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Parliamoci chiaro man mano che l’età avanza, l’usanza di festeggiare questa ricorrenza è sempre più anacronistica e giustamente in disuso. San Valentino, rientra in quelle feste diventate totalmente commerciali. Anche perché, voglio proprio sapere chi conosce davvero la storia del Santo e soprattutto perché si festeggia l’amore proprio il 14 di febbraio.
Senza dubbio quando ero ragazzina dai 13 anni in poi, quando arrivava San Valentino, era una festa, io e le mie amiche di scuola, lo aspettavamo a gloria. Facevamo a gara ad esibire, tronfie e felici, i vari pensierini, baci perugina o soltanto bigliettini di qualche sventurato compagno di classe innamorato. L’amore a quei tempi profumava di pulito, che bei ricordi!
Le prime innocue cottarelle, ci facevano sentire le farfalle nello stomaco, una sensazione che con l’andare del tempo, ahimè perdiamo tutti, anche i più inguaribili romantici. Meravigliosamente infantile la visione dell’amore a quei tempi. Che nostalgia…Chi ama, non ha bisogno di un giorno l’anno per dimostrare e celebrare l’amore verso il proprio compagno. Infatti, come ben sappiamo l’amore, quello adulto intendo, è un concetto assai più complesso, rispetto a quelle che sono le classiche passioni giovanili, che ardono di quella bellissima passione momentanea e focosa. Nel mio caso, ma credo di parlare per tante di Voi, l’amore è un costrutto complesso, all’interno del quale si trovano tante, tante emozioni, che si alternano in maniera non sempre razionale.
Io sono sposata da 4 anni e sto insieme a mio marito da 8 anni, quindi è chiaro che il concetto di amore passionale, dopo tutti questi anni, si è trasformato ed evoluto in un sentimento più completo, più duraturo e più adulto. Stima, rispetto, affetto, pazienza, tolleranza, sacrificio e spirito di sopportazione, tanta sopportazione ?.
Non è un percorso tutto in discesa, anzi… ci sono momenti difficili, la convivenza è una bella sfida, mette alla prova tutti, anche le persone più pazienti e docili, d’altronde saper convivere e stare sempre insieme non è una cosa semplice.
Tornando a San Valentino, alla soglia dei 36 anni, posso liberamente affermare che questa, rientra in quelle che sono chiamate “feste commerciali”, in cui è l’universo del commercio, ad essere il vero fautore di tale ricorrenza.
Nel mio video, che ho fatto anno scorso, spiego il vero significato della festa di San Valentino.
? Buona visione ?
La Fiorentina al Franchi pareggia contro il Napoli 0-0. Brutto infortunio di Pezzella, trauma conclusivo-distorsivo al ginocchio destro.
Nel video qualche attimo della mia trasmissione Viola Express, in onda lunedì ore 21:20 su Tele Iride.
Se è vero che il tacco è sempre il tacco, e che le/gli amanti dello stiletto o dello spillo 12 non si arrenderanno mai, è anche vero che c’è stato un forte cambiamento di tendenza. Adesso impazza la sneaker-mania, tendenza unisex che ha colpito tutti, ma proprio tutti, dai vip, agli influencers a noi persone comuni (che di comune non abbiamo proprio niente ?).
La tendenza è confermata da un calo relativo alle vendite delle scarpe con il tacco, si stima infatti che nel 2017 negli USA, abbia avuto un meno 11%, a favore delle flat shoes.
Le sneaker, invece hanno avuto un 37% di incremento, non male!
La scarpa da ginnastica, o anticamente chiamata anche scarpa da tennis, adesso è un vero e proprio must che ogni donna (ma anche ogni uomo) ha nella propria scarpiera. Parte integrante della vita di tutti i giorni, quel casual basic, che a seconda dell’abbigliamento sta bene su tutto o quai. Adesso si è sdoganato anche la sneaker con la gonna, un tempo, considerata una vera e propria mancanza di buon gusto.
Siamo nell’era 4.0., nella quale, il comfort è l’unico vero autentico lusso che una persona si possa concedere, purché libera da schemi mentali intrappolanti, stereotipati e maschilisti. La donna, ha un fascino molto maggiore quando si sente a proprio agio e si piace, e questo è del tutto indipendente dalla scarpa che porta al piede. Per la mia esperienza, posso dirvi che vedo molta più libertà, sicurezza e sex appeal, in una donna che porta la sneaker, rispetto ad una donna che porta costantemente tacchi. Una donna sempre in tacchi, non trovo che abbia classe, tutt’altro. Non è un tacco a “impreziosire” una donna, bensì il suo cervello.
A meno che non sia la classica occasione in cui il tacco è l’unico must (ma l’occasione qual’è veramente?? esiste ancora?? gli Oscar forse… allora ok ?) optare per il tacco ogni giorno, quotidianamente, a mio avviso non è molto di buon gusto. Anche gli stilisti, concordano nel messaggio che sacrificare la comodità a scapito di ideologie (per altro antiquate e sessiste) è sicuramente out, fuori moda e autolesionista ?.
Persino negli ambienti lavorativi, la formalità non è più sinonimo di tacco, ma di buongusto, ordine, comfort e libertà.
Parliamoci chiaro, il tacco va saputo portare punto e basta. Altrimenti meglio una bella ginnica, o una classica ballerina. Quante volte vediamo donne, anche molto belle, camminare sgraziate, curve, traballanti, insicure su tacchi vertiginosi, trovo sia una cosa davvero comica e per loro assai imbarazzante. La vera bellezza è grazia, disinvoltura, classe e libertà. La cosa centrale è capire che non sarà un tacco a renderci più interessanti ai nostri e agli altrui occhi, ma un modo di essere, e quello parte da dentro, o si ha o non si ha, anche se è possibile lavorarci.
Noi donne, siamo per natura multitasking, se poi siamo mamme, ancor di più, è una questione di sopravvivenza. Dalla mattina quando ci svegliamo, non ci fermiamo mai, tra mimmi, marito, lavoro, palestra e qualche uscita con le amiche, tutto di fretta e furia, il tacco è impensabile, anche perché a lungo andare, portato quotidianamente, può danneggiare la nostra postura, già ampiamente provata, da figli, spesa, etc…
Se penso a brand a cui inizialmente non davo una lira, per usare un eufemismo, come Ugg, Birkenstocks e Crocs, sorrido pensando a quanto mi sbagliavo. Quando vedevo inodossate le Ugg, rabbrividivo solo a vederle, le chiamavo “Big Foot”, fino a quando, non le provai… Ecco in quel preciso momento mi si aprì un mondo. Il comfort si impossessò di me.
Insomma amiche, lo street-style è un mantra oggi giorno, l’era di Sexy and the City, dove i tacchi si indossavano di giorno e di notte, è ampiamente terminata. I tacchi è bene lasciarli nei guardaroba dei set cinematografici, e di qualche fashion blogger di dubbio gusto.
Voglio vedere se Sarah Jessica Parker, tutti i giorni gira in tacchi, con le sue discutibili Manolo…io non credo proprio.
Udinese Fiorentina finisce con un pareggio al Dacia Arena, 1 a 1 per una partita che rimarrà nella storia della Fiorentina, per un tragico evento, accaduto il 4 marzo scorso, ovvero l’ingiusta e improvvisa morte del nostro capitano Davide Astori.
Nel video qualche attimo della mia trasmissione Viola Express, in onda ogni lunedì ore 21:15 su Tele Iride.
Una mamma ha sempre bisogno di ritagliarsi del tempo per se stessa. Ogni minuto di questi momenti, sono istanti preziosi per ricaricare le batterie.
In questo caso, essendo provata dalle mie due Bimbe piccole, una delle quali allatto ancora (ha 8 mesi ??) ho bisogno di un super trattamento che mi rimetta in sesto quanto prima, e che mi dia la forza e la tranquillità di riuscire a far combaciare tutto, lavoro compreso.
Mi sono rivolta a Floating Flo, centro di “Floating Therapy“, che conosco molto bene. E’ la “Floating SPA” più all’avanguardia d’Italia per praticare un rilassamento super profondo, con la tecnica della deprivazione sensoriale data dal galleggiamento.
Conosco molto bene i proprietari, uno dei quali, Paolo, ingegnere aerospaziale dalla mente scientifica, che ha progettato personalmente le vasche utilizzando “proporzioni auree”. Ispirato da una visione olistica del benessere psico-fisico, tale da fargli abbandonare il suo originario lavoro di ingegnere e top manager di un’importante azienda nel campo dell’energia per dedicarsi anima e corpo (nel vero senso della parola ?) a questa Floating SPA e alla produzione dei suoi floating pod (si chiamano così le vasche in cui si galleggia) . Paolo pratica floating regolarmente almeno una volta alla settimana, e per testare le sue vasche fece un endurance di 10 ore consecutive, un vero record!
Il Floating o galleggiamento che dir si voglia, sviluppa stati di rilassamento profondo ottenuto isolando più possibile gli stimoli esterni. La nostra mente si ricarica, grazie alla deprivazione sensoriale, ottenuta da questa esperienza che personalmente adoro. Persino in gravidanza non mi sono fatta mancare questo trattamento rigenerante per mente e corpo.
Il liquido nel quale si galleggia è una soluzione salina di acqua e solfato di magnesio, mantenuta alla stessa temperatura della superficie della pelle (circa 35 °C), in un silenzio e buio assoluti in modo tale che dopo qualche minuto si ha come la sensazione di volare, o per dirla meglio, di fluttuare, non percependo più i nostri confini corporei.
Io la definisco come una dimensione spazio-temporale indefinita, in cui per 1 ora la gravità è soltanto un lontano ricordo. L’isolamento è la preziosa risorsa per entrare in contatto con il nostro corpo e ciò ci consente di riappropriarsi di uno stato profondo di rilassamento totale. Tutto questo è Floating.?
Unito al galleggiamento, mi sono lasciata coccolare anche da un fenomenale massaggio Ayurvedico.
Questo trattamento bastato sull’antica scienza indiana, abbraccia diversi ambiti, tutti inerenti al benessere psico-fisico e spirituale dell’individuo nella sua totalità.
Una filosofia per la quale salute e malattia dipendono dall’equilibrio fra mente, corpo e spirito, in questo caso gli strumenti terapeutici sono i massaggi, la meditazione e l’alimentazione equilibrata.
Il massaggio è utile per migliorare la circolazione sanguigna ed il drenaggio linfatico, svolgendo azioni benefiche da più parti, sia sulla muscolatura, sia sull’apparato scheletrico, donando sollievo globale a tutto il corpo. Allenta le tensioni, sia fisiche che psichiche come ansia, insonnia, nervosismo, emicrania e stanchezza. In particolare adoro quando il massaggio è rivolto alla testa, (oltre ai piedi ? ) è la parte del corpo che mi fa rilassare di più.
Come ogni massaggio, il tocco, influenza in maniera positiva lo stato di benessere della persona, in questo caso, le sapienti mani di Fiamma Melloni, la massaggiatrice, mi hanno coccolata e trattata secondo questa antica tecnica, basata sulla medicina indiana Ayurvedica.
? Buon Relax a tutti ?
La squadra Viola espugna il Chievo al Bentegodi di Verona, per 4 a 3, gol di Muriel, Benassi e doppietta di Chiesa.
Nel video qualche minuto della mia trasmissione, in onda ogni lunedì ore 21:20 su Tele Iride, canale 96.
Un must che non invecchia mai, dalle mille forme e colori, stili e particolarità, sempre adatto ad ogni occasione e sicuramente presente nel guardaroba di ognuno di noi…
sto parlando ovviamente di lui, del cappello.
Questo formidabile accessorio, non invecchia mai, è un vero e proprio evergreen, possiamo definirlo, senza ombra di dubbio, il capo più versatile di tutti. Ogni persona, di ogni età, con il suo particolare stile, inconfondibile e unico, può indossare questo indumento/accessorio super versatile.
Io sono di parte, perché amo questo accessorio, ma credo che sia universalmente insostituibile, in quanto utilissimo per ogni stagione, in caso di freddo, neve, pioggia, ma anche di sole e caldo, adatto per coprire e riparare la nostra preziosa (opinabile ?) testolina. Passa il tempo, passano le mode, gli stili cambiano, ma questo indumento non tramonterà mai. Accessorio versatile e in grado di far risaltare il viso di ogni persona, basta avere l’accortezza di trovare la forma giusta, che si adatti al nostro viso, ed il gioco è fatto!
Per quanto mi riguarda io adoro ogni tipo di capello forse il cappello che mi piace meno è quello con la tesa, il classico da baseball o del repper, quello non l’ho mai indossato anche perché non mi dona particolarmente, per il resto adoro indossare ogni tipo di cappello. Mi piacciono sia i modelli morbidi, che si adagiano morbidamente sulla testa, coprendo anche fronte e orecchie, come ad esempio i berretti in lana, con il pon pon, il Basco alla francese, trovo che sia molto stiloso, così come la Coppola, ma quelli che trovo sicuramente più accattivanti e che mi piacciono maggiormente sono i classici Fedora, Trilby e Cloche.
Al Pitti Uomo, ho avuto la possibilità di conoscere da vicino l’azienda Doria1905, una ditta Bolognese, che realizza prodotti fatti a mano, confezionando un made in Italy di vera qualità. Realizzano prodotti con uno stile classico e senza tempo, interpretandoli in chiave moderna per essere contemporanei e all’avanguardia, rispolverando i grandi classici senza tempo.
Siamo a gennaio inoltrato, e ormai le feste sono un ricordo più o meno lontano, tranne a casa Sergi, nella quale abbiamo deciso di non smontare l’ albero natalizio, scelta discutibile, me ne rendo conto, ma adoro il Natale , e vedere quelle lucine illuminate mi mette tanta allegria. Fatto questo doveroso inciso ?, immagino che molte di Voi, esattamente come me, siano state provate dalle trascorse festività natalizie. Vizi, stravizi, mangiate e promesse di futuri digiuni, tutto ciò ha caratterizzato il pre, il durante e il post festività. Perciò, care mie, gambe in spalla, come si suol dire, e rimbocchiamoci le mani per buttare giù questi chiletti in eccesso, che odiamo con tutte noi stesse.
Scherzi a parte amiche, con questo articolo, non mi voglio sostituire ad un nutrizionista, per carità… ma voglio condividere con Voi, alcuni accorgimenti, che io stessa sto seguendo e che in linea generale rappresentano delle buone pratiche alimentari.
? Buon lavoro!?
Un altro pareggio in casa al Franchi, per la squadra gigliata, stavolta contro la Sampdoria, che in classifica è a più 3 punti da noi. Partita divertente, ricca di azioni, episodi, gol, e molti errori, anche arbitrali.. Guardate il video e vedrete qualche attimo della mia trasmissione in onda su Tele Iride ogni lunedì alle ore 21:15.
Vi aspetto a Viola Express, direttamente dal Museo del Calcio di Coverciano!