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elisa

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I nonni sono sicuramente una preziosa risorsa per tutti i genitori, specialmente  se ci immaginiamo la situazione idilliaca da “Mulino Binaco” nella quale tutti sono “persone modello” e tutti vanno d’accordo tra loro…
Parliamoci chiaro, la vita reale è ben diversa. Per prima cosa, vorrei astenermi dal giudicare, anche perché ogni situazione, ogni famiglia, ogni persona ha il suo particolare vissuto, il proprio contesto, le sue peculiarità, aspetti positivi e aspetti negativi, perciò ovviamente non è semplice condividere sempre il punto di vista altrui.

C’è un detto popolare che dice che i genitori hanno il ruolo di insegnare e i nonni hanno quello di viziare… non sono del tutto concorde. Prendiamo un esempio banale, mettiamo il caso che io sia contraria a dare le caramelle alle mie figlie, e che per quanto possibile cerchi di non evitarle, e  puntualmente invece, ci sia un nonno, senza fare nomi, che di sua spontanea volontà e senza che le bambine le chiedano, gliele offra sempre. Ecco a questo punto, a me girano le scatole e non poco, perché questo vuol dire vanificare gli sforzi dei genitori, e fregarsene, contribuendo ad alimentare un vizio che a mio avviso non ha senso, che trovo del tutto inutile se non addirittura dannoso.

Quando questi atteggiamenti, ce l’hanno i nostri genitori, la cosa è più gestibile in quanto ci possiamo permettere di spiegare la questione con tutti i toni che reputiamo opportuni, anche quelli più forti e accesi, ma quando questo succede con i suoceri, ovviamente le cose cambiano, perciò o intreviene a gamba tesa il compagno o dobbiamo intervenire noi e le cose si fanno più complesse, perché ovviamente non abbiamo quella confidenza e quella naturalezza nel ribadire qualche concetto che sembra non entragli in testa, stabilendo in maniera chiara che certe cose non vogliamo che siano opinabili.

I rapporti umani del resto non sono mai facili, ci scontriamo sempre con le sensibilità altrui, però secondo me ci dobbiamo far guidare dal buon senso, se decidiamo qualcosa per i nostri figli, e vogliamo che i nonni, dall’alto della loro saggezza, rispettino i nostri voleri, dobbiamo essere chiari e dirglielo con dolcezza assertività e fermezza.

Io sono felice che le mie bimbe ad oggi, abbiano la possibilità e la fortuna di stare con i nonni, perché in gamba tutti e 4 (o quasi ???), però la linea educativa deve essere conforme a quella data da noi genitori, ovviamente con qualche strappo alle regole, ma che non siano sulle questioni più rilevanti.

Detto questo posso dire a gran voce, che i nonni sono una risorsa preziosissima sia per noi sia per i nostri bambini.

Per i nonni una sola raccomandazione: “ascoltateci di più“!

Il 20 marzo è stata riconosciuta dall’ONU “Giornata mondiale della Felicità”, una ricorrenza molto piacevole per festeggiare ogni anno il mio compleanno! Tale data, mi ricorda che della mia vita devo essere felice per quello che ho e i traguardi che sto raggiungendo ogni giorno. La stessa felicità e spensieratezza che da sempre voglio insegnare alle mie Figlie. Vorrei che nella loro vita fossero serene, indipendenti, autonome, libere da schemi intrappolanti e soprattutto consapevoli, di loro stesse e dell’ambiente circostante.
Oggi spengerò la mia candelina, desiderando tutto questo.

Ognuno di noi è artefice del proprio destino, perciò è importante, da genitori, dare le chiavi giuste ai nostri figli per affidargli tutti gli strumenti in nostro possesso per far sì che loro, possano costruire al meglio il loro futuro.

Il futuro che voglio, anzi che esigo per le mie figlie, deve essere migliore del nostro, con persone più coscienziose di noi, una nuova generazione che abbia quella cura e quell’attenzione in più, che noi non abbiamo avuto e che non abbiamo sufficientemente, sia  per noi stessi, sia per il prossimo e per l’ambiente. Oggi 20 marzo, oltre che essere il mio compleanno è anche l’Equinozio di primavera, e la “Giornata Mondiale della Felicità” sancita dall’ONU nel 2012, perciò penso che questa sia la data più idonea per “iniziare” a rispettare la natura e il nostro contesto.
Siamo circondati da meraviglie e noi, non solo non ce ne curiamo, non solo non le rispettiamo, ma facciamo di tutto per inquinarle, sporcarle e abbatterle.

  • RACCOLTA DIFFERENZIATA
  • LIMITARE L’USO DELLA MACCHINA E DEI MEZZI INQUINANTI
  • USARE PRODOTTI BIO-COMPATIBILI
  • CERCARE DI NON UTILIZZARE LA PLASTICA USA E GETTA

 

L’inciviltà italiana, rispetto ad altri paesi europei, specie quelli del Nord, è una cosa che mi fa schifo, mamma mia quanta ignoranza, quanta negligenza e ottusità. Capisco molto bene, tutti quei connazionali che scelgono di trasferirsi all’estero. Lo farei anche io, se non avessi certe dinamiche familiari che purtroppo mi legano qua.

Parlando di ambiente, Greta Thunberg, l’ambientalista Svedese è diventata un simbolo, un’icona da prendere ad esempio, tant’è che con suo quel suo gesto, ha smosso l’opinione pubblica di tutto il mondo. Sinceramente non capisco, chi la critica, giornalisti, teorici del complotto, presuontuosetti televisivi, paranoici incalliti e tanta gente che non capisce un bel niente, che critica ingiustamente questa ragazza. Ma tanto di imbecilli ne è pieno il paese, perciò non diamogli importanza, ma lasciamoci guidare nelle nostre scelte dal buon senso e lottiamo per quelle battaglie importanti e sacrosante, come questa per l’ambiente.
Pensiamo ai nostri figli e proviamo a lasciargli un germoglio di buon senso, affinché si sviluppi e cresca bene in loro, il senso del giusto e del rispetto reciproco, come un albero dalle forti radici.

 Tanti Auguri a me … e a chi lotta per questa causa!

 

Nel video la mia intervista al Sindaco Dario Nardella.

L’intervista andrà in onda stasera, lunedì 18 marzo, all’interno della mia trasmissione Viola Express, in onda su Tele Iride alle ore 21:15

Vi aspetto!

 

Quando si parla di scuola, si aprono innumerevoli universi fatti di cose positive e cose negative. L’annosa questione delle supplenze, è vista da molti genitori come una catastrofe da scongiurare puntualmente.
Dal mio punto di vista non penso sia una cosa negativa, anzi in un certo senso, penso sia  molto positivo variare e intervallare saltuariamente la figura dell’insegnante durante l’anno scolastico. Questa possibilità a mio avviso, dovrebbe esser vista come stimolo per i bambini, non solo per fare e svolgere materialmente cose diverse, ma per sperimentare relazioni differenti a seconda delle maestre che si trovano di fronte i ragazzi. I bambini infatti, imparano a calibrarsi in maniera diversa a seconda delle persone che hanno davanti, a seconda dell’autorevolezza che sperimentano di volta in volta. Per questo, la questione supplenze, la vedo come una possibile fonte di arricchimento, non una tremenda disgrazia da scongiurare più della peste.

Continuità didattica? Sicuramente penso che non sia importante la maestra in quanto tale, ma che questa importante figura, se pur variabile nel corso degli anni, garantisca certi requisiti standard, che a mio avviso sono alla base, per tutti quelli che vogliono chiamarsi insegnanti. La maestra (per le scuole materne ed elementari) deve essere amorevole, gentile, paziente, rispettosa, educata e perseverante.

Io sono una convinta sostenitrice dell’importanza di mandare i bambini dopo il primo anno all’asilo nido, perché gli ambiti d’apprendimento del bambino (cognitivo ed emotivo), sono stimolati in maniera maggiore, rispetto allo stare a casa con genitori, nonni e tate. (vedi articolo)

Ieri ho fatto la mia prima supplenza.
Vi chiederete, come mai, una giornalista televisiva, blogger, faccia anche la supplente.

La mia formazione universitaria in Psicologia, mi consente di poter insegnare in certi tipi di scuole, istituti comprensivi statali e comunali, mi piacciono molto i bambini e per questo ho dato la mia “messa a disposizione” per le supplenze, e così mi hanno chiamata per sostituire 3 giorni, un’ insegnante di una scuola materna dell’infanzia fiorentina.

L’esperienza è stata fantastica, mi è capitata una classe mista, ovvero con bambini che oscillano dai 3 ai 6 anni d’età.
Appena sono arrivata la bidella mi accoglie dicendomi che la classe “non era delle più facili”, anzi con la presenza di soggetti difficili…ed ho subito pensato: “Eccoci iniziamo bene”…
invece con mia grande soddisfazione le cose sono andate molto bene.
Non c’è niente di peggio del pregiudizio, odio gli stereotipi, perciò, ho provato a non farmi influenzare. All’inizio, appena sono entrata, un gruppetto di bambini, tra cui molte femmine mi ha accolta con un caloroso abbraccio, e subito questa cosa mi ha sciolta. Poi, senza tanti preamboli, mi hanno consegnato la classe, indicandomi gli elementi più turbolenti, che ben presto ho capito essere bambini come gli altri, che avevano solo bisogno di una fisicità maggiore, rispetto agli altri. 

Ho subito cercato di entrare in  farli divertire, proponendo attività nuove, e lodandoli ogni qual volta potevo, e così anche una classe “più difficile” può diventare una “classe modello”. Ovviamente queste cose non si realizzano in pochi giorni di lavoro, ma in un contatto continuo, fatto di pazienza, sacrificio e perseveranza, virtù che ogni maestra/insegnate dovrebbe avere.
Insegnare secondo me è una vocazione, una professione per la quale devi sentirtici portata, proprio come quella medica, perché in entrambi i casi sono mestieri nei quali devi avere a cura, forse più di te stesso, il prossimo, che siano pazienti o bambini.  Per quanto ho visto, le cose non vanno sempre in tal senso, certe persone, dovrebbero fare un altro mestiere, perché non propriamente portate per questa professione. Il ruolo della maestra è fondamentale nell’educazione e nella formazione personale di un bambino, a volte anche solo l’etichettare una classe o un bambino, può fare più danni della grandine, perché gli equilibri sono molto delicati e i bambini sono spugne, assorbono tutto, oltre al fatto che sono molto sensibili e capiscono anche le sfumature, spesso molto più degli adulti.

 

Nel mio BLOG di – LIFESTYLE –  mi occupo tra le altre cose di  MOM & KIDS

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Per la mia trasmissione Viola Express, stavolta ho scelto un tifoso DOC,
l’imprenditore Sandro Fratini.  Ecco un breve tratto della nostra intervista.

Viola Express, in onda ogni lunedì alle ore 21:15 su Tele Iride[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/tPcIcshv8vA” align=”center”][/vc_column][/vc_row]

Donne, amiche, conoscenti… riuniamoci e facciamo rete!

Vi invito tutte l’8 marzo, in occasione della Festa della Donna, alla serata che ho il piacere e l’onore di presentare, organizzata da MSP e Quartiere 1, Comune di Firenze presso la Sala Ex Leopoldine, in Piazza Tasso a Firenze, per una serata all’insegna della determinazione e dell’impegno tutto al femminile. Un’occasione per celebrare la nostra forza e quanto ogni giorno ci sia bisogno di imporsi difronte agli ostacoli di genere che si frappongo nel nostro cammino.

Una serata informale ed amichevole dove condividere idee, esperienze e progetti di vita. Dove riscoprire come, con la passione e tanta determinazione, sia possibile raggiungere i nostri obbiettivi.

PROGRAMMA

19.00-19.15 Accoglienza e saluti
19.15 – 19.30 Presentazione del progetto “Io viaggio da sola!” a cura di MSP Firenze

19.30 – 21.00 INCONTRIAMOCI: conduttrice ELISA SERGI

Campionesse si raccontano: con la partecipazione, tra le altre, di Martina Righi (pugile), Sara Toccafondi (giocatrice serie B basket), rappresentanza della Fiorentina Femminile serie A, Clarissa Giannerini (culturista).

Chi è di scena, donne e spettacolo: con la partecipazione, tra le altre, di Eleonora di Ruscio (attrice), Greta Beccaglia (conduttrice televisiva, consigliera associazione Museo Pecci), Valeria Cillo (cantante), Giulia Mazzoni (pianista), Gaia Nanni (attrice).

Il mio lavoro? La mia passione: con la partecipazione, tra le altre, di Giuditta Pasotto (fondatrice e direttore creativo di GenGle social network per genitori single), Serena K Baldaccini (visual artist e general menager della rivista online Almax Star Magazine), Monica Caporaso (architetto, fondatrice dell’Associazione Ecorinascimento), Ursula Bassi (avvocato).

Determinazione ed impegno: con la partecipazione, tra le altre, di Barbara Gonella (presidente dell’Associazione AISLA Firenze), Rosaria Belfi (scrittrice), Viviana Mascolo (Associazione Tutte in campo per tutte), Betty Barsantini (giornalista RaiTre).

Donne di tutti i colori: storie straordinarie di donne normali a cura dell’Associazione Consapevolmente.

 CONOSCIAMOCI
Aperitivo e buffet per conoscerci, condividere un brindisi, un’idea, una passione
www.mspfirenze.org

GIRLS POWER

Oggi ricorre il primo anniversario della morte di Davide Astori, scomparso prematuramente  a Udine lo scorso 4 marzo 2018.

Nel video, un tratto della mia intervista, insieme al collega Giampaolo Marchini de La Nazione. Vi aspetto stasera con Viola Express, come ogni lunedì, alle ore 21:15 su Tele Iride.

 

Comodo il BOX vero?
“Certo Mamma, sarà comodo per te, non per me!” parola di bambino!!
Questa potrebbe essere la risposta dei nostri piccini, quando li recludiamo all’interno di quello spazio così ristretto.  Forse il BOX, potrebbe andare bene, quando ancora non si muovono, quando non sanno nemmeno girarsi.
Sicuramente quando il bambino inizia ad approcciarsi alle prime esplorazioni, ai primi  movimenti, a gattonare e infine a mettersi in piedi, numerosi studi hanno dimostrato (ma anche il buon senso!!) che uno spazio grande, come una stanza, allestita appositamente per loro, fa sviluppare molto di più le capacità motorie e lo sviluppo psico-fisico del bambino.
Il Box non è altro che una gabbia, alla stessa stregua di una celletta per animaletti.
Come avrete capito, non sono per l’uso del BOX, perché penso che sia più che altro un presidio comodo per noi mamme, specie quelle più ansiose.
Non è un presidio che favorisce una sana psicomotricità del bambino, perché questo ha bisogno di esplorare, guardarsi intorno, vedere orizzonti anche più lontani, sperimentando i propri limiti.

Quindi niente Box, ma spazio ad ambienti aperti, preventivamente attrezzati e privi di pericoli.  I bambini stanno bene in terraperché sono liberi di gattonare e esplorare i propri movimenti, sviluppando i loro sensi, le loro abilità motorie e la loro cognizione.

A volte mi vengono i brividi, quando vedo le mamme che tengono fissi i bambini in collo, credendo di fare il loro bene… non capiscono che facendo così, sacrificano la loro schiena e il loro piccino.

I bambini dai 3 mesi in poi (anche prima se volete) devono stare in terra! Siccome il pavimento è duro, vi suggerisco di comprare i tappeti morbidi, quelli appositamente studiati per le loro esigenze e necessità.
Oggi vi parlo di un tappeto della Tiny Love, l’ultimo arrivato a completare la collezione delle loro palestrine e tappeti per i più piccoli, con toni Black & White
Perché ho preferito il bianco e il nero, invece del colore?
Per il semplice motivo che questo forte contrasto, cattura maggiormente l’attenzione dei nostri piccini, risultando con immagini più nitide e chiare, rispetto al resto del contesto circostante, caratterizzato da diversi colori e sfumature.
La retina del neonato infatti, percepisce solo i forti stacchi cromatici, così il bianco e il nero danno una maggiore  stimolazione visiva.
Un tappeto XL 100×150, con diversi morbidi tessuti e varie attività, come il gioco del cucù, lo specchio per riflettersi, i nastrini colorati, e la stellina massaggiagengive da afferrare e mordicchiare.
Facile da trasportare, grazie all’apposita chiusura con il grande bottone.  Comodo e pratico perché lavabile in lavatrice a 30°. Io mi sto trovando bene.
Perciò mamma, prepara al meglio la stanza per il tuo piccino, seguendo i miei consigli, niente BOX ma stanza attrezzata e adeguatamente protetta e lascialo libero di esplorare.

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Si parla ovviamente di Fiorentina con la nota firma del giornalismo dedicato alla squadra Viola, Alessandro Rialti.

Nel video un breve estratto della mia trasmissione “Viola Express” in onda tutti i lunedì alle ore 21:20 su Tele Iride.

Replica il martedì ore 14:15

Partiamo dall’inizio. Cos’è un Blog?

Il BLOG è uno spazio nel web, una piattaforma di proprietà di una persona: il Blogger.
In questa pagina si può postare articoli, foto e video, nella forma che si vuole.

Perché si apre un Blog? Per comunicare!
L’importante è sapere (e vi assicuro che molti Blogger, o presunti tali, non lo sanno!) cosa si vuole comunicare, quali sono i messaggi che si vogliono veicolare, quali sono gli interlocutori che andremo a colpire, insomma perché si scrive!

Ogni Blog, ha una sua tematica, c’è chi realizza un diario quotidiano, scrivendo anche quante volte va in bagno (detto tra noi, lo trovo tremendo, trash, lontano dall’essere un contenuto interessante) e chi posta settimanalmente, contenuti inerenti all’argomento che ha scelto di seguire. Ovviamente i Blog che vanno per la maggiore, sono quelli monotematici, che raccontano di 1 solo argomento. Ti consiglio di optare per questa scelta, tu che vuoi aprire  il tuo BLOG, poiché un tema solo, assicura certamente più visibilità. Cerca di non disperdere le tue preziose energie su altri argomenti, perché oggi è la settorialità che funziona.
Pensa a Blogger di successo, come Chiara Ferragni, Dario Vignali o Salvatore Aranzulla, loro sono un classico esempio di quello che significa una settorialità riuscita.

L’eclettismo, ahimè,  non funziona nel web!

Come sempre, dalla teoria alla pratica c’è un abisso…
Per quanto riguarda la mia piattaforma, il mio BLOG, io ho scelto, per forza di cose, di trattare LIFESTYLE, termine ombrello, che raccoglie diverse tematiche. E’ più forte di me, non riesco a settorializzarmi ulteriormente, non ce la faccio a scrivere di 1 solo argomento. Perciò la scelta di abbracciare il “lifestyle blogging”  mi ha salvato dalla drastica decisione di buttarmi a capofitto verso un argomento singolo.

Di seguito la mia TOP 5 per iniziare la tua avventura.

CREA IL TUO BLOG:  

– TOP 5 –

  • Scegli 1 solo argomento
  • Scrivi ciò che ti appassiona
  • Sii costante, pubblica anche solo 1 volta al mese, ma non mancare l’appuntamento
  • Cura forma e aspetto del tuo Blog, impronta il tuo personale stile
  • Sii te stesso, non sforzarti di essere chi non sei, a lungo andare stanca

Da quasi vent’anni sono legata a doppio filo al mondo della comunicazione, a partire dalla mia formazione universitaria, i miei studi in Psicologia, al quotidiano lavoro in televisione, che svolgo con passione, ogni stagione, dal 2001 a questa parte.
Adoro comunicare a modo mio e il BLOG è la mia voce.

Mi chiedono spesso perché io non riesca a selezionare una sola tematica per il mio BLOG.

Semplice, perché da sempre, curo interessi e argomenti diversissimi tra loro. Dall’età di 18 anni, lavoro in tv, ho una lunga gavetta alle mie spalle, da valletta a conduttrice, da spalla a protagonista di trasmissioni, di sport, attualità e salute-benessere. Quale argomento scegliere dunque? Qualcuno ovviamente mi avrebbe consigliato il calcio, essendo senza falsa modestia, il volto che più si lega ai programmi sulla Fiorentina, del territorio toscano.
Sarebbe stata la scelta più facile, ho già un nutrito pubblico che mi segue e mi riconosce come moderatrice e intrattenitrice accanto a personaggi che ruotano intorno al mondo Viola… Ma lungi da me, parlare solo di calcio…

Il mondo della salute e del benessere mi piace molto, trovo che sia il mio argomento di punta, avendo senza falsa modestia, (la modestia non fa parte delle mie virtù ?) molta competenza in questo settore, non limitandomi a fare la mera conduttrice, ma una parte integrante del contenuto delle mie trasmissioni.
Sono contornata da medici da tutta la vita e la mia formazione universitaria in Psicologia della salute, mi da quella padronanza che credo faccia la differenza.

Da quasi 3 anni a questa parte, sono diventata mamma di due bimbe, inevitabilmente il mio mondo sono loro, così all’interno del mio BLOG racconto anche di questa meravigliosa avventura che è la maternità, che scopro giorno per giorno. Un percorso fantastico non privo di ostacoli.

Perciò eccoli qua i miei argomenti:

Tutto ciò dentro la parola LIFESTYLE

In fin dei conti, anche io sono settoriale, mi occupo “solo” di lifestyle…

 

Mi hanno chiesto: "Se lavori in TV, perché fai la BLOGGER?"
La mia risposta: "Proprio perché lavoro in TV, faccio la Blogger!!!
Perché vi assicuro (come in tutti i lavori) non è sempre rose e fiori...anzi...
Sei continuamente messa in discussione da logiche editoriali, a volte giuste, 
altre campate totalmente in aria.
Puoi rasentare la perfezione (ed è il mio caso ???) nonostante ciò, 
sarai sempre soggetta a mille critiche, a volte anche gratuite. 
Peccato sfugga loro, che una persona valorizzandola, rende il triplo!
Editori, datori di lavoro, direttori, colleghi e altri addetti ai lavori,  
che per dinamiche di potere, stupide rivalse e a volte banalissima invidia, 
cercano di metterti i bastoni tra le ruote. 
Che si accomodino pure... io vado avanti come un trattore, pronta a frantumare 
tutti quei bastoni, grandi o piccoli, che tentano di impedire il mio percorso. ?
Anche per tale ragione, ho sentito l'esigenza, di avere il mio prodotto, di lavorare 
per me stessa e comunicare quello che più mi piace, nella maniera in cui voglio. 
Ciò mi è possibile con il Blog.