi importanti, periodi cruciali nei quali possiamo osservare tutto e il contrario di tutto. Mamme, vi sarete accorte, in quanto poco tempo, i gusti dei vostri mimmi cambiano. Sarà un caso, ma con l’avvento dei 2 ANNI, le conquiste che credevate fatte, si possono essere sgretolate, ciò che credevate piacesse loro, ad un tratto non piace più, ciò che pensavate appurato, non lo è più. La mia bambina ad esempio, è sempre stata super socievole, estroversa, e molto amichevole con gli altri, anche con persone mai viste prima, adesso, con l’arrivo dei terribili 2, ha perso, (momentaneamente), quella spensieratezza con la quale si approcciava agli altri, quella leggerezza con la quale sorrideva a tutti, entrando subito in rapporto con loro. Ovviamente so bene, che queste sono fasi, le ho anche studiate all’ università. Siamo nella naturale fase dei rifiuti, la fatidica tappa del NO e dei capricci per ogni minima cosa, anche gradita che sia. Questo è un percorso obbligato, non esiste bambino che non lo attraversi, può essere più o meno evidente, più o meno cruento, ma c’è ed è importante che ci sia. E’ il primo approccio con l’indipendenza ed è fortemente istruttivo per loro, perché capiscono e sperimentano i propri limiti e quelli dei loro genitori. Noi, dobbiamo cercare di essere un sostegno forte per loro, rimanendo fedeli al nostro ruolo genitoriale, comprendendo che il nostro atteggiamento per loro è uno specchio.

E’ una sfida continua, un braccio di ferro in cui vogliono averla vinta. Non è un periodo semplice, in certi momenti si incaponiscono talmente tanto, da avere crisi di pianto inconsolabili e reazioni forti. Noi genitori, dobbiamo essere forti e pazienti, comprensivi e autorevoli nello stesso tempo, so benissimo che non è una cosa da niente, perché, un conto è la teoria, studiata sui libri di pedagogia, un conto è la pratica, con bambini che spesso, mettono a dura prova la pazienza di un santo. Sconsiglio vivamente le punizioni corporali, come schiaffi e sculaccioni, benché io stessa, a volte qualche sculaccione mi scappi di mano.

Cosa manifestano  i “Terrible Two”:

  • Indipendenza: comprendono di essere qualcosa di diverso dalla mamma e dal babbo.
  • Bisogni: hanno i loro desideri, semplici, ma spesso non riescono a comunicarli e si arrabbiano.

E allora ecco un semplice, ma efficace vademecum su come affrontare questo periodo:

  • PAZIENTARE
    Ci siamo passati tutti, ed è normale che sia così, è importante mantenere il self-control, evitare scenate, crisi e quant’altro, anche se spesso sembra che non ci sia via d’uscita. Non è così. Evitare le punizioni corporali, ed evitare di essere rigidi e autoritari, si rischia di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato. Siamo uno specchio per loro, loro si rivedono in noi, e nei nostri atteggiamenti. E’ un percorso, il bambino ha bisogno d i tempo per capire quello che può fare e quello che non è giusto fare. La distinzione del “si fa, non si fa” non è ancora definita.
  • STOP ALLE ASPETTATIVE
    Sono bambini e non persone adulte, devono capire, crescere e maturare, e questo è il loro lavoro, non possiamo aspettarci che siano esattamente come noi li vorremmo, buoni, bravi, calmi, che sappiano riconoscere il bene dal male, simpatici, belli e autopulenti. No signori, non funziona così, e menomale aggiungo io! Spesso sono le aspettative dei genitori a distorcere ciò che è giusto e che è sbagliato, ciò che va assecondato e ciò che non andrebbe incentivato.
  • POCHE REGOLE
    In questo periodo, ma in fin dei conti sempre, non serve a niente, se non a peggiore le cose, essere rigidi, o troppo severi. Già per loro è difficile sperimentare il divieto, se poi questo è abusato e usato a sproposito, il gioco si complica in maniera esponenziale. Poche regole ma buone, non stare troppo addosso ai bambini, perché si approcciano al mondo adesso ed è giusto non tarpargli le ali per i nostri preconcetti. L’importante è non transigere su alcune semplici regole, dette anche regole “salvavita”, cioè sulla strada e sugli altri pericoli che si possono celare in certe specifiche situazioni. Mai tornare indietro da queste regole, salvano letteralmente la vita.
  • MAI ETICHETTARE
    Non c’è cosa più sbagliata e controproducente di questa, se ad un bimbo gli attacchiamo subito un’etichetta negativa, lui incorporandola, la farà sua, fino a crederci davvero.  Si convincerà di essere realmente per come lo descrivono i genitori e così sarà una profezia che si autoavvera, una previsione che purtroppo si confermerà in futuro. Perciò attenzione a cosa dite ai vostri figli, non fate l’errore di collocarlo in un contesto negativo.
  • SCUSA, LA PAROLA MAGICA 
    E’ giusto dare al bambino gli strumenti per riparare i danni che inevitabilmente farà, che siano a cose o a persone. La formula magica, in grado di riportare tutto alla situazione iniziale di tranquillità e pace, è la parola: scusa. E’ uno strumento dalla duplice utilità, per il bambino stesso e per gli altri. Per il bambino, perché gli diamo una giusta via d’uscita ad una situazione critica in cui lui ha fatto qualcosa di male, qualcosa per cui è stato brontolato, qualcosa per cui si sente a disagio, triste, arrabbiato, isolato e incompreso. Importante anche per gli altri perché l’umiltà è la chiave per stare al mondo e quindi il gesto riparatore dello scusarsi, metterà le cose a posto. Attenzione alle parole e alle frasi che si usano, quando li sgridiamo, queste hanno un impatto forte su di loro, cerchiamo di usare forme non giudicanti.
  • NON PRENDERSELA
    E’ controproducente prenderla sul personale, loro non conoscono ancora appieno i valori della socialità e dello stare insieme, stanno imparando, dobbiamo essere pazienti, si basano su quello che vedono e sulla loro breve esperienza, perciò siate comprensivi e non pensate che ce l’abbiano con voi quando non vi salutano,  non vi guardano e fanno l’ennesimo capriccio. Sono fasi obbligate, ci siamo passati tutti. I bambini si sperimentano così, misurano noi e i propri limiti , perciò è giusto non appesantire la situazione, non insistendo. Se il bambino, momentaneamente non vuole stare con voi, o non vi saluta, lasciate perdere e dedicatevi ad altro.
  • LODATELI E INCORAGGIATELI
    Incentivate i loro comportamenti positivi, lodateli quando fanno qualcosa di giusto, premiateli, anche solo con una coccola, specie quando vi mostrano un bel gesto  che hanno fatto. Perché non va sempre messo sotto la lente d’ingrandimento, il momento negativo e il gesto brutto dei bambini, ma dobbiamo anche osservare e parlare di quando il bambino compie cose positive, così da costruirgli una buona e solida autostima e autoefficacia.
  • ROUTINE
    Potrebbe essere una strategia utile e interessante, in questa fase così destabilizzante e di cambiamenti, adottare qualche routine con i vostri mimmi. I bambini sono abitudinari, perché le loro abitudini gli regalano certezze, perciò provate a fare qualcosa tutti giorni con loro, qualcosa che li rilassa e li appaga, in maniera da rendere piacevole un momento, che diventerà una certezza, così da allontanare le loro momentanee e naturali insicurezze.

Infine ci tengo a sottolineare un concetto che per me è essenziale e  che troppo spesso ho visto negli atteggiamenti di tante mamme e babbi.

GENITORI NON STATE TROPPO ADDOSSO AI BAMBINI, così non fate il loro bene.

Ho notato che spesso i genitori tendono a “stare eccessivamente addosso ai bambini” a sollecitarli continuamente, nel gioco, nei dialoghi, nelle attività, in tutto quello che fanno. A mio modestissimo parere è sbagliato! Non c’è peggior cosa di non fare sviluppare la vera personalità del bambino. Il bambino ha modo di plasmare la sua personalità con le esperienze quotidiane e questo è possibile non intervenendo eccessivamente, ma osservando, non interferendo con quelli che sono i giochi, i movimenti e le naturali predisposizioni del bambino. Un costante assillo, che non favorisce l’indipendenza, l’autonomia e non fa sviluppare quelle  predisposizioni naturali che il bambino possiede. Lo so, le mie sono parole forti, ma vi assicuro che sono dettate dall’esperienza, dalla mia formazione e dalla mia osservazione nei confronti dei bambini e dei loro genitori.

Imbocca al lupo a tutti noi.

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Alcuni attimi della mia trasmissione Viola Express, in onda ogni lunedì alle ore 21:20 su Tele Iride.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/xnJ1hmyDSCQ” align=”center”][/vc_column][/vc_row]

Comprare follower, attualmente sembra la normalità, tutti, ma dico proprio tutti, lo fanno, è diventata una prassi per chi vuole essere competitivo sui social, specie su Instagram. Recentemente Striscia la Notizia ha fatto un servizio in cui ha rivelato che anche nomi altisonanti come: Chiara Ferragni, Belen,  e altri vip e influencer, avrebbero comprato un numero spropositato di follower. Anche Nina Moric, nel suo profilo Facebook, avrebbe stilato una lista di nomi vip, che hanno profili gonfiati da follower fake. Ma per quale motivo si acquistano i follower?
Perché, senza ombra di dubbio, fa figo  avere un numero alto di seguaci, in secondo luogo, più follower hai, più le aziende si interessano a te, per il loro business. Peccato che qui si parli della sagra del FALSO. Sono account gonfiati, per la maggior parte o per metà fake, ma per fortuna adesso ci sono software in grado di sbugiardare tale disonesta furberia. Ma non è tutto, oltre ai follower, sono venuta a conoscenza che si possono comprare anche i like, commenti e visualizzazioni, una vera e propria banca del fake, una cosa che trovo allucinante.
Mi sto rendendo conto, purtroppo, che questa compravendita è un trend in crescita, spesso le aziende si fidano dei grossi numeri, senza fare le dovute ricerche del caso, commissionando lavori a persone che dichiarano il falso. Credo che sia una vera e propria dipendenza psicologica che sta prendendo tutti indistintamente da età, sesso e status sociale.
Io ho deciso di non avvallare questa tendenza, questo trend del momento, e da quel che ho visto, vi posso assicurare di essere in netta minoranza.
 Una scelta impopolare la mia, senza dubbio, tant’è che tanti miei amici, mi tartassano chiedendomi ancora perché non usufruisco di questi servizi, visto che lavoro con i social, e io rispondo sempre la solita cosa, scontata, banalissima ma vera: “meglio pochi ma buoni!”
Cerco di interagire con tutti i miei follower, per quanto possibile, cerco di rispondere e dialogare con loro, questo penso sia la vera scommessa, il resto è fuffa, fumo negli occhi, o per dirla bene, una vera e propria truffa. Io ho deciso di puntare sulla qualità, non sulla quantità.
Credo che a lungo andare, la mia onestà paghi, credo nel valore della lealtà. Cerco  di comportarmi eticamente nella vita di tutti i giorni, perciò anche per i social, adotto lo stesso sistema.
Io sono così come appaio, senza maschere, senza ipocrisia, non mi interessa e non ho bisogno di falsare niente della mia realtà e del mio modo di vivere, non ho sovrastrutture e mi piaccio così.
Non va bene comprare FOLLOWER – LIKE – COMMENTI, perché:
  1. E’ sleale, è una cosa finta, si è bugiardi, perché ingannare? Non è il fine di Instagram questo. Instagram così come Facebook, è contrario a questo tipo di compravendita.
  2. I risultati arrivano è vero, ma alla lunga, prima o poi si paga tutto.
  3. Influencer è colui che trascina, non colui che compra per mascherare la realtà.
  4. Ad un’analisi approfondita, si riesce a smascherare questa compravendita.
  5. Se ti scoprono, non è bello! La figuraccia è all’angolo.
Perciò attenti ai fake cari amici, brand e aziende non siate ingenui, non vi fate fregare così sotto il naso.
E ricordatevi: “meglio pochi (veri) ma buoni, che tanti (finti).

 

La Stella è quel corpo celeste che brilla di luce propria. Un ammasso di materia che emana luce, la cui energia è irradiata nell’universo. Questo è il significato tecnico della parola Stella.
Stella, si chiama anche la mia bambina, perciò tutto ciò che concerne o riguarda questo particolare nome, attrae per forza, sempre la mia attenzione. In questo caso, sono venuta a conoscenza della possibilità di acquistare una stella, o meglio battezzarla con il proprio nome o con quello di una persona cara. Si tratta ovviamente di un regalo simbolico, anche perché le stelle non sono in vendita e non hanno proprietà, ma esistono alcuni enti privati come questo, che offrono questo servizio, una sorta di “star lift“. Un gesto inusuale, che equivale ad un pensiero gradito e originale da fare per i propri figli, o ad una persona cara. Io trovo che sia una cosa carina, nell’ampio panorama commerciale dei regali da fare, questa è senz’altro un’idea particolare. Io mi sono affidata a www.etoilez-moi.com/it , un sito francese ben fatto, nel quale selezionando le varie opzioni di scelta, ho trovato quella che faceva al caso mio. Io ho due bimbe, vicine tra loro come età, perciò ho optato per un’opzione che prevedesse una doppia scelta stellare. La Confezione Stella Gemella, è una soluzione che comprende il battesimo di due stelle, vicine tra loro, nella costellazione del loro segno zodiacale.
Ad impreziosire il tutto, c’è la possibilità di ricevere anche un gioiello a forma di stella, selezionabile tra due scelte, questa idea rende ancora più invitante l’offerta, perché ti inviano qualcosa di tangibile, come un gioiello, da poter indossare o regalare.

L’ente privato che riguarda questo sito è l’International Celestial Repertory, fondato nel 1980, nel quale è possibile  scegliere il nome e la costellazione dove sarà posizionata la vostra stella. Deciso nome e costellazione, dovrete scegliere la data del battesimo.  Una volta effettuato l’acquisto, con il prezzo variabile a seconda della vostra scelta, vi invieranno una confezione nella quale troverete il certificato di battesimo dalla stella e la mappa astronomica per localizzarla. Io personalmente, ho scelto per le mie bambine, la costellazione dei gemelli, perché è il loro segno zodiacale, e ho deciso che la data del battesimo delle loro stelle, avverrà il 25 novembre, una data importante per la nostra famiglia, primo perché è il compleanno del loro papà, e poi perché min questa data, si celebra la “Giornata contro la violenza sulle Donne”. Mi è sembrata una bellissima occasione per omaggiare questa ricorrenza.

Ecco nel mio caso cosa c’è dentro la mia soluzione. Andate a curiosare su  www.etoilez-moi.com/it, per capire meglio di cosa si tratta e farvi un’idea su questa originale  possibilità, ci sono varie soluzioni a diversi prezzi.